Se necessario, si tratterà fi no all’ultimo minuto disponibile per raggiungere un punto di incontro sulla defi nizione dei concambi e dare così il via libera all’operazione Unipol Fonsai. È questo l’umore che, secondo fonti vicine al dossier, si continua a respirare tra gli staff legali dei due gruppi. Le riunioni sono continuate anche ieri tra i vari attori in campo e i rispettivi advisor per cercare di riuscire a tenere i cda di Unipol, Fonsai, Premafi n e Milano ass. lunedì. Il nodo da sciogliere rimane quello della defi nizione dei concambi. Unipol è ancora disponibile a sostenere il riassetto del gruppo Ligresti e la conseguente fusione, ma a condizione di detenere una quota del nuovo polo assicurativo tra il 65 e il 67%. Secondo i valori fi n qui proposti però, la compagnia guidata da Carlo Cimbri controllerebbe il 50-55% e potrebbe non essere suffi ciente a soddisfare le esigenze bolognesi. Incertezze e dubbi si respirano anche tra le autorità di controllo. L’Isvap sarebbe spaccata sul via libera alla creazione del maxi polo. Avrebbe anzi posto dubbi su alcune poste attive e passive di Unipol e Fon- Sai. Nei prossimi giorni, si capirà meglio se gli ostacoli emersi in sede di valutazione delle poste di bilancio di Unipol saranno superabili o no. «Stiamo studiando, il nostro ruolo è limitato ai profi li antitrust. È un’operazione complessa ed entro maggio daremoSe necessario, si tratterà fi no all’ultimo minuto disponibile per raggiungere un punto di incontro sulla defi nizione dei concambi e dare così il via libera all’operazione Unipol Fonsai. È questo l’umore che, secondo fonti vicine al dossier, si continua a respirare tra gli staff legali dei due gruppi. Le riunioni sono continuate anche ieri tra i vari attori in campo e i rispettivi advisor per cercare di riuscire a tenere i cda di Unipol, Fonsai, Premafi n e Milano ass. lunedì. Il nodo da sciogliere rimane quello della defi nizione dei concambi. Unipol è ancora disponibile a sostenere il riassetto del gruppo Ligresti e la conseguente fusione, ma a condizione di detenere una quota del nuovo polo assicurativo tra il 65 e il 67%. Secondo i valori fi n qui proposti però, la compagnia guidata da Carlo Cimbri controllerebbe il 50-55% e potrebbe non essere suffi ciente a soddisfare le esigenze bolognesi. Incertezze e dubbi si respirano anche tra le autorità di controllo. L’Isvap sarebbe spaccata sul via libera alla creazione del maxi polo. Avrebbe anzi posto dubbi su alcune poste attive e passive di Unipol e Fon- Sai. Nei prossimi giorni, si capirà meglio se gli ostacoli emersi in sede di valutazione delle poste di bilancio di Unipol saranno superabili o no. «Stiamo studiando, il nostro ruolo è limitato ai profi li antitrust. È un’operazione complessa ed entro maggio daremo delle indicazioni. Esamineremo con attenzione, equilibrio e severità», ha detto dal canto suo il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella. Anche la Consob prende tempo: il nodo da sciogliere è la possibilità che l’operazione di Unipol sul gruppo Fondiaria-Sai non si confi guri come un’opera di salvataggio, facendo quindi scattare l’obbligo di opa. delle indicazioni. Esamineremo con attenzione, equilibrio e severità», ha detto dal canto suo il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella. Anche la Consob prende tempo: il nodo da sciogliere è la possibilità che l’operazione di Unipol sul gruppo Fondiaria-Sai non si confi guri come un’opera di salvataggio, facendo quindi scattare l’obbligo di opa.