Le aziende che operano nel Regno Unito devono dotarsi di sistemi di valutazione del rischio corruzione al loro interno per soddisfare i requisiti ed evitare le pene previste da una nuova normativa che entrerà in vigore il 1° luglio di quest’anno.

Il Ministero della Giustizia britannico ha nel frattempo pubblicato una guida al Bribery Act, la legge anti-corruzione approvata l’anno scorso, che andrà ad aggiornare e sostituire la normativa attuale risalente al 1889.

Oltre alle fattispecie che con la normativa precedente potevano risultare in una condanna per corruzione, la nuova legge aggiunge i reati di “offerta” e “accettazione” di tangenti, corruzione di pubblico ufficiale e la mancata prevenzione di corruzione.

La legge riguarda non soltanto i dipendenti, gli agenti e le sussidiarie di una società, ma anche i casi in cui la corruzione commessa da o per conto di fornitori e joint venture apporta dei benefici diretti alla società in questione. La nuova legge dispone inoltre che vengano perseguiti gli atti di corruzione commessi in qualunque parte del mondo da o per conto di una società che svolge la propria attività nel Regno Unito.

Il Bribery Act non prevede limiti alle pene pecuniarie, mentre la pena detentiva può arrivare fino a dieci anni di carcere.

La maggior parte delle ammende non è coperta da polizze di tipo D&O e gli assicuratori non sono autorizzati a sottoscriverle. Il Ministero della Giustizia britannico ha pubblicato una guida, rivolta alle imprese, nella quale si invitano le stesse a condurre periodiche analisi di valutazione del rischio, impegnandosi ad archiviare i risultati delle analisi stesse e le conclusioni raggiunte.

“I rischi legati all’etica commerciale e alla reputazione di un’impresa sono di alto profilo nel Regno Unito”, ha detto Paul Hopkin, direttore tecnico dell’Associazione degli assicuratori e risk manager.

Oltre ai processi di valutazione del rischio, il Ministero della Giustizia prevede altri cinque principi fondamentali:

  • I principi anti-corruzione di un’impresa devono essere definiti in maniera chiara, pratica, accessibile e devono essere implementati efficacemente.
  • I senior manager devono impegnarsi a combattere la corruzione all’interno dell’impresa.
  • La due diligence delle persone associate all’attività dell’impresa, come gli agenti, dovrebbe far parte del processo di valutazione del rischio corruzione e l’approccio dovrebbe essere commisurato al rischio stesso.
  • Le politiche anti-corruzione devono essere comunicate in maniera efficace sia all’interno dell’impresa che all’esterno.
  • Le politiche anti-corruzione devono essere monitorate e revisionate.

Fonte: Business Insurance