Saranno destinate a fare rumore le linee guida interpretative arrivate ieri dall’Isvap sul decreto Liberalizzazioni. L’autorità di controllo ha fatto chiarezza su come dovrà essere applicato lo sconto Rc Auto (per l’anno successivo) nel caso in cui l’assicurato non provochi sinistri. Il decreto, in particolare, prevedeva l’obbligo per le compagnie di applicare una riduzione del prezzo nel caso in cui il cliente si fosse rivelato un automobilista virtuoso. «La predetta variazione in diminuzione del premio si applica automaticamente nella misura preventivamente quantificata in rapporto alla classe di appartenenza attribuita alla polizza ed esplicitamente indicata nel contratto», recita la legge. In pratica il cliente ha diritto a uno sconto (predeterminato) sulla tariffa dell’anno successivo. Ma questo divieto, almeno secondo la lettura che le imprese erano pronte a dare alla norma, non avrebbe dovuto impedire alle compagnie di alzare le tariffe l’anno successivo. In pratica, nonostante lo sconto, anche l’automobilista virtuoso avrebbe potuto pagare di più l’anno successivo se la compagnia (per una crescita dei sinistri) fosse stata costretta ad aumentare le tariffe. Una manovra che secondo l’Isvap non si potrà attuare, a meno che le compagnie non vogliano correre il rischio di ricevere sanzioni tra mille e 50 mila euro. Non solo. L’autorità di controllo ha anche obbligato le imprese ad offrire polizze Rc Auto con la scatola nera. (riproduzione riservata) Anna Messia