Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Se il 49% di PagoPa va a Poste Italiane, come previsto dal decreto legge su Pnrr, a rischio non ci sarebbe solo la concorrenza nei pagamenti ma anche di servizi assicurativi e utilities, visto che il gruppo, già leader nelle polizze, da circa un anno ha iniziato a vendere servizi di luce e gas. A sostenerlo sono le banche rappresentate dall’Abi che hanno depositato alla Commissione Bilancio della Camera la loro posizione sul decreto legge che, tra le altre cose, prevede che la piattaforma PagoPa per i pagamenti della Pubblica amministrazione, controllata al 100% dal ministero dell’Economia, passi all’Istituto Poligrafico e Zecca delle Stato, che ne deterrà almeno il 51%, con la quota restante al gruppo postale guidato da Matteo Del Fante. Un’operazione che «presenta criticità perché potrebbe configurare un controllo congiunto del nuovo PagoPA da parte di Poligrafico e Poste», sostengono le banche aggiungendo che potrebbe esserci «rilevante alterazione dell’equilibrio competitivo tra PostePay/LISPay/ Poste Italiane rispetto agli altri prestatori di servizi di pagamento aderenti alla piattaforma».
L’art. 14 della legge 5 marzo 2024, n. 21 (nata dal ddl Capitali, approvato il 27 febbraio 2024), riforma parzialmente la disciplina della maggiorazione del voto (art. 127-quinquies Tuf): le società con azioni quotate su mercati regolamentati potranno prevedere nel proprio statuto, in aggiunta alla maggiorazione del voto ordinaria (che attribuisce fino a un massimo di due voti per azione, conseguibile dal richiedente dopo un periodo di possesso continuato non inferiore a 24 mesi), la possibilità per gli azionisti che abbiano già maturato la maggiorazione ordinaria di incrementare tale maggiorazione con un rapporto di un voto ogni 12 mesi di possesso continuativo ulteriore, fino a un massimo di 10 voti per azione. Per gli azionisti che hanno già maturato la maggiorazione ordinaria, la maturazione del periodo di possesso ulteriore decorrerà dalla data di iscrizione della relativa delibera di modificazione dello statuto.
Dopo un 2023 record, sostenuto anche dall’impennata dei tassi di interesse, Banca Mediolanum alza ancora l’asticella. «L’anno scorso abbiamo fatto quattro miliardi di raccolta netta gestita e adesso contiamo di fare ancora di più». L’appuntamento annuale con la rete è l’occasione per presentare nuovi prodotti e, perché no, aggiornare gli obiettivi di crescita dell’istituto, rigorosamente in ottica stand alone. L’ad Massimo Doris è convinto di poter registrare numeri in crescita anche alla voce margine di interesse, in controtendenza rispetto a un settore bancario che per il 2024 si attende un dato flat o in leggero calo.

Stretta sulla patente con il nuovo codice della strada: è previsto oggi alla Camera il voto finale sul ddl che poi passerà al Senato. Ogni positività a qualunque tipo di droga, infatti, diventa reato senza che sia più necessario provare il nesso causale fra l’assunzione della sostanza da parte del conducente e la guida del veicolo in stato di alterazione, che oggi è richiesto dalla consolidata giurisprudenza della Cassazione. E per chi comunque non è “un virtuoso” al volante arriva la sospensione breve del permesso di condurre: stop da sette giorni fino a venti per l’uso dei telefonini alla guida o per chi va contromano se si hanno meno di venti punti sulla patente.
Zero contributi sulla badante. L’assunzione di domestici con mansioni di assistente ad anziani di almeno 80 anni e titolari d’indennità di accompagnamento, infatti, non paga contributi Inps per 24 mesi e nel limite massimo di 3.000 euro annui (750 euro a trimestre). Lo ricorda, tra l’altro, l’ispettorato nazionale del lavoro nella nota prot. n. 521 del 13 marzo 2024, illustrando le novità del decreto legge n. 19 del 2 marzo 2024. Un esempio. Per una badante assunta a 40 ore settimanali si risparmieranno 436,80 euro a trimestre. Incentivi al lavoro domestico. La novità è prevista all’art. 29, comma 15-18, del dl n. 19/2024, con la finalità di promuovere il miglioramento del livello qualitativo e quantitativo delle prestazioni di lavoro, di cura e di assistenza in favore delle persone anziane non autosufficienti e di favorire la regolarizzazione del lavoro di cura prestato al domicilio della persona non autosufficiente.
Ai fini della presentazione delle domande si applicano le stesse regole vigenti della passata edizione dell’anno 2023. Lo precisa l’Inps, tra l’altro, nel messaggio n. 1107 del 14 marzo 2024. Quota 103. È una forma di prepensionamento, introdotta in via sperimentale per l’anno 2023 e prorogata al corrente anno 2024 quale fotocopia, modificata, di quota 100 e quota 102 degli anni passati. Quota 103, nell’anno 2024, consente ai lavoratori iscritti all’Inps, inclusi quelli della gestione separata, di mettersi a riposo a chi matura l’età di almeno 62 anni e un’anzianità di contributi di almeno 41 anni (62 + 41 = 103). Chi vi fa ricorso ottiene tutta la pensione calcolata solo con la regola contributiva.
Chiarimenti delle Entrate sulle recenti novità fiscali in materia di welfare aziendale e premi di produttività. Questo quanto emerge dalla recente circolare 5/2024. Come noto, la legge di bilancio 2024 (art. 1, commi 16 e 17, l.n. 213/2023) ha apportato due distinte modifiche per il solo 2024.
È il mercato, alla fine, che ha affondato il business assurdo, opaco, ideologico dell’auto elettrica. Si parla di mercato per dire conti, rapporto costo benefici, praticità, in soldoni una tecnologia ha successo se fa il bene di chi la usa; se non fa che affliggerlo e complicargli la vita, tu puoi trapanargli la testa con la pubblicità ideologica, coi ricatti della Ue, ma la gente quella tecnologia non la comprerà mai. Perché non le conviene o, ancora peggio, perché non se la può permettere.

Oltre 9,6 milioni di iscritti, per un totale di 10,7 milioni di adesioni, e risorse per le prestazioni a quota 222,6 miliardi, Casse di previdenza dei professionisti comprese, in crescita dell’8,2%. Il 2023 della previdenza integrativa ha segnato l’inversione di tendenza dopo la frenata del 2022, innescata dalle fibrillazioni dei mercati finanziari e dagli strascichi dell’emergenza-Covid. Dall’ultimo monitoraggio della Covip, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, emerge che le adesioni sono aumentate del 4%, i contributi incassati da fondi negoziali e aperti e dai Pip (Piani individuali pensionistici) del 5,7%. E che i rendimenti si sono rivelati in tutti i casi superiori alla rivalutazione del Tfr.
Nelle nuove pratiche di welfare aziendale dedicato alle famiglie, si parla dunque un po’ meno di maternità e un po’ più di genitorialità, dedicando attenzioni particolari ai padri. E questo approccio fa bene anche alle aziende: con lavoratori e lavoratrici sempre più attenti al proprio benessere, nell’era delle grandi dimissioni, essere attrattivi per la nuova generazione di padri che si sta dimostrando sempre più presente nella vita familiare e sempre più capace di riconoscersi in un ruolo di parità con le proprie compagne, è senz’altro una carta vincente per le organizzazioni.
In teoria c’è ancora una settimana di tempo. Ma con ogni probabilità la nuova lista di maggioranza per il rinnovo del cda di Bper sarà approvata già nella serata di giovedì 21 marzo (con possibile comunicazione al mercato nella mattina di venerdì 22), a valle del consiglio di amministrazione di Unipol (primo socio di Bper con poco meno del 20%) convocato formalmente tra due giorni per l’approvazione ufficiale del bilancio del 2023.
Il danno da stress ricorre quando il datore non assicura al lavoratore il diritto al riposo, tutelato come previsione di rango costituzionale, e l’inadempimento eccede di gran lunga i limiti all’orario di lavoro previsti dalla legge e dai contratti collettivi. In applicazione di questi principi, il Tribunale di Padova (sentenza 171/2024 del 6 marzo) ha ritenuto che lo svolgimento di un orario di lavoro straordinario pari alla media di 8,15 ore su base settimanale, corrispondenti a 388,18 ore di straordinario all’anno, costituisca una lesione del diritto al riposo costituzionale e generi un danno risarcibile da stress. Era stato, infatti, superata la soglia massima dello straordinario esigibile su base annua, che la legge (articolo 5, Dlgs 66/2003) e il Ccnl applicato fissano a 250 ore.

Handelsblatt

 

L’autorità non ritiene che la fusione metta a rischio la concorrenza. Con la fusione, Gothaer e Barmenia vogliono diventare una delle dieci maggiori compagnie assicurative tedesche.