La popolazione mondiale sta invecchiando, le persone residenti nei mercati emergenti stanno diventando più benestanti e le aziende della sanità promuovono l’innovazione per soddisfare le esigenze dei pazienti. Sono questi i principali driver che spingono il settore sanità a livello internazionale. «Nel 2011, il settore healthcare è stato quello che ha conseguito la migliore performance nell’Msci World index – spiega Christophe Eggmann, gestore del JB Health Opportunities Fund di Swiss&Global Am insieme a Nathalie Flury – E anche in questo inizio di 2012 il comparto spicca nettamente tra gli investimenti più difensivi. Un movimento che potrebbe proseguire». 
A sostenere il settore giocano un ruolo determinante numerosi fattori sociali, oltre che economici. Ad esempio, l’incremento del numero delle persone anziane e l’interesse crescente per le cure preventive da parte dei consumatori più giovani e attenti alla salute, portano a una crescita graduale dell’uso di prodotti e servizi medici. Ma non solo. «Gli investimenti dei governi e il livello crescente di benessere nei mercati emergenti – aggiungono i gestori – fanno crescere il numero delle persone che chiedono questo tipo di servizi e trattamenti: nei Paesi emergenti fasce sempre crescenti di popolazione ora chiedono in modo consistente trattamenti e servizi medici». Infine, non vanno dimenticati i medicinali innovativi e le ricerche scientifiche che continueranno a contribuire alla crescita del settore.
Accanto a questi fattori socio-economici generali ci sono poi delle spinte più legati alla finanza. «Nonostante il rallentamento dell’economia e la maggiore volatilità dei mercati, siamo convinti che le prospettive dell’attività di M&A nel mercato della sanità siano promettenti, supportate da una buona liquidità e condizioni finanziarie favorevoli – aggiungono Eggmann e Flury – Le aziende della sanità puntano ad aumentare il loro giro d’affari, acquisire quote di mercato e sfruttare il potenziale dei mercati emergenti. Inoltre, il consolidamento industriale e gli sforzi sul versante della riduzione dei costi hanno prodotto significative economie di scala e rafforzato la leva operativa».
Un dollaro investito nel comparto nel 1990 ha prodotto un rendimento del 10,2% all’anno, più di due punti percentuali oltre la media del mercato. Dal 2000, il settore della sanità ha generato una plusvalenza di tre punti percentuali. Il JB Health Opportunities Fund investe in aziende quotate in tutto il mondo. Dall’inizio del 2011 il fondo ha sovraperformato sia il mercato generale sia il suo benchmark.