CONTESTI OPERATIVI E RESPONSABILITÀ SANITARIA

a cura di M. Cadamuro Morgante*, G. Pavan**, S. Muhameti***, G. Canal****
ASSINEWS 361 – Marzo 2024

Il Fatto
In un ospedale di rete (c.d. spoke) un piccolo gruppo di pazienti ricoverati in unità operativa di psichiatria veniva accompagnato da un infermiere – che si prendeva cura di loro – a prendere il caffè all’interno del bar dello stesso ospedale.

Il percorso terapeutico adottato nella struttura prevede che, tra le iniziative volte a facilitare il reinserimento sociale degli ospiti della unità operativa di psichiatria, vi sia anche un momento durante la giornata dedicato alla pausa caffè che viene consumato al bar dell’ospedale.
Questa iniziativa è stata gradita dagli ospiti, tanto è vero che ha convinto i medici psichiatri a farne una prassi consolidata durante il ricovero.

Tornando al fatto specifico, una operatrice socio sanitaria (OSS) raggiungeva il gruppetto di pazienti al bar accompagnando un altro paziente, che affidava allo stesso infermiere prima di ritornarsene in unità operativa di psichiatria. Al rientro in reparto, l’infermiere veniva distolto dal controllare che tutti gli ospiti degenti fossero presenti, a causa di un po’ di confusione generata dalla dimissione di una paziente e il conseguente commiato da essa e dai suoi familiari.

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