Dalle parole e dai piani alternativi, ora si passa agli avvocati. Nella vicenda della fusione tra Unipol e società del gruppo Ligresti, ieri il gruppo bolognese ha comunicato di aver dato mandato ai propri legali di intraprendere «le più opportune azioni per la tutela degli interessi propri e dei propri azionisti» nei confronti di Arepo pr, società del gruppo Sator, e di Palladio, dopo il comunicato dei due investitori contro il progetto di integrazione tra Unipol e il gruppo FonSai. Intanto ieri ha tenuto banco l’annuncio dell’istanza di fallimento presentata dalla procura di Milano per Sinergia e Imco, le due società della famiglia Ligresti che controllano Premafi n. Così si può procedere a indagare per bancarotta per il buco delle due holding. Sarebbe venuta meno l’ipotesi di un piano di risanamento tra privati, per dare respiro alle due holding. Per questo, la procura si sarebbe orientata a chiedere il crac. Fino all’udienza, le due holding, che congiuntamente detengono il 20% di Premafi n, potrebbero valutare progetti di ristrutturazione in accordo con il 60% dei creditori. Infi ne, sulla partita dei concambi per la maxi-fusione prevista dal progetto di integrazione Unipol, l’esito dei cda di FonSai e Milano «è aperto» e non scontato. Secondo fonti fi nanziarie, la proposta fatta lunedì da Unipol alle società dei Ligresti sarebbe stata inaspettata e non concordata. © Riproduzione riservata