Inizio d’anno sprint per Atradius in Italia. La controllata del gruppo Catalana Occidentale, attiva nell’assicurazione e nel recupero dei crediti internazionali e nelle fideiussioni assicurative, ha registrato nei primi tre mesi del 2011 un giro d’affari superiore a 82 milioni, contro i 75 milioni dell’intero 2010, quando il risultato è stato in calo di circa il 15% rispetto all’esercizio precedente. La strategia per il 2011 è volta a consolidare la presenza in Italia, soprattutto tramite una maggiore focalizzazione sulle piccole e medie imprese, «attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti dedicati», spiegano da Atradius. La base di partenza è una quota di mercato del 14% (stando ai dati Ania del 2009) nel settore dell’assicurazione crediti. La crescita, nel prossimo futuro, sarà affidata al normale sviluppo per linee interne, perché la compagnia non ha in progetto acquisizioni in Italia, almeno per ora.

L’ottimismo sull’andamento degli affari italiani nel 2011 è confortato dai dati dei primi mesi dell’anno: «L’acquisizione di un certo numero di nuovi grandi clienti nel recupero crediti ci consente di avere solide basi per una crescita dei ricavi da servizi collegata all’aumento dell’attività nel 2011 e 2012», aggiungono dal gruppo assicurativo.

Guardando al business del gruppo anche fuori dell’Italia emerge un 2010 complessivamente, positivo per Atradius. L’utile dell’esercizio si è attestato a 125 milioni, in crescita rispetto ai 113 milioni del 2009, nonostante una contrazione dei ricavi da attività di assicurazione, passati da 1,6 miliardi del 2009 a 1,45 miliardi del 2010. In miglioramento anche il patrimonio netto, attestatosi a 1,03 miliardi (contro i 905 milioni di un anno prima) e il combined ratio, al 74% (dal 121%). Grazie ai buoni risultati messi a segno nel 2010 Atradius e la controllante Catalana Occidentale hanno potuto giovarsi del miglioramento dell’outlook da parte di Standard & Poor’s: da negativo a stabile, con rating confermato ad A-. «La conferma del rating è basata sulla forte posizione competitiva del gruppo, sui risultati dell’esercizio 2010, nonché sull’incremento del livello di solvibilità», si legge in una nota diffusa da Atradius. S&P ha deciso di migliorare l’outlook del gruppo perché, nonostante le difficoltà del mercato spagnolo, «la ripresa evidente dei risultati e il miglioramento della capacità di generare reddito in futuro» sono tali da indicare un orizzonte tranquillo per le società del gruppo Catalana Occidentale. Ottimista per il 2011 è Isidoro Unda, presidente e amministratore delegato di Atradius: «I tassi di insolvenza sono stati relativamente alti nel 2010 ma prevediamo una diminuzione dei mancati pagamenti per il 2011. Questo ci ha permesso di aumentare la nostra accettazione ai rischi nel corso dell’anno. Siamo ora a livelli di accettazione paragonabili a quelli pre-crisi». (riproduzione riservata)