Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

- AI Act, il Parlamento europeo approva il regolamento sull’intelligenza artificiale. Ecco cosa cambia
Cometa (il fondo pensione per i dipendenti dell’industria metalmeccanica) festeggia l’avanzo della gestione amministrativa ripartendo 8 milioni di euro in parti uguali tra tutti gli iscritti. Un risultato importante per il fondo pensionistico presieduto da Riccardo Realfonzo (il più grande in Italia con un patrimonio di 14 miliardi e 480 mila iscritti) che è stato raggiunto, si legge in una nota, «grazie alla continua tensione per l’abbattimento dei costi e la piena efficienza di gestione».

Omicidio colposo. Sono condannati i dirigenti comunali per l’incidente al centauro, morto dopo essere caduto sulla buca lungo il manto d’asfalto. Pesa il mancato intervento del responsabile della manutenzione e dell’addetto alla mobilità: il «cronico, grave dissesto» delle strade nel rione risulta segnalato più volte al Comune – sindaco e assessore compresi – da un comitato di quartiere. I dirigenti del settore sono titolari di una posizione di garanzia per la tutela dell’incolumità personale rispetto agli utenti della strada: si configurano l’imprudenza, l’imperizia e la negligenza che integrano la violazione dell’articolo 2051 Cc (perché l’ente locale è custode della strada) e dell’articolo 14, co. 1, Cds. Così la Cassazione penale, sez. IV, sentenza 9896 dell’8/3/2024.
Quante volte si è sentito dire della separazione delle casse della previdenza e assistenza come soluzione al problema pensioni? L’hanno tirata fuori dal cappello in tanti: politici, sindacalisti e alti dirigenti statali. Una questione che ha a che fare con una decisione che sta togliendo il sonno al ministro dell’Economia, alle prese con il varo degli “850 euro” per l’assistenza domiciliare agli anziani indigenti. Provvedimento confermato nel comunicato dell’ultimo Consiglio dei ministri, ma che Giorgetti tiene ancora sospeso per farne oggetto generale di ponderata riflessione.

Le cifre e i numeri di Poste illustrati a Montecitorio anticipano l’impianto del piano strategico 2024-2028, sul quale l’amministratore delegato Matteo Del Fante alzerà il velo mercoledì prossimo. Nel frattempo, l’audizione alla Camera è l’occasione per fissare alcuni punti chiave destinati ad emergere proprio dal piano industriale. Su quel progetto di sviluppo dell’azienda si fonda, del resto, il successo della privatizzazione di una seconda tranche di Poste. Nel merito, Del Fante spiega: «La decisione di vendere è una prerogativa dell’azionista e non del management. Il piano non parla di privatizzazioni o seconde quote, ma è il piano dell’azienda a prescindere». I punti fermi sono quelli illustrati ieri. «Da quando si è insediato questo consiglio di amministrazione, nel 2017, la nostra presenza sul territorio è rimasta intatta. Abbiamo ancora 13mila uffici — ricorda l’ad — nell’ultimo anno abbiamo consegnato 256 milioni di pacchi, attraverso una flotta di 30 mila mezzi. Abbiamo 30 milioni di carte di pagamento emesse e gestiamo risparmi degli italiani per 580 miliardi. Nel settore assicurativo, nel 2023, abbiamo raccolto 18 miliardi lordi. Siamo i primi identity provider nell’ambito di Spid».
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