Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

logo_mf

Se le donne investissero allo stesso ritmo degli uomini, ossia con la stessa propensione, a livello globale ci sarebbero 3.220 miliardi di dollari di capitale aggiuntivo. Di cui 1.870 miliardi in investimenti sostenibili. Riparte da questi dati di Bny Mellon la nuova edizione del report «Women and investing» di Ubs. Obiettivo: indicare alle donne una strategia di investimento solida, tenendo conto che in media guadagnano meno degli uomini e hanno pensioni più basse.
Quasi 3 mila preordini per le auto volanti sostenute da Elon Musk. Alef Aeronautics, società finanziata dalla SpaceX del miliardario patron anche di Tesla nota per lo sviluppo e la realizzazione di veicoli futuristici a decollo verticale, ha comunicato ieri di aver raggiunto 2.850 preordini per la sua macchina volante a due posti, la Alef Model A.

Massimali minimi di garanzia delle polizze assicurative, nuovi obblighi di pubblicità e trasparenza in capo alle strutture e agli esercenti le professioni sanitarie, diritto di recesso dell’assicuratore, definizione delle procedure per l’utilizzo del fondo rischi e del fondo riserva sinistri. Sono queste alcune delle novità del decreto del Ministero delle imprese e made in Italy n. 232 del 15 dicembre 2023 in materia di istituzione di un regolamento recante i requisiti per le polizze assicurative per le strutture e gli esercenti la professione sanitaria. Il provvedimento, pubblicato sulla G.U. n. 51 del 1° marzo 2023, attua le disposizioni previste nell’articolo 6 comma 10 della legge 24/2017 (Legge Gelli-Bianco) in materia di obblighi assicurativi.
Un intervento atteso sette anni, che permette di compiere un deciso passo avanti nell’attuazione della legge Gelli-Bianco che permetterà di garantire maggiori certezze a favore dei professionisti sanitari. Ma, anche, un testo arrivato troppo tardi, con i massimali che si attendevano più alti. Sono le prime reazioni al decreto sui requisiti minimi delle polizze assicurative per le strutture sanitarie e per gli esercenti le professioni sanitarie (decreto 15 dicembre 2023 n. 232), pubblicato in Gazzetta ufficiale dopo sette anni dalla legge che lo richiedeva, ovvero la ormai famosa legge Gelli-Bianco sulla riforma della responsabilità medica (legge 24/2017). Lo stesso Federico Gelli, padrino della riforma e attualmente direttore sanità, welfare e coesione sociale della regione Toscana, ha avuto modo di commentare la pubblicazione del decreto: «un tassello essenziale per dare piena attuazione alla legge 24/2017»
A sostenerlo è l’a.d. di Generali, Philippe Donnet, secondo il quale il testo attuale «mette a rischio la best practice internazionalmente riconosciuta» della lista del board per i rinnovi del cda. «L’obiettivo iniziale del ddl capitali era quello di spingere le pmi a quotarsi in borsa in Italia e non all’estero», ha ricordato Donnet. Il problema è venuto a galla durante la discussione parlamentare, quando «sono emerse delle norme che potrebbero avere effetto contrario». Nell’articolo 12, in particolare, «c’è un provvedimento che dà enorme importanza alle minoranze: un piccolo azionista con una quota irrilevante corre il rischio di ottenere il 20% dei posti nel consiglio di amministrazione, il che potrebbe danneggiare la qualità della governance».
Patente sospesa per chi usa il cellulare alla guida, ma l’aumento delle multe è contenuto rispetto al ddl di riforma del codice della strada approvato dal Governo. Ridotti, sia pur di poco, i limiti per i neopatentati: potranno condurre auto di media cilindrata ma non le supercar. Stop alle multe seriali dei velox: basta pagare la sanzione massima aumentata di un terzo per più infrazioni commesse nel giro di un’ora sullo stesso tratto stradale. In autostrada sì a motorini di cilindrata almeno 120, ma solo se in sella c’è un maggiorenne. Tetto agli interessi sulle multe: maggiorazione fino al 60% della sanzione. Oggi alla Camera inizia il voto degli emendamenti al ddl, ma sono già 72 le modifiche apportate in 4 mesi al testo originario in commissione Trasporti. Il ddl prevede pene più severe per chi guida sotto effetto di droga o alcol, l’obbligo di casco, targa più assicurazione per i monopattini e tolleranza zero per chi abbandona gli animali per strada.
Indetraibilità delle spese sanitarie pagate, nell’anno successivo al decesso, da un fondo di assistenza sanitaria integrativa direttamente ad una struttura sanitaria in relazione ad una fattura intestata al de cuius, a fronte di prestazioni sanitarie allo stesso rese. Questo è ciò che è stato chiarito nella risposta 43/2024. In particolare, l’istante, l’erede, ritiene che le spese sanitarie debbano essere portate in detrazione nell’anno di emissione della fattura, e non in quello in cui è avvenuto il pagamento da parte del Fondo e, pertanto, che le stesse siano da indicare nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno di imposta presentata dagli eredi per conto del de cuius
L’impatto delle morti bianche sul tessuto economico e sociale del Paese è
stato discusso nel corso del Cnpr forum “Salute e sicurezza sul lavoro: azioni urgenti per un futuro senza pericoli” promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili. A seguito delle ispezioni l’Inail ha riscontrato nello stesso anno un livello di
irregolarità del 76,48 % che sale all’85% negli ambiti legati al Superbonus
Conto salato a carico di chi aggredisce dirigenti, docenti e personale Ata: al risarcimento del danno si aggiunge la riparazione pecuniaria a favore della scuola. Il giudice deve sempre ordinare il pagamento e deve comunque subordinare al pagamento stesso il beneficio della sospensione condizionale. Così l’emendamento governativo al ddl
924-bis, all’esame del Senato, recante disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti. Oggi riprendono i lavori della VII Commissione e sempre oggi scadono i termini per i subemendamenti alla proposta del governo

Repubblica_logo

«Il Ddl Capitali era stato presentato come uno strumento per spingere le imprese a quotarsi in Italia, ma nei fatti rischia di generare l’effetto opposto». Philippe Donnet, ad di Generali, ha un opinione chiara sul provvedimento del governo in materia di mercati.
Guardare alle migliori esperienze europee per invertire il trend della denatalità. Puntare sulla sanità di prossimità, per aiutare un Paese che invecchia. Creare lavoro buono e ben pagato, che permetta di creare anche una pensione di riserva, grazie alla previdenza integrativa. Linee di azione suggerite dagli esperti ospiti della festa per i 40 anni di Affari&Finanza , celebrata ieri alla Bocconi. Carlo Cimbri, presidente di Unipol, pensa che sia «molto difficile farsi una pensione integrativa se si guadagnano 1.500 euro al mese ». La ricetta: «Produrre di più e pagare di più chi produce». Valentino Confalone, ad di Novartis Italia ricorda poi che la «grande sfida del futuro» in un Paese che invecchia è «gestire le patologie croniche ». Quindi, «più sanità territoriale, più ospedali di comunità e medici di base» e anche «nuovi percorsi di cura per i pazienti». Per non lasciare sole le famiglie.

Per Generali un approccio “filosofico” simile a quello degli altri grandi gruppi assicurativi, a partire da Axa che per il futuro ha previsto «un rapporto di distribuzione totale pari al 75% degli utili», di cui il 60% tramite dividendi e il 15% tramite buy back. Non si sa ancora quali saranno i numeri del prossimo piano Leone ma ieri il ceo Philippe Donnet, alla celebrazione dei 40 anni di Affari&Finanza, ha fatto intendere che la generazione di cassa ha raggiunto livelli di certezza tali da consentire di potere programmare annualmente piani di riacquisto di azioni proprie.
Ha visto finalmente la luce, dopo sette anni di faticosa gestazione, il decreto “assicurativo” che disciplina nel dettaglio gli obblighi di copertura del rischio clinico previsti dalla legge Gelli (la 20/2017). Il decreto disciplina anche le regole di funzionamento e le condizioni minime di operatività delle «analoghe misure» di assunzione diretta del rischio da parte delle strutture sanitarie che, anziché stipulare polizze, abbiano scelto la via della autoritenzione del rischio (cioè dell’autoassicurazione). Il Dm entrerà in vigore il 16 marzo e lascia aperto qualche dubbio sul regime transitorio (si veda anche la scheda sulla destra). Ma inserisce un fondamentale tassello mancante alla piena attuazione della legge 24: la previsione dell’obbligo di copertura del rischio sanitario assume una duplice valenza protettiva, mirando a tutelare tanto la serenità degli operatori del settore quanto la sicurezza dei pazienti e dei loro eventuali diritti risarcitori, garantiti dalla presenza di una tasca capiente a cui rivolgere le proprie richieste.
Il sistema tariffario previsto dal Dm 232/2023 per le polizze sulla responsabilità sanitaria segue la formula del bonus malus, quindi analoga a quella degli incidenti stradali. Una scelta del legislatore ritenuta da più voci poco calzante a sinistri che invece possono essere denunciati a distanza di anni dal fatto generatore di responsabilità (e quindi possono non riflettere in termini attuali la propensione al rischio del professionista o della struttura assicurata).