Il Comitato INAIL amministratore del fondo autonomo speciale con la delibera della seduta del 29 marzo ha ufficializzato una serie di proposte per ampliare in modo sensibile l’arco delle tutele dell’assicurazione e la platea dei beneficiari della polizza casalinghe.

Un prodotto “al passo coi tempi”. Istituita dalla legge 493/99, la polizza nel corso degli anni ha già subito due importanti modifiche: l’estensione anche al caso “morte” e l’abbassamento della soglia minima di copertura dal 33% al 27% di invalidità permanente. Il Comitato, tuttavia, vuole rendere questo prodotto definitivamente “al passo coi tempi” – a partire dall’aumento delle aspettative medie di vita – rafforzandone al contempo l’insieme delle prestazioni. Come anticipato lo scorso gennaio dalla presidente Federica Rossi Gasparrini, tra le novità più rilevanti il documento propone l’innalzamento del limite dell’età anagrafica prevista per l’assicurazione dagli attuali 65 anni fino ai 70 e l’introduzione (come per tutte le altre categorie professionali) dell’assegno permanente per invalidità gravi.

Cumulo dei postumi precedentemente non indennizzati. Ancora, il Comitato ritiene necessario garantire una valutazione dei postumi degli infortuni che quantifichi la riduzione della capacità lavorativa conseguente a precedenti incidenti in ambito domestico (non indennizzati in rendita), al fine di costituire la cosiddetta “rendita unificata” (ex art. 80 del Testo Unico n.1124/1965 e successive modificazioni intervenute).

Ulteriore riduzione del grado minimo indennizzabile. Infine, altro “punto cardine” è rappresentato dall’ulteriore riduzione del grado minimo indennizzabile al 25% (fatta salva la possibilità di valutare ulteriori proposte di abbassamento avanzate in sede politica, sempre con la finalità di conseguire un miglioramento della tutela e tenendo conto del necessario incremento del premio). Il Comitato sottolinea che il relativo aumento del costo della polizza determinato da questi ultimi due interventi – “rendita unificata” e grado minimo indennizzabile al 25% – sarà valutato sulla base delle stime predisposte dall’INAIL e fornite ai ministeri vigilanti.

Fonte: INAIL