Dopo aver lasciato il cda delle Generali, motivando le dimissioni con l’impossibilità di incidere sulla governance della compagnia assicurativa, Leonardo Del Vecchio torna a commentare quanto accaduto a Trieste. Il patron di Luxottica, che è ancora azionista del Leone con l’1,9% attraverso la holding Delfin, ha espresso soddisfazione per le dimissioni di Cesare Geronzi dalla presidenza della compagnia. «È stata una mossa che tutti gli azionisti aspettavano», ha detto Del Vecchio. «Ci siamo arrivati e siamo tutti contenti», ha aggiunto l’imprenditore veneto, sottolineando come le dimissioni di Geronzi rappresentino «già un miglioramento che speriamo sia foriero di migliori risultati» per la compagnia. Del Vecchio, che lo scorso 28 febbraio aveva sottolineato come le proprie dimissioni non fossero legate a Geronzi, ieri ha invece colto l’occasione per precisare che la sua uscita non è nemmeno legata alla gestione della compagnia. «Perissinotto non ha alcuna colpa», ha spiegato, «adesso che ha un altro presidente probabilmente migliorerà anche lui, come tutto il management, lo spero». Del Vecchio ha infine precisato che rimarrà azionista della compagnia ancora a lungo. Un orizzonte di lungo periodo che ha pure la famiglia Benetton, che attraverso Edizione Holding è socia del Leone con una partecipazione superiore all’1%. Così almeno ieri si è espresso l’ad di Edizione, Gianni Mion. Ieri, intanto, è stato il primo giorno di Galateri a Trieste come presidente delle Generali. Il manager ha visitato la storica sede di piazza Duca degli Abruzzi e poi ha incontrato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo.