Fusione delle reti, nuovi tagli ai prezzi delle polizze, maggiore spinta sull’Italia. Allianz Italia lancia la campagna di primavera e, a dispetto di una fase di mercato particolarmente complessa per il mondo assicurativo, definisce il primo trimestre «molto positivo». È tuttavia quella organizzativa la novità più rilevante che il gruppo milanese ha annunciato in queste ore. Le tre reti e i tre marchi storici (Ras, Lloyd e Subalpina, rimasti anche dopo la fusione del 2007) vanno definitivamente in soffitta per lasciare spazio al solo logo Allianz e a un’unica rete su tutto il territorio italiano. Ad annunciarlo, davanti a 2 mila agenti riuniti all’autodromo di Monza è stato lo stesso amministratore delegato George Sartorel, alla guida del gruppo dall’aprile del 2010. «Oggi si conclude un percorso cominciato due anni fa», ha esordito l’ad, «è arrivata l’ora di una sola Allianz con una strategia comune e un modello integrato per il business italiano». Un annuncio al quale la rete era preparata, anche se non c’è stata alcuna anticipazione da parte del management: «Abbiamo deciso di farlo adesso perché siamo pronti, siamo profittevoli e solidi, possiamo investire nel futuro dei nostri agenti. Avremo un anno di tempo per sostenere l’intera operazione a livello organizzativo, progetto complesso perché riguarda 2.200 agenti e 15 mila fra collaboratori e subagenti». Per Allianz, secondo gruppo in Italia in ambito assicurativo, l’occasione dell’annuncio è stato anche un momento per verificare l’andamento dell’attività del 2012. Ancora presto per i numeri, valgono per ora le impressioni: «Abbiamo visto segnali molto interessante nei primi quattro mesi del 2012», aggiunge Sartorel, «e vogliamo comunicare questo andamento. Lo faremo aumentando la nostra comunicazione nei prossimi mesi, sia verso il mercato sia verso la nostra rete di agenti». L’Italia è il secondo mercato più importante per il gruppo Allianz, che è leader a livello mondiale. «Oggi abbiamo una solidità e una performance che i nostri numeri del 2011 raccontano molto bene: 11 miliardi di raccolta e un combined ratio (cioè la somma dei costi di gestione e dei sinistri, confrontata con i premi, ndr) al 93,9%, un valore che ritengo straordinario per il mercato italiano». Nei prossimi mesi, probabilmente già a luglio, Allianz procederà a un nuovo taglio delle tariffe: «La nostra strategia è quella di limare ancora i prezzi, lo abbiamo fatto sei volte in modo consecutivo. In una fase di mercato in cui vediamo grandi compagnie che si stanno muovendo aumentando i prezzi e rafforzando i capitali, noi stiamo andando in direzione contraria. Lo stiamo facendo in modo strutturato e con una forte spinta comunicativa». Infine una riflessione sul ruolo dell’agente e sul passaggio graduale dalla dimensione monomandataria a quella plurimandataria, come indicato dalle legge Bersani del 2007: «Sono sempre molto cauto quando parliamo di un mercato fatto di soli agenti plurimandatari», osserva Sartorel. «Ho lavorato per molti anni in Australia e lì è stato necessario molto tempo, dal 1964 a metà anni 90, per vedere realmente una larga diffusione del ruolo del plurimandatario. Come Allianz vediamo spazi per un modello di plurimandato, quello che noi abbiamo voluto chiamare distributor, ma scorgiamo spazi ancora più importanti per i partner a cui ci vogliamo affidare in futuro e nel nostro modello organizzativo». Secondo l’ad quando il mercato si apre al plurimandato i prezzi calano e contestualmente salgono le provvigioni: «Questo può porre in difficoltà alcune compagnie», ha concluso. «È successo in tutto il mondo, credo accadrà e in parte stia già accadendo anche in Italia». (riproduzione riservata) Francesco Guidara