Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Ad oggi non c’è ancora un capofila dalle spalle larghe che possa creare une rete di sicurezza intorno ad Eurovita in un’operazione di sistema. Tra le big, da Generali e Unipol, passando per Intesa Sanpaolo Vita, come anticipato da MF-Milano Finanza, a prevale è, per ora, lo scetticismo verso un’operazione che, anche dopo il versamento a fondo perduto di 100 milioni da parte dell’azionista attuale Cinven dei giorni scorsi, necessita almeno di altri 300 milioni. E senza soluzioni, a fine mese, quando scadrà il mandato dell’amministratore temporaneo, Alessandro Santoliquido, la liquidazione coatta amministrativa potrebbe essere la strada segnata. Per ora resta solo un’eventualità, ma quali sono i rischi per gli assicurati? A oggi le perdite medie sarebbero inferiori al 10%. Ma ci vorrà tempo per recuperare i capitali investiti
La Bce ha appena comunicato all’istituto guidato da Giuseppe Castagna (+1,39% a 4,22 euro) il riconoscimento dello status di conglomerato finanziario, in linea con gli altri principali gruppi finanziari italiani ed europei che operano sia nel comparto bancario e dei servizi di investimento. La decisione accoglie la richiesta presentata dal Banco dopo il conseguimento del controllo totalitario sulle compagnie Banco Bpm Vita e Banco Bpm Assicurazioni (ex Bipiemme Vita e Bipiemme Assicurazioni), avvenuto nel luglio scorso e comporta l’adeguamento dell’attività di supervisione esercitata dalla stessa Vigilanza. La qualifica rappresenta un prerequisito per richiedere, sempre a Bce, l’autorizzazione ad applicare il Compromesso Danese che consente di ottenere uno sconto nel calcolo dei coefficienti patrimoniali consolidati. Per il Banco, sulla base della posizione a fine 2022, i potenziali benefici sono quantificabili in 51 punti base. Si tratterebbe insomma di una notizia positiva per il gruppo che proprio nei mesi scorsi ha rivisitato in profondità i propri business assicurativi.
L’ecopolitica sta diventando fattore centrale per gli scenari economici e finanziari perché il mutamento climatico ha crescenti impatti sistemici. Semplificando, al momento l’Ue ha una posizione secondo cui debba prevalere la decarbonizzazione sull’ecoadattamento. Ma c’è un problema: le crisi ambientali che si stanno moltiplicando richiedono ecoadattamenti urgenti e per la loro soluzione mitigante non possono aspettare una decarbonizzazione lenta verso fine secolo, e al momento solo europea, qualora il riscaldamento globale fosse veramente causato principalmente dai “gas serra”. Per esempio il processo di desertificazione di parte del territorio italiano sta prendendo evidenza in forma di siccità sempre più intense e prolungate da qualche anno, ma con impatto sempre più costoso dal 2021/22: calcoli aggiornati e combinati (danno + costo opportunità + problemi di riconversione) fanno ipotizzare una perdita di circa 10-12 miliardi per l’agroalimentare nel solo 2022 a fronte di una stima precedente sui 6 miliardi.
I servizi di consulenza a pagamento premiano la raccolta di Banca Generali, che a febbraio è stata positiva e pari a 442 milioni di euro, per un totale di 859 nel 2023. Nel mese c’è stato un boom dei conti amministrati, che hanno portato 996 milioni, grazie alle nuove emissioni e al riscontro dei servizi di advisory. Importanti al contempo i deflussi dai conti correnti: 418 milioni di riscatti a febbraio, 396 milioni da inizio anno. Nel mese la raccolta netta in consulenza evoluta è stata di 134 milioni, portando le relative masse a 7,7 miliardi. I flussi complessivi di servizi d’investimento derivanti da gestioni e consulenza a cui è abbinato il pagamento di una commissione sono stati invece di 203 milioni, quasi il doppio del febbraio 2022. Positive anche le soluzioni gestite: 122 milioni, per un totale di 175 da inizio anno, con una buona performance dei fondi comuni, 120 milioni. Aggiungendo anche i contenitori finanziari, il saldo del mese è stato positivo e pari a 185 milioni. Battuta d’arresto invece per l’assicurativo, con deflussi di 258 milioni (400 da inizio anno) per le polizze tradizionali.
L’Italia, grazie a ConTe, guida la crescita di Admiral in Europa. Nella Penisola il gruppo assicurativo inglese ha registrato nel 2022 una crescita dei premi del 7,5% e del 14% dei clienti, arrivando a 1 milione di assicurati. «Nel 2022 ConTe è riuscita a realizzare un utile di esercizio per il nono anno consecutivo», ha dichiarato Antonio Bagetta, ceo di ConTe aggiungendo che l’obiettivo principale è a crescita sostenibile.

Sconto fino a metà della pena all’omicida stradale se la vittima non indossava la cintura. L’attenuante speciale di cui al settimo comma dell’articolo 589 bis Cp, infatti, scatta quando il disvalore della condotta attribuita all’autore del reato si può ritenere minore perché l’evento morte risulta determinato anche da fattori concomitanti: il comportamento colposo della persona offesa, ad esempio, ma anche di terzi, così come concorrenti cause esterne. E nei fattori concomitanti rientra il mancato uso dei dispositivi di protezione, che pure sono prescritti dal codice della strada, se ha pesato sulla morte della vittima. Così la Cassazione con la sentenza 9464/23, pubblicata il 7 marzo dalla quarta sezione penale. Il ricorso dell’imputato è accolto contro le conclusioni del sostituto procuratore generale.
In dirittura d’arrivo una super-azione per la tutela dei consumatori in 68 materie, operativa dal 25 giugno 2023. È diversa dall’azione di classe, ma ci somiglia molto. La novità si chiama azione rappresentativa, si colloca nel codice del consumo e servirà alle associazioni dei consumatori per agire (anche senza mandato specifico) contro operatori commerciali, imprenditoriali, artigianali o professionali: si potranno ottenere misure inibitorie e compensative per la platea degli interessati che aderiranno. Sono le principali novità del decreto legislativo di recepimento della direttiva Ue 2020/1828, pronto per l’approvazione definitiva del consiglio dei ministri. Azione nuova. L’azione rappresentativa è una iniziativa per la tutela degli interessi collettivi dei consumatori promossa, nelle materie elencate in un nuovo allegato al codice del consumo (numerato II-septies). Legittimata ad agire è un’associazione rappresentativa dei consumatori, che ricorre per conto degli stessi (anche senza mandato ad hoc). L’obiettivo è avere un provvedimento inibitorio (cessazione o divieto di reiterazione della condotta, pubblicazione del provvedimento sui quotidiani, rettifiche) o un provvedimento compensativo per ciascun consumatore aderente (pagamento di una somma di denaro, riparazione, sostituzione, riduzione del prezzo, risoluzione del contratto o rimborso del prezzo pagato).
I dati sui pagamenti digitali in Italia nel 2022 dimostrano che quanto registrato nel 2021 non era solo un rimbalzo dopo il crollo dei consumi, ma che la crisi pandemica ha cambiato strutturalmente le abitudini dei consumatori, che trovano questi mezzi sempre più comodi, veloci e sicuri, portando il mercato a crescere a ritmi superiori rispetto a quelli pre-Covid.
Nei prossimi trent’anni, e senza ulteriori investimenti nella ricerca e nella prevenzione, il cancro costerà al mondo 25 mila miliardi di dollari. Cinque tipi di cancro rappresenteranno quasi la metà del peso economico della malattia. È quanto si sostiene in uno studio, pubblicato su Jama Oncology il mese scorso e citato da Nature, che ha realizzato un’analisi di 29 tumori in 204 paesi. Di questi, cinque tipi di cancro rappresenteranno la metà del costo totale di questa malattia per l’economia globale, pari a 25.200 miliardi di dollari internazionali tra il 2020 e il 2050. Secondo lo studio, il cancro a trachea, bronchi e polmoni sarà il più costoso, seguito dal cancro del colon e del retto, dal cancro al seno, dal cancro al fegato e dalla leucemia. Insieme, questi tumori costeranno all’incirca 12.000 miliardi di dollari nei prossimi trent’anni. A parte il costo diretto delle cure, le diagnosi di cancro, la principale causa di morte in tutto il mondo, colpiscono l’economia costringendo le persone ad abbandonare il proprio lavoro e a spendere i propri risparmi in cure.

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Via il riferimento ai figli ed età fissata a 59 anni per tutte. Il ministero del Lavoro torna alla carica su Opzione donna, l’anticipo pensionistico per le lavoratrici che l’ultima legge di Bilancio ha cambiato alzando l’età a 60 anni (ridotti fino a 58 anni per lavoratrici con almeno 2 figli) e limitandolo ad alcune categorie (caregiver, o invalide o licenziate o dipendenti di aziende in crisi). La ministra Marina Calderone dice: «Stiamo lavorando, abbiamo fatto più proiezioni che abbiamo mandato al Mef, sono in attesa». Ma al ministero dell’Economia viene ribadito che la questione non è all’ordine del giorno, visto il costo elevatissimo di un ampliamento. In mezzo i sindacati attaccano: «Aspettiamo una risposta da mesi, ci sono 20 mila persone bloccate».
  • Anima, raccolta a 383 milioni
A febbraio la raccolta netta di Anima è stata di 383 milioni, trainata dai premi ramo vita.
  • Banca Generali da inizio anno 859 milioni di nuove masse
Banca Generali ha realizzato una raccolta netta di 442 milioni di euro in febbraio, portando il totale da inizio anno a 859 milioni. Secondo l’ad Gian Maria Mossa (foto), è un «risultato solido in un mese caratterizzato da volatilità e prudenza».
  • Banco Bpm: è un conglomerato
La Bce ha comunicato al Gruppo Banco Bpm il riconoscimento dello status di conglomerato finanziario: opera come banca e assicurazione.