Il Governo ha pubblicato nel suo sito una lettera aperta rivolta agli agenti di assicurazione. Ne riportiamo il contenuto.

 

Con la manovra “Cresci Italia” il Governo è intervenuto, tra le altre cose, sul mercato delle assicurazioni. L’intervento – che è parte integrante del più ampio programma di liberalizzazioni – opera lungo quattro fronti: i risarcimenti, le frodi, la sicurezza e la trasparenza.

Il nuovo regime di trasparenza mira a tutelare i clienti e le compagnie assicurative. Basti considerare alcuni dati. Nel 2011, l’ISVAP ha individuato trentacinque compagnie ‘fantasma’ non autorizzate né abilitate a operare in Italia. Nel 2010 i sinistri Rca riconducibili a frodi a danno delle assicurazioni hanno quasi raggiunto le settantamila unità. Sempre l’ISVAP ha reso noto che, nel 2010, i reclami contro le compagnie assicurative sono cresciuti di dieci punti percentuali. Le sanzioni a carico di queste ultime sono aumentate in proporzione. Soltanto nel 2011 hanno sfiorato la cifra di cinquanta milioni di Euro. Queste ragioni hanno legittimato il Governo a introdurre a carico degli agenti assicuratori l’obbligo di informare il cliente sulle proposte di almeno tre diverse compagnie. L’obbligo mira a raggiungere un duplice vantaggio. Per un verso, si mette il cliente nella condizione di ponderare offerte diverse, scegliendo quella più adatta alle proprie esigenze. Per il verso opposto, si prevede una riduzione del carico di contenzioso e una consistente diminuzione dei rischi di frode (a vantaggio, dunque, delle imprese che operano nel ramo assicurazioni).

Il Governo è consapevole del fatto che il nuovo regime giuridico avrà bisogno di un attento rodaggio prima di entrare a regime e produrre i benefici attesi. Per questo motivo è attivo un canale di consultazione con i tecnici dell’ISVAP che, sul merito della questione, ha già espresso orientamento favorevole per voce del proprio Presidente, Giancarlo Giannini. In tal modo ci si attende una soluzione rapida – e condivisa tra le parti coinvolte – in merito a tutti i problemi che dovessero nascere in sede di applicazione delle norme. Indicazioni preziose sono attese anche in sede di conversione parlamentare del decreto, in prima battuta grazie al lavoro delle Commissioni parlamentari competenti e, in seconda battuta, del voto in Aula. Per queste ragioni il Governo invita le associazioni scriventi alla fiducia nei confronti del proprio operato. Preso carico della questione sollevata, è in corso uno studio sulla compatibilità tra le nuova norme e quelle già in vigore, sia nazionali che comunitarie. L’analisi saprà evidenziare se, e in quale misura, le preoccupazioni espresse dalle parti siano fondate – e dunque meritevoli di accoglimento – o piuttosto non trovino ragione di esistere.