‘’Il 2010 è stato un anno particolarmente positivo per Banca Generali, che ha saputo ulteriormente migliorare i propri risultati reddituali rispetto all’anno precedente, quel 2009 che aveva visto il primo rimbalzo dei mercati dopo la crisi. L’utile 2010 ha segnato un progresso 30% rispetto all’anno precedente, accompagnato da un rafforzamento patrimoniale, particolarmente importante per il settore bancario in un momento in cui si parla dei più stringenti requisiti di Basilea 3”.

Così il presidente di Banca Generali, Giovanni Perissinotto, all’assemblea dei soci che ha approvato il bilancio 2010, chiuso con un utile consolidato di 82,2 milioni (+30%) e deliberato la distribuzione di un dividendo unitario di 0,55 euro per azione, con un rendimento del 5% sul valore di Borsa del titolo (0,45 euro nel 2009). Nel primo trimestre, ha sottolineato Perissinotto, “sta proseguendo il trend positivo di raccolta, e la banca si conferma ai vertici della classifica. Si tratta di crescita organica, ottenuta senza operazioni reclutamento”.

La crescita organica resta infatti il motore strategico del gruppo, anche se ‘I nuovi clienti reclutati hanno portato oltre 1 miliardo di attivi‘.

L’amministratore delegato Giorgio Girelli ha sottolineato ai soci che la Banca non ha avuto “nessun problema di svalutazione o perdita di valore dei titoli dei Paesi a rischio dell’area euro. Il nostro portafoglio e’ gestito in modo molto prudenziale e la duration è molto breve, pari a 1 anno”.

Quanto alla tendenza al rialzo dei tassi, Girelli ha osservato: “Sui conti della Banca l’aumento dei tassi è positivo: il portafoglio titoli è per oltre il 60% in titoli variabili. Magari con qualche mese di ritardo il rialzo dei tassi si riflette sul margine di interesse”.

L’assemblea ha inoltre rivisto le politiche di remunerazione di consiglieri, dipendenti e promotori in relazione al provvedimento in preparazione della Banca d’Italia e modificato alcuni articoli dello statuto. 

Fonte: Radiocor