Occorre un confronto «urgente» ed esaustivo tra le parti per giungere in tempi rapidi a una soluzione che accontenti tutti. È questo il messaggio lanciato ieri dal cda di Premafi n a FonSai e Milano ass. nella trattativa per l’aggregazione con Unipol. In una breve nota, il cda ha «preso atto della proposta pervenuta da Ugf in data 16 aprile 2012», delle decisioni prese da Fondiaria-Sai e Milano ass. e «delle risultanze del Comitato parti correlate di Premafi n», secondo cui la valutazione dell’offerta «allo stato non è convergente con le risultanze degli advisor». Ma ora si deve arrivare a una conclusione. Da parte sua, l’a.d. di Milano ass, Emanuele Erbetta, ha annunciato che sono stati fatti passi avanti e quello dei concambi «non è un nodo»; sui concambi, comunque, l’a.d. ha aggiunto che «si sta ancora lavorando. Io sono qui, quindi la trattativa la sta portando avanti Peluso», il d.g. di Fon- Sai. Non è escluso che oggi, dopo l’assemblea di FonSai, si tenga un cda della compagnia. Dal canto suo, il presidente di Milano ass. Angelo Casò, ha sottolineato che «nel week-end ci sono stati altri incontri, ma per ora non c’è stato nulla di conclusivo». Comunque, «siamo agli sgoccioli». Secondo alcuni organi di stampa, durante il week-end i protagonisti della vicenda avrebbero iniziato a lavorare sull’ipotesi di rendere convertibile il debito Premafi n (368 mln di euro). Il che porterebbe uno sgravio per Unipol e FonSai, oltre che per la stessa Premafi n, poiché il pool di banche creditrici della holding si accollerebbero per intero, attraverso il convertibile, l’esposizione della capogruppo dell’impero Ligresti. Comunque, in una nota, Premafi n e Unipol hanno ribadito che «non condividono» la ricostruzione della Consob, che ha imposto la pubblicazione dell’accordo siglato a gennaio con cui la compagnia bolognese si impegnava a non promuovere azione sociale contro gli amministratori del gruppo Ligresti ritenendolo assimilabile a un patto parasociale.