L’ISVAP ha elaborato i dati statistici relativi ai premi lordi contabilizzati del portafoglio diretto italiano nei rami vita e danni nel 2010, nonché alla nuova produzione dei rami vita.

 

La raccolta premi realizzata nei rami vita  e danni  dalle imprese nazionali e dalle Rappresentanze per l’Italia di imprese extra S.E.E. durante l’anno  2010 ammonta a 125.954,5 milioni di euro, con un incremento del 6,9% rispetto al 2009  (5,2% in termini reali).

In particolare, i premi vita, pari a 90.102,1 milioni di euro, registrano un incremento dell’11,1% (9,4% in termini reali), con un’incidenza sul portafoglio globale vita e danni che si attesta al 71,5%  (68,8% nel 2009); il portafoglio danni, che totalizza 35.852,4 milioni di euro,  diminuisce del 2,4% (-3,9% in termini reali), con un’incidenza del  28,5% sul portafoglio globale (31,2% nel 2009).

Per quanto riguarda la raccolta del solo comparto danni (e di conseguenza la raccolta complessiva), le variazioni sopra riportate sono influenzate in modo significativo dall’uscita dal portafoglio diretto italiano di un’impresa nazionale e di una Rappresentanza per l’Italia di impresa extra SEE, i cui portafogli sono stati totalmente assegnati a due Rappresentanze in Italia di imprese SEE. Le medesime variazioni rideterminate in modo omogeneo (ossia escludendo dai dati relativi al 2009 la raccolta premi delle due imprese uscite nel 2010 dal portafoglio diretto italiano danni), evidenzierebbero, per le imprese nazionali e le Rappresentanze in Italia di imprese extra SEE, un incremento della raccolta complessiva (vita e danni) e dei soli rami danni pari, rispettivamente, all’8,3% ed all’1,9%.

L’incidenza della raccolta premi sul PIL è pari all’8,1% (7,7% nel 2009); in particolare, per i rami vita, l’incidenza è del 5,8% (5,3% nel 2009), per i rami danni è del 2,3% (2,4% nel 2009).

Rami vita

Il ramo I (assicurazioni sulla durata della vita umana) con 67.718,3 milioni di euro, registra un incremento del 4,8% rispetto al 2009; il ramo III (assicurazioni le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di OICR o di fondi interni ovvero a indici o ad altri valori di riferimento) con 15.405,9 milioni di euro, cresce del 58,3% rispetto al 2009; la raccolta del ramo V (operazioni di capitalizzazione) ammonta a 5.152,7 milioni di euro, con un incremento dell’1,5%. Tali rami incidono sul totale premi vita rispettivamente per il 75,2%, per il 17,1% e per il 5,7% (rispettivamente il 79,7%, il 12% e il 6,3% nel 2009).

Per quanto riguarda i restanti rami, il contributo del ramo VI (fondi pensione: 1.679,1 milioni di euro), rappresenta l’1,9% della raccolta vita (come nel 2009).

Con riferimento al complesso dei patrimoni gestiti per i fondi pensione, pari a 8.895,2 milioni di euro, l’incremento rispetto al 2009 è del 3,5%. Alla fine del 2010 il patrimonio complessivo gestito relativo ai fondi pensione è così ripartito: fondi pensione aperti (3.739,2 milioni di euro), fondi pensione negoziali con garanzia (2.864,9 milioni di euro), fondi pensione negoziali senza garanzia non ricompresi nel ramo VI (2.391,1 milioni di euro).

La raccolta relativa alle Assicurazioni complementari (118,6 milioni di euro) e alle assicurazioni di ramo IV (Assicurazioni malattia a lungo termine non rescindibili: 27,4 milioni di euro) incide, infine, per il restante 0,2% sul totale premi vita.

La ripartizione per canale distributivo della raccolta premi mostra che gli sportelli bancari e postali intermediano il 60,3% del portafoglio vita (58,8% nel 2009).

Seguono i promotori finanziari (15,8% rispetto al 16,3% nel 2009), le agenzie con mandato (15,2% rispetto al 15,7% nel 2009), le agenzie in economia e gerenze (7,4% rispetto all’8% nel 2009), i broker (1% rispetto allo 0,8% nel 2009) e le altre forme di vendita diretta (0,3% rispetto allo 0,4% nel 2009).

 

Rami danni

Il portafoglio premi dei rami R.C. autoveicoli terrestri e R.C. veicoli marittimi, lacustri e fluviali ammonta complessivamente a 16.995,8 milioni di euro (-0,3% rispetto al 2009), con un’incidenza del 47,4% sul totale rami danni  (46,4% nel 2009) e del 13,5% sulla raccolta complessiva (14,5% nel 2009). 

La variazione della raccolta premi complessiva dei rami R.C. autoveicoli terrestri e R.C. veicoli marittimi, lacustri e fluviali è influenzata in modo significativo dalle operazioni di trasferimento totale di portafoglio.  La medesima variazione rideterminata in modo omogeneo evidenzierebbe un incremento della raccolta del 4,2% rispetto al 2009.  Nel prospetto n. 4 è riportata anche la variazione  della raccolta riguardante gli altri rami danni calcolata in termini omogenei.

Tra gli altri rami danni, quelli con raccolta più  elevata sono: R.C. generale, con un’incidenza sul portafoglio pari all’8,6% (9,1% nel 2009), Infortuni, con l’8,5% (8,7% nel 2009), Corpi di veicoli terrestri, con l’8,3% (8,5% nel 2009), Altri danni ai beni, con il 7,3% (7,4% nel 2009), Incendio ed elementi naturali, con il 6,6% (6,4% nel 2009) e Malattia, con il 6,1% (6% nel 2009).

L’analisi per canale distributivo continua a evidenziare la preponderanza della raccolta attraverso le agenzie con mandato; esse hanno intermediato l’82,4% della globalità del portafoglio danni (83% nel 2009) e l’89,5% del portafoglio relativo al solo ramo R.C. auto (90,5% nel 2009).

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