La mobilità elettrica si sta evolvendo e con essa anche l’offerta assicurativa.

Secondo quanto emerge dallo studio “Move to the future: E-mobility on its way”, realizzato da IIA–Italian Insurtech Association e EY, in collaborazione con Ima Italia Assistance e FairConnect, le nuove tecnologie e l’incremento della smart mobility andranno indubbiamente a impattare il ramo RC auto. I player del settore infatti si trovano di fronte alla sfida di far evolvere i propri prodotti e le modalità di fruizione. I leader di mercato prevedono infatti perdite su questo ramo di business e i principali player si stanno già muovendo verso altre aree come, ad esempio, Health&Wellness.

Secondo lo studio, il 71% delle compagnie intervistate include già nella propria offerta prodotti assicurativi specifici per la e-mobility, mentre un ulteriore 23% ne sta valutando l’introduzione. A dominare il settore nei prossimi anni saranno – secondo lo studio – l’embedded insurance e la mobility-as-a-service, un servizio che, grazie a una piattaforma digitale, consente agli utenti di pianificare, prenotare e pagare diverse soluzioni di mobilità. Questi due prodotti sono visti come i più promettenti dal 71% del campione intervistato, ma soltanto il 41% e il 29% rispettivamente li includono attualmente all’interno della propria offerta, evidenziando la necessità di un intervento strategico per colmare questo gap e muoversi al passo della lenta ma ormai inesorabile avanzata dell’elettrico.

La grande maggioranza degli intervistati (88%) dichiara di aver già avviato delle collaborazioni a livello di ecosistema con altre categorie di player; spiccano in particolar modo: società automotive (65%), tech player e fornitori di dispositivi IoT (47%) e operatori di micro-mobilità (41%).

Il 76% degli intervistati include nella propria offerta prodotti legati alla micro-mobilità. In particolare, il 29% delle compagnie offre alla clientela dei prodotti ad hoc (per bici o monopattino), mentre il 47% include questa tipologia di protezione all’interno di una copertura più ampia dedicata alla ‘mobilità urbana’ nel suo complesso (RC auto standard o copertura capofamiglia). Un ulteriore 12% ha intenzione di sviluppare questa tipologia di prodotti in futuro, pur non avendoli ancora integrati nella propria offerta.

Secondo il 41% del campione, a dominare il mercato della mobilità sarà in particolar modo il trend del “pay-per-use”, modello fondato sul passaggio dall’ “ownership” all’”usership” del mezzo, in cui i costi sono basati sull’effettivo utilizzo del veicolo. Sull’andamento della raccolta media dei premi sull’RC Auto, il 41% degli intervistati ritiene che la raccolta non subirà particolari variazioni, mentre un altro 41% si aspetta un incremento nei prossimi anni dovuto alla spinta inflattiva e alla ripresa delle naturali abitudini di spostamento dopo la crisi pandemica, in maniera indipendente rispetto alla progressiva diffusione dell’elettrico.

Nel settore dell’assistenza stradale gli operatori hanno già dovuto evolvere rapidamente il loro modello operativo adattandosi alle specificità dell’intervento richieste dai veicoli elettrici: dal garantire la ricarica o il cambio batteria in loco, alla formazione di un ecosistema di competenze e fornitori di componentistica avanzata in grado di rispondere prontamente ai bisogni specifici e tecnologici delle auto elettriche, anche in caso di anomalie nel software.

La ricerca EY-IIA mette in evidenza anche la carenza di personale tecnico specializzato sui veicoli elettrici e la conseguente necessità di re-skill e up-skill degli operatori del settore assicurativo tramite sessioni di training e di formazione. Infine, dall’analisi emerge anche la necessità di ripensare il posizionamento per soddisfare i clienti più sensibili ai temi della sostenibilità, garantendo ad esempio auto sostitutive di tipo elettrico o veicoli di micro-mobilità che permettano all’assicurato di arrivare a destinazione con modalità sostenibili.