Cosa può fare un’azienda italiana che opera in un paese estero che si vuole tutelare dal punto di vista assicurativo? Le opzioni possibili sono di fatto tre: sottoscrivere una polizza assicurativa in Italia che però non ha valenza in tutti i paesi del mondo (esistono infatti quelli che rientrano nella categoria “non admitted”); sottoscrivere una polizza localmente rischiando però di avere alla fine una situazione frammentata e difficile da controllare, soprattutto quando si opera in più paesi contemporaneamente;  oppure scegliere un programma multinazionale in grado di garantire una soluzione ottimale in ogni contesto, grazie ad una gestione unica e razionalizzata che possa coordinare e gestire gli aspetti e le problematiche legali, giurisdizionali e fiscali dei vari paesi e permettere un controllo centralizzato del flusso di premi e garanzie prestate.

Se ne è parlato martedì a Milano, durante l’evento “Programmi assicurativi multinazionali, problemi e soluzioni  in uno scenario sempre più complesso”, organizzato dal gruppo assicurativo internazionale ACE Group in collaborazione con ANRA, Associazione dei Risk Manager e dei Responsabili Assicurazioni Aziendali, presso la Sala delle Colonne nella sede della Banca Popolare di Milano.

A fare gli onori di casa sono stati Orazio Rossi, Country Manager Italia di ACE European Group e Paolo Rubini, Risk Manager Telecom Italia e Presidente di ANRA, che ha anche moderato gli interventi. A spiegare gli aspetti tecnici del programma assicurativo c’erano diversi esperti del Gruppo ACE: Michael Furgueson, President Multinational Client Group ACE Overseas General – New York, Suresh Krishnan, General Counsel, Multinational Client Group ACE Overseas General – New York, Marcella Accoto, Claims Manager Italia  di ACE European Group. Presenti sul tavolo dei relatori anche Enrico Guarnerio, Direttore Comitato Tecnico Scientifico ANRA, e Marco Terzago, membro ANRA e Risk Manager di SKF Group Italia. In platea oltre 200 persone tra risk manager di grandi aziende, broker assicurativi e diversi competitor.

Anche se il numero di aziende multinazionali italiane vere e proprie è molto limitato in Italia, esistono moltissime piccole e medie imprese che hanno stabili organizzazioni all’estero. Si stima che sono oltre 10.000 le aziende italiane con un fatturato superiore ai 50 milioni di euro interessate dalla delocalizzazione di molte attività produttive e commerciali all’estero e che ha un bisogno crescente di assistenza e di supporto. “Gli ultimi anni di crisi e tensione economica – ha esordito Furgueson – hanno sottolineato un punto chiave: l’economia mondiale è più interconnessa che mai. Oggi chi si occupa di assicurazioni non può non tener conto degli effetti della globalizzazione”.

 

Da questo punto di vista, ACE Group rappresenta una realtà organizzata e ramificata che può rispondere alle esigenze di tante aziende, anche in contesti particolarmente complessi. ACE Group, infatti, è presente in oltre 170 paesi ed è capace di gestire contratti assicurativi in tutti i paesi, anche in quelli emergenti, grazie ad un nuovo approccio che può essere definito, per l’appunto, “globale”. La carta vincente è la capacità di gestire i problemi attraverso un sistema integrato di consulenza, servizi e piattaforme informatiche denominato GPS (Global Program Solutions). In questo modo, attraverso un approccio globale qualificato, si offre un programma multinazionale completo e flessibile che dia la corretta competenza locale tenendo conto dell’interesse assicurativo della casa madre. Suresh Krishnan, General Counsel, Multinational Client Group ACE Overseas General ha illustrato alcuni degli esempi più spinosi come la Cina, il Brasile, l’India ma anche un paese come il Canada dove ogni singola provincia ha un sistema normativo diverso.

 

Ad oggi nell’Europa continentale sono oltre 600 i programmi sottoscritti da ACE Group. L’Italia è il terzo paese per diffusione con 87 clienti e quasi un centinaio di programmi sottoscritti. Il mercato è ancora aperto e l’evento organizzato a Milano rispecchia la forte volontà di ACE di riuscire a sensibilizzare sia il mondo dei broker, sia quello dei manager riguardo a questa importante sfida del futuro. “Dai broker cerchiamo di farci riconoscere come gruppo di riferimento – ha sottolineato il Country Manager, Orazio Rossi – come partner di supporto capace di dare un valore aggiunto grazie all’esperienza e alle competenze. Ai manager vogliamo presentarci come soggetti affidabili in grado di offrire un servizio di alta qualità e un sistema di soluzioni avanzate”.

Nello specifico, con un programma multinazionale il rischio viene analizzato centralmente per ciascun Paese in cui esso è localizzato. L’emissione della quotazione è unica e ilpremio è ripartito per ciascun Paese sulla base della reale esposizione.
La copertura del rischio si basa sull’emissione di una polizza “master” di diritto italiano, con la quale sono coperti i rischi in Italia e tutti quelli presenti in Paesi “admitted” in cui è possibile coprirli in forza del contratto emesso in Italia, e una polizza locale per ciascuno dei Paesi in cui ciò non è ammesso, sottoscritta da ACE o da partner certificati di ACE (“non admitted”).

Anche il servizio di un intermediario locale, qualora quello in Italia non abbia una branch in quel Paese, può essere previsto, grazie alla rete di intermediari certificati che ACE ha in ciascun Paese in cui opera. Le polizze locali sono emesse nel rispetto della normativa locale e tenendo conto delle differenze sia sul piano normativo (DIC) sia su quello delle somme assicurate (DIL).
Il processo di emissione è supportato da una piattaforma, accessibile al cliente e/o al suo intermediario, con la quale è possibile seguire e valutare lo stato di ciò che è stato fatto in ciascun Paese coinvolto nel programma.

ACE ha sviluppato una piattaforma evoluta disponibile anche in Italia con cui:

–          Avere informazioni aggiornate in merito alle normative e alle prassi di mercato esistenti in tutti e 170 paesi in cui è in grado di operare

–          Avere le informazioni necessarie per identificare i propri corrispondenti sia riguardo alle compagnie sia riguardo agli intermediari (questi ultimi solo qualora richiesto dal cliente)

–          Gestire centralmente il processo di quotazione del rischio in tutti i paesi in cui ACE opera

–          Gestire centralmente “il commitment” sulla stesura dei contratti sia riguardo alla “master policy” da emettersi in Italia sia riguardo le eventuali polizze da emettersi localmente nel rispetto della specifica legislazione

–          Monitorare lo stato di avanzamento nel processo amministrativo e di emissione

–          Gestire centralmente tutte le obbligazioni relative al collection del premio, alla retrocessione delle commissioni e all’assolvimento degli obblighi civilistici e fiscali nei diversi Paesi.