L’assicuratore britannico Beazley plc ha reso noto di aver chiuso l’esercizio 2022 con un utile netto in calo del 48% a 160,8 milioni di dollari ($ 308,7 milioni nel 2021, dovuto principalmente alle perdite da investimento.

Beazley ha sottolineato come il picco dei prezzi dell’energia e l’aumento dell’inflazione abbiano indotto le banche centrali ad aumentare i tassi di interesse, mettendo in difficoltà il portafoglio a reddito fisso, con una perdita da investimento di 179,7 milioni di dollari.

I premi lordi emessi sono aumentati del 14% a 5,3 miliardi di dollari e il combined ratio è migliorato scendendo all’89% rispetto al 93% dell’anno precedente. Il Ceo Adrian Cox ha dichiarato: “Nonostante un ambiente geopolitico difficile e le perdite sugli investimenti mark-to-market, abbiamo ottenuto un utile ante imposte di 191 milioni di dollari. Il nostro portafoglio diversificato ci consente di ridistribuire il capitale nelle aree in cui vediamo le prospettive di crescita più interessanti. In questo senso, continueremo per ora a sfruttare le opportunità che stiamo vedendo nel mercato immobiliare, mentre proseguiamo nel nostro piano di crescita nel segmento cyber”.

Gli ottimi risultati del business del segmento assicurazioni cyber hanno infatti contribuito a sostenere i conti di Beazley in un anno complesso per il settore assicurativo compresso tra le conseguenze della guerra in Ucraina, la fiammata dell’inflazione e le calamità naturali come l’uragano Ian negli Stati Uniti.

I premi ascrivibili alla divisione cyber risk di Beazley sono saliti a 1,15 miliardi di dollari, in forte crescita rispetto agli 814,3 milioni di dollari del 2021.