Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

La Commissione Europea affronterà, a breve, la riforma cosiddetta Retail Investment Strategy, Ris, in materia di remunerazione della distribuzione finanziaria che potrebbe portare all’inibizione delle commissioni legate al collocamento di prodotti, in favore di una remunerazione basata sul solo servizio di consulenza. Lo scopo di questa riforma è quello di tutelare maggiormente i consumatori. Perché se ne discute tanto? Il motivo sta nel fatto che il servizio di consulenza remunerato in sé, potrebbe divenire costoso ed inaccessibile alla gran parte dei risparmiatori, cosa già avvenuta nel Regno Unito dopo l’entrata in vigore di una normativa simile. Il rischio è che milioni di famiglie rimangano prive di un servizio di consulenza finanziaria, economica e patrimoniale essenziale per supportare la propria stabilità economica, con indubbi effetti sulla collettività.
Abalzare agli occhi è il 78% di commissione che Eurovita ha riconosciuto ai consulenti finanziari di Banca Fineco per distribuire la sua polizza unit linked «Advice unit». Ma il quadro che emerge dalla nuova analisi realizzata da MF-Milano Finanza sulle retrocessioni che le compagnie assicurative pagano a banche e reti per distribuire i loro prodotti, focalizzata questa volta su unit e polizze miste, mostra un piatto ancora più ricco rispetto all’indagine realizzata la scorsa settimana, che era stata incentrata sulle gestioni separate. Per queste ultime le commissioni medie retrocesse non raggiungevano infatti in media il 50%. Soglia abbondantemente superata nel caso di polizze miste (fondi e gestioni separate) e ancora di più per le unit linked pure, che investono esclusivamente in fondi interni o di altri gestori (come nel caso di Eurovita), e che danno decisamente maggiori soddisfazioni per i loro distributori. Ricchi guadagni finiti nel mirino dopo che a Bruxelles, la Commissione ha aperto il confronto sull’ipotesi di vietare le commissioni ai distributori (inducements) che collocano prodotti finanziari, come fondi comuni o appunto polizze. Una proposta che è stata avanzata dalla commissaria Ue per i servizi finanziari Mairead McGuinness, la quale vorrebbe replicare in altri mercati quanto avviene già in Paesi come Olanda o Regno Unito, sollevando un polverone.
Le fondazioni e le casse di previdenza sono stati gli attori principali di quell’operazione di sistema che nell’autunno scorso ha messo in sicurezza il Montepaschi. Grazie a un investimento da quasi 150 milioni questi soggetti hanno consentito alla banca di chiudere l’aumento di capitale da 2,5 miliardi con un livello contenuto di inoptato. Dopo l’uscita di Axa fondazioni e casse sono diventati i principali soci privati di Siena con una partecipazione superiore al 4%. La compagnia francese, partner storico di Siena nella bancassurance, ha infatti messo sul mercato quasi tutto il suo 7,9% al prezzo di 2,33 euro per azione, ovvero con uno sconto del 15,1% che ha fruttato una plusvalenza di quasi 39 milioni. In una nota Axa ha motivato la scelta con il desiderio «di non essere rappresentata nel cda in occasione della prossima assemblea di Mps e di non influenzare la più ampia strategia a lungo termine della banca».
La Svizzera e il Lussemburgo sono il cuore dell’espansione estera di Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking e continueranno a esserlo perché la campagna straniera della realtà guidata da Tommaso Corcos non è finita. A raccontarlo è lo stesso amministratore delegato intervistato da MF-Dow Jones a margine di un evento in Borsa Italiana. «Abbiamo registrato una crescita in termini di masse: a giugno 2020 all’estero gestivamo 5 mld e oggi ci avviciniamo ai 50 mld, con due significativi investimenti. Il primo in Svizzera grazie alla partnership con Reyl, di cui deteniamo il 69%», ha ricordato. Questa operazione «ci dà la possibilità di crescere strategicamente in un mercato fondamentale per il private banking. Con Reyl Intesa Sanpaolo, poi, abbiamo comprato il 40% di 1875 Finance, importante asset manager svizzero, con oltre 13 mld di masse; un forte segnale di attenzione verso il mercato elvetico, che ha apprezzato questo investimento. Inoltre, sempre in Svizzera, nel maggio del 2022 abbiamo lanciato Alpian, una piattaforma di digital wealth management, dedicata ai risparmiatori e trader che vogliono investire sui mercati finanziari da remoto e con un’esperienza pienamente digitale. L’iniziativa è stata avviata con la modalità tipica delle start up, con una serie di round di investimento», ha confidato
Nel quarto trimestre del 2022 il prodotto interno lordo dell’Italia è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente ed è cresciuto dell’1,4% rispetto al quarto trimestre del 2021. Lo ha comunicato venerdì 3 l’Istat che ha rivisto al ribasso la stima diffusa il 31 gennaio di una crescita tendenziale dell’1,7% nel quarto trimestre dello scorso anno. Rispetto al trimestre precedente, tra i principali aggregati della domanda interna risultano in diminuzione i consumi finali nazionali nella misura dell’1,1%, mentre sono in crescita del 2% gli investimenti fissi lordi. Per quanto riguarda i flussi con l’estero, le importazioni di beni e servizi sono diminuite dell’1,7% e le esportazioni sono cresciute del 2,6%.
In un momento in cui si ragiona sull’opportunità di rilanciare la previdenza complementare diviene di particolare interesse guardare alle esperienze virtuose che si sono fin qui sviluppate in Italia. In questa prospettiva appare interessante la previdenza integrativa su base territoriale nel cui ambito si colloca Laborfonds, il fondo pensione regionale del Trentino-Alto Adige. MF-Milano Finanza ne ha parlato con il direttore generale, Stefano Pavesi.
Sycomore Asset Management ha nominato il nuovo ceo e ha rafforzato la governance. Denis Panel diventerà ad della società di gestione che fa parte dell’ecosistema di Generali Investments. Emeric Préaubert, co-fondatore di Sycomore Am, lascia il suo ruolo operativo ma rimane un membro del consiglio di sorveglianza. Christine Kolb e Cyril Charlot, co-fondatori dell’azienda e rispettivamente head of business development e capo degli investimenti, manterranno le loro attuali responsabilità e funzioni. Panel assumerà le sue funzioni dal 3 aprile 2023 con la missione di rafforzare la posizione di Sycomore Am come attore negli investimenti responsabili.
Una pensione sempre più costosa, come minimo 309 euro in più: questo è il conto che l’Inps presenterà il prossimo 16 maggio ai consulenti finanziari per alimentare il loro fondo pensioni obbligatorio. La lievitazione del carico contributivo è dovuta alla confermata maggiorazione salita allo 0,48%, destinata ad alimentare il cosiddetto fondo per “rottamazione negozi”, che interviene nei confronti dei soggetti che cessano l’attività (e restituiscono la licenza), riconoscendo loro un indennizzo pari al minimo di pensione per la durata massima di tre anni. Valori 2023. Come base imponibile “provvisoria”, ai fini del pagamento della contribuzione alle varie scadenze, occorre fare riferimento al reddito d’impresa da denunciare al Fisco per l’anno 2022 (modello Unico 2023). I versamenti che saranno effettuati a partire dal mese di maggio, costituiscono un acconto, il cui conguaglio (sulla base del reddito definitivo 2023) andrà operato nella primavera del 2024. Per via del tasso d’inflazione indicato all’8,1%, il minimale di reddito ai fini del calcolo della contribuzione dovuta all’Inps sale a 17.504 euro. Il contributo minimo, comprensivo della quota del contributo di maternità di 7,44 euro, ammonterà a 4.293 euro per i titolari e a 4.162 euro per i collaboratori di età inferiore ai 21 anni, che godono di uno sconto in graduale aumento (+ 0,45 all’anno) sino a raggiungere il 24,48%.
La polizza di Cardif Vita ingloba numerose opzioni contrattuali e punta sulla flessibilità

L’insurtech italiana struttura la propria organizzazione come un gruppo internazionale per consolidarsi in Italia e all’estero. La società ha adottato una struttura organizzativa a due livelli, global e local. Il team global si rafforza con la presenza di Peter Caron, chief technology officer, Nichole Viviani, chief people & culture officer, e di Andrea Balestrino, nuovo country manager Italia.

Cosa succede se viene abolita la consulenza basata sulle retrocessioni? Quanto costa la consulenza finanziaria indipendente? Anche se la prospettiva sembra allontanarsi, Plus24 ha provato a sentire un nutrito campione di consulenti indipendenti, per fare il punto su quali clienti seguono, come si fanno pagare e così via. Un modello diffuso nei Paesi anglossassoni e anche in Italia è ormai una realtà. Giovedì a Bruxelles, presso la Fisma (direzione generale della stabilità finanziaria, dei servizi finanziari e dell’Unione dei mercati dei capitali) della Commissione Ue si è discusso il tema e la maggior parte degli Stati dell’Unione si sono dichiarati sfavorevoli al divieto, in linea con l’industria finanziaria che non vede di buon occhio una rivoluzione di tal portata. La situazione resta quindi in alto mare e dopo quest’ultimo confronto pare molto difficile che la via possa essere quella pura e semplice del divieto. Saranno molto più verosimilmente seguite le vie “mediane” (miglioramento dei servizi prestati e più trasparenza nei costi) illustrate su Plus24 di settimana scorsa.