BROKER

Autore: Fausto Panzeri
ASSINEWS 361 – Marzo 2024

I top 100 per i ricavi. La crescita dei broker supera quella del mercato. Stabili le prime tre posizioni. Si affacciano nuovi protagonisti.

Da diversi anni ASSINEWS analizza i risultati delle società di brokeraggio sottolineandone le evoluzioni e cercando di individuare i trend che potrebbero influenzare il futuro delle aziende del settore.

Ci troviamo, quindi, a esaminare i risultati del 2022, ricordando che la nostra fonte di informazioni è la società Plimsoll, fondata nel 1987 con un focus particolare sul settore agroalimentare.

Negli anni successivi, la stessa, ha allargato le proprie indagini, realizzando molteplici studi settoriali e in taluni casi definiti su specifiche aree geografiche, quali Regno Unito, Francia, Italia e Spagna. Per realizzare i propri studi e analisi Plimsoll attinge a database nazionali e internazionali e, grazie al continuo dialogo con i propri clienti, aggiorna le analisi in tempo reale.

Per le proprie ricerche, la società si avvale esclusivamente di dati ufficiali (bilanci, visure e fonti pubbliche). Per quanto riguarda l’andamento delle vendite da parte dei broker italiani nel corso del 2022 esporremo la classifica delle prime 100 società censite da Plimsoll. Effettueremo, inoltre, degli inserimenti di talune società, che, a causa di mancate individuazioni presso la Camera di Commercio o per altre motivazioni, non comparissero nella classifica redatta da Plimsoll.

Abbiamo rilevato, in rari casi, che il mancato inserimento di talune aziende è dovuto a involontari errori determinati dall’estrazione dei dati della Camera di Commercio.

In tali ipotesi ci scusiamo fin d’ora con i soggetti eventualmente interessati, rendendoci ovviamente disponibili a effettuare le dovute correzioni, se ci verrà fornita la documentazione ufficiale necessaria per effettuarle.

Ma come si posizionano i broker, tra i vari canali di vendita, per quanto riguarda l’incremento dei ricavi nel 2022 rispetto all’anno precedente? La risposta merita un approfondimento, poiché da una prima lettura, come indicato nella tabella sottostante, l’incremento effettivo calcolato da Plimsoll, e riferito a 711 società, è stato del 6,69%. Questo incremento va raffrontato con il 4,6%, realizzato dalla raccolta nazionale dei premi del lavoro diretto nei rami danni e, pertanto, consente ai broker un aumento della propria quota di mercato.

Effettivamente questa quota di mercato, che l’ANIA stimava nel 32,3% nel 2021, si è attestata al 32,7% nel 2022. Bisogna, però, sottolineare che l’incremento realizzato dalle società prese in esame da Plimsoll appare ben differenziato se riferito a 4 fasce dimensionali.

Queste 4 fasce sono state suddivise calcolando un numero di imprese pari al 25% di quelle censite e fanno sì che le aziende indicate siano 178 per ogni fascia.

La prima fascia, nella quale le aziende prese in esame hanno superato 1.300.000 euro di ricavi, l’incremento è stato del 12,02%, mentre nella seconda (da 0,500 milioni a 1,3 milioni) l’incremento è stato del 6,86% e nella terza (da 0,500milioni a 0,300 milioni) si è attestato all’8,44%.

Per le aziende di taglia più ridotta, da 0 a 300mila euro, l’incremento è stato dell’1,61%.

Ciò significa che non è affatto vero che” piccolo è bello”, anzi da questi dati si evidenzia proprio il contrario, ovvero che l’incremento delle aziende di taglia mediogrande è stato circa il doppio di quello delle altre. Ci sembra comunque più rilevante, per una maggiore comprensione dei dati, suddividere tutte le aziende che compaiono nella classifica di Plimsoll in 5 fasce dimensionali.

Nella prima fascia abbiamo indicato le società che hanno realizzato ricavi superiori ai 10 milioni annui e che possono, pertanto, essere definiti “grandi”.

Queste società sono 30 e quindi in lieve aumento rispetto all’anno precedente, e rappresentano una quota di mercato del 3,5%. Nella seconda fascia abbiamo identificato le aziende medio-grandi, il cui fatturato si attesta tra i 3 milioni e i 10 milioni. Queste aziende sono 57 e rappresentano il 6,7% dell’intero mercato.

Passando alla terza fascia possiamo riscontrare che le aziende da 1 milione a 3 milioni di ricavi rappresentano il 16,5%, mentre le aziende inferiori ai 500 milioni rappresentano il 55,4%. Ci sembra, inoltre, opportuno rilevare che tra le aziende di piccole dimensioni ne troviamo ben 227 che mostrano ricavi inferiori a 200mila euro annui.

Una parte di queste aziende appare già in liquidazioni, ma ci sembra evidente che è del tutto improprio parlare di “aziende” trovandoci di fronte, il più delle volte, a società individuali o familiari che svolgono un’attività di tipo artigianale.

Come già detto altre volte, sia ben chiaro che non intendiamo dare per scontato che a una maggiore dimensione corrisponda una analoga più elevata professionalità, poiché ben sappiamo che molte società di taglia media e anche medio-piccola sono rappresentate da professionisti di comprovata competenza e serietà.

Passiamo ora all’esame delle 100 imprese leader di mercato per quanto riguarda i loro ricavi nel 2022. Abbiamo indicato con un asterisco le società Assiteca SpA, che occupa la quarta posizione, e Acrisure Italia SpA, che si colloca al quattordicesimo posto, poiché nella classifica, redatta da Plimsoll a ottobre 2023, queste due importanti aziende di brokeraggio non erano indicate.

Per quanto riguarda Assiteca, il cui bilancio si è chiuso al 30 settembre 2022, i dati sono stati rilevati dalla scheda redatta da Plimsoll, mentre per Acrisure Italia abbiamo effettuato una visura camerale. Entrambe le società sono possedute da importanti broker internazionali, ma erano state create da professionisti italiani di alta competenza e animanti da un forte spirito imprenditoriale.

Assiteca è stata fondata nel 1982 da Luciano Lucca, che ha iniziato la sua carriera presso la Toro Assicurazioni (1966) e successivamente ha fondato la società Verconsult, per poi rivestire posizioni apicali nella GPA SpA. Dopo aver fornito un grande impulso allo sviluppo di Assiteca, che alla chiusura dell’esercizio 2021 compariva come il primo broker italiano, Luciano Lucca ha ceduto a Howden Group Holding l’86,95% di Assiteca.

Contestualmente a questo acquisto Howden ha promosso un’OPA obbligatoria per l’acquisto per il residuo 13,05% delle azioni al fine di provvedere al delisting dell’Assiteca dal mercato Euronext Growth Milan. Howden al momento dell’acquisto era uno dei più grandi gruppi internazionali nella mediazione assicurativa con sede nel Regno Unito.

La società operava in 45 paesi in Europa, area Asia-Pacifico, Medio Oriente, Africa, Stati Uniti e America Latina. I ricavi erano pari a 1,4 miliardi di sterline, gestiti da 10.500 dipendenti. Al termine dell’operazione Luciano Lucca ha mantenuto la carica di Presidente di Assiteca, che nel corso del 2023 ha assunto il nome di Howden Assiteca.

Ricordiamo altresì che attualmente il Gruppo Howden è costituito dalle seguenti società: Howden Assiteca, Howden Italia, Howden Assiteca Agricoltura, Andrea Scagliarini, Artigian Broker, Howden Vicenza, Howden Assimovie e Howden Treviso.

Il Gruppo Howden ha comunicato che alla data di chiusura dell’ultimo bilancio (30/09/2023) i ricavi complessivi ammontavano a 125,576 milioni di euro. Per quanto riguarda Acrisure Italia SpA ricordiamo che l’operazione nasce nell’aprile del 2021, quando Acrisure, uno dei big del brokeraggio assicurativo internazionale, aveva acquisito la Double S Insurance Broker.

La società con sede a Sassari, fondata da Stefano Sardara, un brillante imprenditore sassarese operante nel settore assicurativo, il quale è noto altresì per aver portato a successi, anche internazionali, nella pallacanestro la Dinamo Sassari.

Il 3 marzo del 2023 Double S ha assunto la denominazione di Acrisure Italia SpA che, nel 2022 ha occupato la quattordicesima posizione nel ranking delle vendite nel mercato italiano, avendo realizzato un fatturato di 21,458 milioni, con un incremento del 38,24% rispetto all’anno precedente.

Esaminando la classifica delle 100 società leader del mercato italiano per i ricavi nel 2022, troviamo delle conferme rispetto al passato, ma anche delle novità per quanto riguarda la crescita in ambiti commerciali diversi da quelli tradizionali del mercato del brokeraggio assicurativo.

Il podio del ranking, da diversi anni, è detenuto da AON e Marsh che, peraltro, confermano la loro leadership anche a livello mondiale. Al terzo posto, anche nel 2022, si è confermata Facile.it, che in larga prevalenza opera nel settore auto svolgendo la funzione più caratteristica di “comparatore” rispetto a quella più tradizionale del brokeraggio.

Segnaliamo che l’aumento medio delle prime 100 imprese è stato lievemente superiore al 10% circa e, pertanto, AON (+15,4) si attesta a livelli superiori, mentre Marsh appare in linea con questa percentuale media e Facile.it realizza il +7,9%. Giova, però, sottolineare che lo sviluppo dei rami danni non auto, a livello nazionale è stato dell’8,5%, mentre per i rami auto è stato addirittura negativo.

Osservando le prime 20 posizioni della classifica possiamo rilevare che la maggior parte delle società hanno registrato incrementi superiori alla media e più in particolare MAG SpA (+20,9%), Cambiaso Risso Marine SpA (+26,7%), Mansutti SpA (+19,7%) e PL Ferrari & Co. Srl (+17%). Brillante conferma anche per Assigeco Srl (+23,7%), CR International (+17%), Inser SpA (+21,7%) e GBSapri SpA (+15%). Anche Cercassicurazione Srl, con il suo 15,4% supera la media delle top 100, ma ci pare doveroso segnalare il notevole sviluppo di Firstance Srl (+34,4%) e di Vitanuova SpA, che realizza una performance eccezionale registrando un incremento nei ricavi del 57,4%.

Queste importanti realtà del brokeraggio italiano hanno scalato, in tempi rapidissimi, le classifiche del settore operando in larga prevalenza nel settore vita e in quello per la protezione delle famiglie.

Firstance è una società milanese, costituita con il nome di First Advisory a Milano, che ha introdotto un nuovo modello distributivo basato sulla co-distribuzione orizzontale.

Firstance è autorizzata a operare in molti paesi stranieri e ha una partnership con più di 25 compagnie assicurative posizionate in Italia, Lussemburgo, Irlanda e Liechtenstein. Collabora, inoltre, con le principali banche italiane ed estere.

Vitanuova SpA è un broker di assicurazioni fondato a Verona nel 2015 che, nel breve volgere di 8 anni, ha creato rapporti di lavoro con quasi 800 consulenti professionali presenti in Italia e specializzati nella consulenza e distribuzione assicurativa negli ambiti del risparmio, della previdenza e della protezione.

Vitanuova, inoltre, ha acquisito la Insurtech Axieme cercando di innovare profondamente il paradigma dei broker assicurativi. Con questa operazione, infatti, si prefigge l’obiettivo di unire la tecnologia e la digitalizzazione tipica di Axieme con la capillarità e la presenza fisica sul territorio di Vitanuova che opera in più di 120 uffici.

È evidente che questo approccio innovativo nel settore della Previdenza e del Risparmio ha consentito ai fondatori di queste 2 società di brokeraggio un successo davvero eccezionale, ribaltando quelle convinzioni, ingiustamente radicate, in forza delle quali questi settori parevano di esclusiva pertinenza di compagnie di assicurazioni, banche e promotori finanziari.

Ricordiamo, per concludere, che stanno proseguendo i tentativi di acquisire le poche società di media taglia controllate da parte di operatori internazionali sempre più intenzionati a entrare nel mercato italiano.

Bisognerà amare davvero il proprio lavoro e la propria autonomia professionale per resistere al canto di queste sirene.


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