Sospeso l’obbligo per le compagnie assicurative di proporre tre preventivi ai clienti prima di concludere i contratti di assicurazione dell’Rc auto. La norma, introdotta dal decreto sulle liberalizzazioni, e che ha subito creato molti malumori per la comprensibile difficoltà da parte degli agenti a proporre una polizza diversa da quella della propria compagnia, resta in stand-by fino a quando l’Isvap non avrà predisposto le modalità applicative. La decisione è stata presa dallo stesso Istituto di vigilanza sulle assicurazioni private che ha inviato a tutte le compagnie un messaggio per informarle sulla sospensione. Del resto è proprio l’art. 34 del dl n. 1/2012 a dare alle compagnie quattro mesi di tempo dall’entrata in vigore (25 marzo 2012) della legge di conversione del decreto per adeguarsi alle nuove regole. Dunque la dead line scatterà il 25 luglio. Fino a quel momento nessuna compagnia, e nessun agente in solido con questa, potranno essere sanzionati dall’Isvap per il mancato adempimento dell’obbligo. Le sanzioni previste sono quelle contenute nel codice delle assicurazioni private (dlgs n. 209/2005) e vanno da un minimo di mille a un massimo di 10 mila euro. Nei casi di particolare gravità o di ripetizione dell’illecito, i limiti minimo e massimo della sanzione sono raddoppiati. La norma prevede che gli agenti debbano informare il cliente, in modo corretto, trasparente ed esaustivo, sulle tariffe proposte da almeno tre diverse compagnie assicurative non appartenenti a medesimi gruppi, avvalendosi delle informazioni obbligatoriamente pubblicate dalle imprese sui propri siti internet. Il contratto stipulato senza la dichiarazione del cliente di aver ricevuto le informazioni può essere annullato su richiesta dell’assicurato. Soddisfazione per la decisione dell’Isvap è stata espressa dallo Sna, il sindacato nazionale degli agenti di assicurazione che vanta 7 mila iscritti su circa 23 mila professionisti. «Era una vera e propria beffa, come abbiamo sostenuto in tutte le sedi istituzionali », ha dichiarato il presidente Claudio Demozzi. «Come poteva l’agente proporre una polizza migliore di quella della sua compagnia? La soluzione, che noi abbiamo sempre caldeggiato, è quella rappresentata dalla possibilità di vendere polizze di diverse compagnie (l’accesso alla cosiddetta pluriofferta, ovvero la collaborazione tra intermediari oggi vietata), ma la sospensione dell’applicazione ci conferma nella correttezza del nostro operato. Le voci che si erano rincorse nei giorni scorsi, circa l’ipotesi di sospensione, hanno trovato finalmente conferma nella comunicazione uffi ciale a fi rma del presidente Giancarlo Giannini». © Riproduzione riservata