HDI Assicurazioni ha chiuso il 2011 con una perdita di 1,51 milioni, in diminuzione di 9,71 milioni rispetto all’utile registrato nel 2010, pari a 8,20 milioni. Il ROE è pari al -1,1% (-1,1% nei rami vita e -1,0% nei rami danni), contro il +6,2% del 2010 (+10,5% vita e -0,2% danni).

L’utile ante imposte è pari a 0,49 milioni; in particolare i rami danni registrano un utile di 2,12 milioni, mentre i rami vita una perdita di 1,63 milioni. L’utile ante imposte diminuisce di 14,33 milioni rispetto al 2010 (-14,57 milioni i rami vita; + 0,24 milioni i rami danni).

La compagnia, così come per gli esercizi precedenti, non ha esercitato la facoltà concessa dal Regolamento ISVAP n. 28 del 17 febbraio 2009 così come modificato ed integrato dai Provvedimenti Isvap n. 2727 del 27/07/2009, n. 2825 del 6/08/2010 e n. 2934 del 27/09/2011; quest’ultimo Provvedimento ha esteso anche al 2011, in ragione della situazione di eccezionale turbolenza dei mercati finanziari registrata a partire dagli ultimi mesi del 2008, un regime facoltativo di natura transitoria per la valutazione degli strumenti finanziari classificati nel comparto ad utilizzo non durevole.

La diminuzione dell’utile ante imposte rispetto al 2010, pari a 14,33 milioni, è dovuta prevalentemente alla diminuzione dei proventi finanziari netti (-20,98 milioni), di cui -13,79 vita e -7,19 danni; in particolare, i proventi finanziari netti ordinari diminuiscono di 23,39 milioni (-16,39 vita e -7,00 danni), mentre i proventi finanziari netti straordinari aumentano di 2,41 milioni (+2,60 vita e -0,19 danni). La diminuzione è imputabile prevalentemente alle maggiori rettifiche di valore, che passano da 15,68 milioni del 2010 a 33,83 milioni del 2011 (+18,15 milioni, di cui +12,21 vita e +5,94 danni) e ai minori profitti sul realizzo che passano da 8,47 milioni del 2010 a 3,99 milioni del 2011 (-4,48 milioni, di cui -4,22 vita e -0,26 danni).

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2011, ammonta a 139,44 milioni , di cui 80,43 milioni vita e 59,01 milioni danni.
La raccolta premi del lavoro diretto si attesta a 513,71 milioni, con un decremento del 14,4% rispetto al precedente esercizio, che aveva registrato una raccolta di 600,14 milioni.

I premi emessi vita, pari a 209,27 milioni, diminuiscono del 38,5% rispetto all’anno precedente, in cui ammontavano a 340,31 milioni. Il portafoglio vita, rispetto al totale, rappresenta il 40,7%, contro il 56,7% del 2010. La nuova produzione è stata pari a 181,5 milioni, con un decremento del 42,3% rispetto al 2010. In particolare i premi unici ed i premi ricorrenti, con 178,9 milioni, decrescono del 42,7%, mentre i premi annui, con 2,6 milioni, restano sostanzialmente invariati. La raccolta premi del ramo I – durata della vita umana si attesta a 181,76 milioni e decresce del 42,3%, mentre i premi del ramo V – capitalizzazioni ammontano a 4,43 milioni e si riducono del 60,4%; in crescita la raccolta premi relativa al ramo VI – Fondi Pensione che passa da 14,19 milioni del 2010 a 23,06 milioni del 2011 con un incremento del 62,5%.

I premi emessi danni, pari a 304,44 milioni, aumentano del 17,2%, rispetto ai 259,83 milioni del precedente esercizio. La raccolta dei rami R.C. autoveicoli terrestri, pari a 200,75 milioni, registra un incremento di 32,14 milioni (+19,1%), mentre quella del ramo Corpi di veicoli terrestri, pari a 27,92 milioni, segna un incremento di 2,09 milioni (+8,1%). Gli altri rami danni evidenziano un incremento pari a 10,33 milioni (+15,8%), con premi emessi pari a 78,48 milioni.

L’andamento tecnico dei rami danni – lavoro diretto – presenta risultati in miglioramento rispetto al 2010; il rapporto sinistri a premi dell’esercizio passa dal 73,46% al 68,92% e diminuisce di 4,54 punti, continuando il trend positivo dell’anno precedente in cui la diminuzione era stata di 3,91 punti, mentre il rapporto sinistri a premi totale diminuisce di 0,99 punti (nel 2010 era diminuito di  2,56), passando dal 71,04% al 70,05%. Anche il cost ratio decresce dal 26,63% al 26,34%. Il combined ratio passa dal 97,67% del 2010 al 96,39% del 2011, con una riduzione di 1,28 punti (nel 2010 era diminuito di 3,50 punti).

Gli investimenti della Società, escludendo quelli a beneficio di assicurati dei rami vita che ne sopportano il rischio e derivanti dalla gestione dei fondi pensione, ammontano a 1.887,65 milioni e decrescono di 57,00 milioni rispetto al 2010 (-2,93%), anno in cui si era invece registrato un incremento di 199,52 milioni (+11,43% rispetto al 2009).

Le riserve tecniche ammontano complessivamente a 2.007,47 milioni e, rispetto ai 2.032,21 milioni del 2010, decrescono di 24,74 milioni.

Il grado di patrimonializzazione della Compagnia, espresso dal rapporto tra Patrimonio netto e Riserve tecniche è pari  al 6,9%.

Il margine di solvibilità è superiore ai valori di legge:  nei rami vita è pari a 78,49 milioni di Euro,  rispetto ad un margine richiesto di 70,47; nei rami danni è pari a 53,83 milioni di Euro, rispetto ad un margine richiesto di 49,31. A questo riguardo, la situazione è, peraltro, migliorata nei mesi successivi grazie alla ripresa di valore dei titoli obbligazionari.