Goldman Sachs, advisor di FonSai, ha giudicato a «grande rischio di insuccesso » la proposta di Sator e Palladio alternativa a quella di Unipol. Lo ha riferito, nel corso dell’assemblea di FonSai, ieri, il presidente del collegio sindacale della compagnia, Benito Marino. Tra le motivazioni portate dall’advisor ci sarebbe in particolare il fatto che solo l’operazione Unipol può contare sulla presenza di Mediobanca alla testa del consorzio di garanzia dell’aumento di capitale. Sul tema ricapitalizzazione si è espresso anche il presidente di FonSai, Jonella Ligresti, la quale ha sottolineato che «il mercato è cambiato e in questo momento i presupposti» per dare vita a un nuovo consorzio di garanzia stand alone, non fi – nalizzato alla fusione a quattro proposta da Unipol, «non esistono più». Di tutt’altro avviso il rappresentante di Palladio-Sator, secondo cui, «dalle indicazioni del presidente del collegio sindacale e da quelle del presidente del cda si desume che le indicazioni date da Goldman Sachs circa la minore possibilità di successo della proposta di Sator e Palladio è dovuta alla mancanza del consorzio di garanzia». Rispetto a quanto dichiarato nella scorsa assemblea dal presidente Jonella Ligresti, ha continuato, «la precedente indicazione della stessa Goldman Sachs che si dichiarava confi dente circa la costituzione di un consorzio nell’ipotesi stand alone, sarebbe stata cambiata alla luce delle mutate condizioni di mercato. L’aumento di capitale fi no a 1,1 mld euro che FonSai dovrà affrontare il mese prossimo è garantito da un pool di sette banche creditrici soltanto a condizione che tale operazione sia fi nalizzata al matrimonio con Unipol. Nozze che porterebbero alla nascita di un campione assicurativo nazionale sul fronte Danni. Per quanto riguarda i lavori assembleari i soci di FonSai hanno approvato il bilancio 2011 e hanno eletto il nuovo cda, destinato a guidare la compagnia fi no all’avvenuta integrazione con Unipol, prevista entro la fi ne di quest’anno. Rispetto alla precedente formazione del board, sono usciti Carlo D’Urso e l’ex a.d., Fausto Marchionni, oltre a Giulia Maria Ligresti che si era già dimessa a fi ne dicembre. Sono stati sostituiti da Marco Reboa e Giorgio Oldoini, indicati da Premafi n e Unicredit, oltre a Salvatore Bragantini che rappresenterà Arepo Pr e Palladio fi nanziaria, i due fondi che detengono l’8% della compagnia e che si sono fatti promotori del piano alternativo a quello di Unipol. Come specifi cato dall’a.d., Emanuele Erbetta, il nuovo cda si insedierà «certamente giovedì, per l’accettazione delle cariche e per la formazione dei comitati. Poi verrà convocato un nuovo cda» a cui spetterà il compito di determinare le nuove forchette migliorative dei concambi, in vista della fusione a quattro con Premafi n, Unipol e Milano ass. Quanto ai conti, FonSai ha approvato quelli 2011, mentre nei primi tre mesi 2012 la raccolta danni «è calata del 3,4% con una diminuzione del 2% sull’auto», come ha illustrato l’a.d. Erbetta