Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

Se le cose non cambieranno potrebbe non esserci alcuna lista proposta dal board uscente di Generali. Lo dimostrano le parole del group ceo del Leone, Philippe Donnet «Con il ddl così come è oggi, un piccolo socio potrebbe addirittura avere il 20% dei posti in consiglio, cosa che potrebbe danneggiare la qualità della governance della società», ha sottolineato Donnet aggiungendo che «il potere dato alle minoranze rischia anche di aprire la strada a fondi attivisti che potrebbero mettete in pericolo le aziende italiane».
Il consolidamento bancario italiano stenta a decollare, ma il 2023 è stato un anno proficuo per le operazioni straordinarie nel mondo del risparmio. Anima ha comprato prima Castello sgr e poi Kairos, avviando un processo di semplificazione nella geografia del settore. Per più di un motivo il trend potrebbe continuare anche quest’anno. In tale direzione il mercato ha letto le parole del presidente di Azimut Pietro Giuliani che, giovedì 7 marzo, presentando i risultati di bilancio del gruppo ha ventilato deal nel settore. Altri operatori sia italiani che stranieri sono alla finestra e le occasioni di acquisto potrebbero presentarsi molto presto.
La ricostruzione della massa ereditaria del de cuius può spesso rivelarsi una procedura complessa.Infatti, per identificare e valutare complessivamente i rapporti giuridici, attivi e passivi, i soggetti coinvolti nelle vicende successorie (chiamati all’eredità, eredi eccetera…) necessitano di raccogliere tutte le informazioni a essi relative. In relazione a eventuali polizze assicurative stipulate dal de cuius, i soggetti a cui poter far riferimento per chiedere ed ottenere la relativa documentazione contrattuale sono la compagnia assicurativa o l’intermediario (banca o broker) attraverso cui la polizza è stata distribuita. Inoltre, anche il sito ufficiale dell’Ania permette al possibile beneficiario ovvero ad altri soggetti legalmente legittimati a rappresentarlo, l’accesso al servizio Ricerca polizze vita sottoscritte da persone decedute sul mercato italiano.
La disparità di genere trova conferma anche nel credito bancario: agli uomini va quasi il doppio dei prestiti rispetto alle donne. Lo stock dei finanziamenti alle famiglie concesso dagli istituti nel 2023 ammontava a oltre 474 miliardi di euro: di questi, 164 miliardi sono stati erogati agli uomini, 95 miliardi alle donne e 216 miliardi si riferiscono a contratti di finanziamento cointestati. Il credit gender gap – secondo uno studio del servizio Analisi & ricerche di Fabi – vale quasi 70 miliardi su scala nazionale: il credito concesso alle donne è pari al 20,1% del totale contro il 34,5% di quello degli uomini, mentre valgono il 45,5% i finanziamenti cointestati.
Il gender gap previdenziale, secondo l’ultimo Rapporto annuale dell’Inps l’età media al pensionamento degli uomini è passata da 62 anni nel 2012 a 64,3 nel 2014, mentre quella delle donne è aumentata più lentamente, ma è arrivata a superare di cinque mesi quella degli uomini nel 2022. Per quel che riguarda gli importi si stima una differenza del 36% tra uomini e donne. Quali i canali di pensionamento possibili?  L’importanza della previdenza complementare
Sono almeno 100 le operazioni di m&a in stadio più o meno avanzato, che a oggi coinvolgono fondi private equity con target aziende italiane. Emerge dal database di BeBeez, che censisce deal che vanno da puri ragionamenti iniziali da parte degli attuali soci e investitori a operazioni già impostate ma che ancora non hanno raggiunto una struttura definita. La cosa interessante è che in ballo ci sono anche parecchi megadeal, su aziende valutate da un miliardo in su: BeBeez ne ha mappati 16 di queste dimensioni, più altri otto su aziende valutate almeno 400 milioni.
  • Riserva Reale Forever senza fronzoli
Riserva Reale Forever (convenzione Gold) è un prodotto di investimento assicurativo a
premio unico, le cui prestazioni si rivalutano in base al rendimento della gestione separata Reale Uno. La polizza è dedicata al reinvestimento di capitali provenienti da contratti in scadenza, relativi a prodotti del ramo vita sottoscritti precedentemente con Reale Mutua. L’obiettivo del prodotto è quello di proteggere il capitale e ricercare un incremento dello stesso, attraverso una gestione prudente del capitale. In caso di decesso dell’assicurato, Reale Mutua garantisce un importo pari almeno al capitale iniziale, e la polizza è estremamente semplice in quanto non sono prevista opzionalità.

Scatta l’autoriciclaggio per la polizza assicurativa accesa dall’amministratore della società con il denaro frutto di appropriazione indebita. E ciò perché il contratto sottoscritto con la compagnia garantisce un rendimento al titolare. Non conta che l’operazione sia tracciabile: affidare il denaro al gestore per l’acquisto di prodotti finanziari imprime un’altra destinazione alla somma e dunque ostacola l’individuazione della provenienza da reato. È decisivo che come beneficiario della polizza sia indicato il coniuge in caso di morte del titolare: la circostanza esclude la non punibilità per uso o godimento solo personale. Così la Corte di cassazione penale, sez. seconda, nella sentenza n. 9923 del 08/03/2024.
L’«inverno demografico» dell’Italia (la lunga stagione in cui le nascite sono in calo e aumentano gli over65, ad oggi pari quasi al 24% su una popolazione di poco più di 59 milioni di abitanti) sta «gelando» le prospettive di sostenibilità dei sistemi pensionistici: per ciò che concerne l’Inps, in particolare, secondo l’analisi del commissario straordinario Micaela Gelera, da un lato la spesa «è stata fino ad ora governata», però, adesso, con la progressiva (e abbondante) andata in quiescenza dei «baby boomers» (la corposa coorte venuta alla luce tra il 1945 e il 1964, quando la Penisola viveva una fase di crescita economica dopo la seconda guerra mondiale), il costo «andrà sempre più ad aumentare».

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C’era una diagnosi da fare, linee guida da seguire, una vita che secondo la Procura si poteva salvare. Ma nel pronto soccorso di Lavagna la 18enne di Sestri Levante Camilla Canepa non trovò niente di tutto ciò: per questo cinque medici sono indagati. Gli inquirenti hanno chiuso l’inchiesta sulla morte della giovane, vaccinata nel maggio 2021 con AstraZeneca in uno degli “open day” promossi dalla Regione Liguria e autorizzati dall’allora Comitato tecnico scientifico. E poi stroncata dalla “Vitt”, la rarissima trombosi cerebrale associata a livelli di piastrine basse scatenata proprio dall’iniezione di preparati a base adenovirale (come appunto Astra-Zeneca e Johnson&Johnson).

La ricchezza si sta spostando e sta diventando sempre più femminile. Già oggi circa il 33% della ricchezza finanziaria mondiale è detenuta dalle donne su un totale di 255 mila miliardi, esclusi investimenti non finanziari come immobili, arte, gioielleria, auto d’epoca, vino. Negli Usa la tendenza è netta: le stime indicano che 84mila miliardi di dollari verranno trasferiti alle generazioni più giovani nei prossimi vent’anni e di questi circa 30 mila miliardi saranno ereditati dalle donne solo nel prossimo decennio.
Generali Asset Management lancia la propria Academy sull’Intelligenza Artificiale nel settore finanziario in partnership con Qi4M, azienda nata nel 2017 attiva nell’analisi di dati finanziari tramite machine learning. Scopo dell’Academy è creare strutturalmente in Generali Am le competenze avanzate necessarie nel campo dell’Ia e dell’Apprendimento Automatico.

I disastri metereologici del 2023 ci hanno infatti insegnato che case e beni dovrebbero essere sempre protetti. Il territorio della Penisola è molto vulnerabile: l’80% degli immobili è a rischio medio-alto di terremoto o di dissesto idrogeologico e, nonostante ciò, solo il 5,3% dei proprietari di casa è munito di una polizza contro le calamità naturali, sisma e alluvioni. Ma a causa dell’inflazione galoppante e del meteo, particolarmente avverso nel 2023 (tra alluvioni e maltempo in Italia il conto dei danni assicurati si avvicina ai 4 miliardi), i costi per delle polizze pesano sempre più nel bilancio delle famiglie e delle imprese. Il cambiamento climatico in atto unito all’impennata inflazionistica, che ha coinvolto pezzi di ricambio e costi di riparazione (oltre all’onere dei risarcimenti), ha originato una tempesta perfetta per gli assicuratori (in Italia e in tutto il mondo) che si sono trovati a rivedere i propri listini prezzi per non perdere più di quanto incassato. Per esempio, nella sola Rc Auto nel 2022 le compagnie italiane hanno raccolto 12,5 miliardi di premi e hanno risarcito 13,6 miliardi di euro.
Un’attenta analisi dei propri bisogni previdenziali e di protezione potrebbe mettere in luce le scoperture da colmare, magari cominciando da quelle più importanti. Il pericolo maggiore per chi vuole risparmiare troppo sull’assicurazione è quello di accettare una diminuzione delle garanzie. E se si diminuiscono i massimali e si alzano franchigie e scoperti è ovvio che il conto da pagare scende, ma si rischia di avere un ombrello bucato. Lo ha dimostrato l’alluvione dell’Emilia Romagna con molte case e aziende non coperte da questo evento. Lo stesso vale per la copertura grandine per le auto che ha salvato il portafoglio di molti automobilisti la scorsa estate.