È ancora difficile quantificare quale sia stato l’impatto del terremoto e successivo tsunami che lo scorso marzo hanno colpito il Giappone.

Secondo le stime rese note da Risk Management Solutions Inc., le perdite totali assicurate nel segmento property ammontano ad una cifra compresa fra 18 e 26 mld di dollari (12,3 e 17,8 mld di euro). Secondo il simulatore di catastrofi di RMS, combinando insieme gli esborsi del settore vita e di quello sanitario si arriva a perdite per un totale compreso fra 21 e 34 mld di dollari (14,3 e 23,3 mld di euro) – la più grande perdita assicurata negli ultimi cinque anni, andando a impattare su svariate linee del mercato locale e internazionale.

Altri simulatori di catastrofe avevano fornito di recente delle stime sull’impatto che il sisma in Giappone avrebbe avuto nel settore property: Air Worldwide aveva parlato di perdite assicurate comprese fra 20 e 30 mld di dollari (13,7 e 20,5 mld di euro), mentre EQE-CAT aveva calcolato danni per 12-25 mld di dollari (8,2 – 17 mld di euro).

Le perdite nelle linee commerciali e industriali vengono calcolate affinché possano includere gli impatti dell’interruzione di attività, ma non includono l’impatto dei danni provocati dall’impianto di Fukushima, poiché i rischi nucleari sono esclusi dalle coperture assicurative, ha riferito RMS in una nota.

La più grande incertezza per le imprese è legata alle perdite da interruzione di attività e al successo che queste possono avere nel denunciare le perdite secondo la copertura assicurativa di cui usufruiscono. Il simulatore ha inoltre aggiunto che l’interruzione della catena distributiva per certi prodotti quali batterie, chiavette USB, microchip e componenti automobilistiche ha già avuto delle ripercussioni in Giappone, negli Stati Uniti e in Europa.

Nel frattempo assicuratori e riassicuratori continuano a calcolare le stime delle perdite per quanto li riguarda.

–        Allied World Assurance Co. Holdings A.G. ha stimato 75 mln di dollari pre tasse, al netto del segmento riassicurativo.

–        Alterra Capital Holdings Ltd. ha parlato di perdite ante imposte comprese fra 60 e 100 mln di dollari, al netto di riassicurazioni e premi di reintegro, calcolate su un impatto compreso fra 20 e 35 mld di dollari sull’intera industria assicurativa.

–        Aspen Insurance Holdings Ltd. ha comunicato perdite al netto delle imposte e dei premi di reintegro per 160 mln di dollari, sulla base di una proiezione dei danni complessivi nel settore ammontante a 30 mld di dollari.

–        Endurance Specialty Holdings Ltd. ha comunicato perdite per 125 mln di dollari pre tasse, al netto di riassicurazione e premi.

–        Everest Re Group ha riportato 320 mln di dollari, al netto di imposte e premi di reintegro, sulla base di perdite complessive per 25 mld di dollari.

–        Omega Insurance Holdings Ltd. ha riportato perdite per 23,6 mln di dollari, al netto di riassicurazione e premi di reintegro, calcolati sulla base di perdite complessive per 25 mld di dollari.

–        Partner Re ha stimato perdite per 500 mln di dollari, al netto di premi di reintegro.

–        Platinum Underwriters Holdings Ltd. ha comunicato perdite per 87 mln di dollari al netto di tasse e premi di reintegro.