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Eurovita salva entro il 30 giugno

Eurovita entra in amministrazione straordinaria con i riscatti delle polizze che restano congelati fino al 30 giugno. Un termine significativo perché entro quella data il piano di salvataggio delle compagnia, che punta a mettere in sicurezza i 400 mila clienti di Eurovita, dovrà essere definito in ogni sua parte e firmato dalle banche e dalla assicurazioni interessate a partecipare a una manovra di sistema. A coordinare le operazioni, come era prevedibile, sarà ancora Alessandro Santoliquido. Il ministero dell’Impresa e del Made in Italy, su proposta dell’Ivass, ieri sera, ha quindi «disposto con decreto l’amministrazione straordinaria e lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo nei confronti della compagnia assicurativa Eurovita Holding spa e Eurovita spa», si legge nella nota diffusa dell’Istituto di controllo delle assicurazioni dove si aggiunge la nomina di Santoliquido a «commissario per la gestione straordinaria di entrambe le società», mentre Antonio Blandini sarà presidente del comitato di sorveglianza, con Sandro Panizza e Monica Biccari membri.
Non accadeva dal dicembre 2012, ai tempi della crisi dell’Eurozona. A gennaio, in base ai dati Ania, le polizze vita in Italia hanno avuto la prima raccolta netta negativa da oltre 10 anni: -700 milioni di euro, come effetto di un calo del 3%, sullo stesso mese 2022, del volume dei premi contabilizzati (che rispetto ai premi di nuova produzione includono anche i premi periodici relativi a polizze sottoscritte in anni precedenti) mentre le uscite per riscatti, rendite e sinistri hanno registrato un incremento annuo del 48%, dovuto principalmente ai maggiori importi pagati per riscatti. Il saldo netto del mese di gennaio 2023 è risultato dunque negativo per 700 milioni contro oltre 2 miliardi di raccolta netta positiva registrata nel gennaio 2022. Nel primo mese del nuovo anno si è registrato un ammontare di riscatti per 5,6 miliardi, circa il 68% del totale delle uscite, con un incremento di oltre il 55% rispetto a gennaio 2022.
Il piano d’impresa al 2025 di Intesa Sanpaolo punta su una forte crescita nel comparto assicurativo salute, che promuova la protezione, l’offerta di prestazioni assistenziali personalizzate e complete per le famiglie e gli individui di ogni fascia d’età, oltre ad una presenza capillare di strutture sul territorio, in grado di garantire servizi sociosanitari di elevato standard. In quest’ottica Intesa Sanpaolo Vita e Reale Group hanno siglato un accordo che prevede il conferimento di un ramo d’azienda da Blue Assistance (società di servizi di Reale Group specializzata nell’assistenza sanitaria) a InSalute Servizi (partecipata al 65% da Intesa Sanpaolo Vita e al 35% dalla stessa Blue Assistance).

Anche il semplice cittadino compie reato se viola la privacy. L’illecito penale perseguito dall’articolo 167 del decreto legislativo 196/03, infatti, non è limitato all’operatore qualificato ma esteso al semplice cittadino che diffonde dati sensibili senza consenso del titolare, anche se ne è entrato in possesso per caso: chiaro l’incipit della norma incriminatrice che punisce «chiunque» ponga in essere le condotte vietate. È quanto emerge dalla sentenza 13102/23, pubblicata il 29 marzo dalla terza sezione penale della Cassazione.
Fisco più «lieve» (di 6 punti percentuali) per i rendimenti finanziari delle Casse dei professionisti. E lo «sconto» sulla tassazione concesso dal governo, verosimilmente, verrà compensato col vincolo a immettere (ulteriori) risorse nella crescita del sistema-Paese. È stato il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ad esprimere ieri, alla platea degli Stati generali della previdenza promossi a Roma dall’Adepp (l’Associazione degli Enti privati), con un videomessaggio, l’intenzione di equiparare, con la riforma fiscale, l’imposizione tributaria sui ricavi da investimento del comparto a quella dei Fondi pensione: non più, dunque, un gravame del 26%, bensì del 20% sui proventi. Al tempo stesso prende forma, descritto dal sottosegretario di via XX settembre Federico Freni, il Regolamento sulle operazioni finanziarie: dal palco del cinema Barberini ha indicato che, rispetto alla previsione normativa contenuta in un decreto del 2011, il provvedimento che porterà la firma dei ministri dell’Economia e del Lavoro Giancarlo Giorgetti e Marina Calderone valorizzerà «l’autonomia e la saggezza» delle Casse, che potranno «dettare in casa propria» i «paletti» sulle iniziative da perseguire.
Promuovere l’invecchiamento attivo, prevenire le fragilità, sostenere politiche innovative in materia di ricerca sanitaria, sviluppare politiche internazionali per la creazione di uno spazio europeo della salute con un ruolo propulsivo dell’Italia, ridurre le disuguaglianze tra le regioni nell’erogazione delle prestazioni sanitarie e dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). E ancora valorizzare i professionisti sanitari, implementare il Fascicolo sanitario elettronico, incentivare lo sviluppo della Telemedicina e favorire la prevenzione primaria e secondaria. Sono questi gli obiettivi, pubblicati nell’Atto di indirizzo 2023, che il Ministero della salute conseguirà nel prossimo triennio. Nello specifico il dicastero di Lungotevere Ripa vuole intervenire nella gestione delle liste di attesa migliorando l’organizzazione dei processi di governo, introducendo modelli e standard per il monitoraggio sistemico e strutturato a livello nazionale del percorso assistenziale del paziente. Poi intende investire risorse strategiche al fine di affrontare i problemi più capillari e diffusi quali la cronicità, le malattie rare, le cure palliative, la terapia del dolore, il contrasto all’antibiotico resistenza, la prevenzione vaccinale, le emergenze sanitarie, la prevenzione e il contrasto del cancro.

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  • Amministrazione straordinaria per Eurovita
Il ministero dell’Impresa e del Made in Italy, su proposta dell’Ivass, ha disposto, come nelle attese, l’amministrazione straordinaria e lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo nei confronti di Eurovita Holding ed Eurovita. Mentre l’Ivass ha poi preso una doppia decisione. Ha nominato Alessandro Santoliquido commissario per la gestione straordinaria di entrambe le società e Antonio Blandini, in qualità di presidente. Prorogando poi fino al 30 giugno la sospensione dei riscatti dei contratti di assicurazione, un provvedimento che sarebbe scaduto a fine marzo.

La tassazione sui rendimenti finanziari delle Casse di previdenza sarà abbassata dall’attuale 26% al 20 per cento. Lo conferma il vice ministro all’Economia Maurizio Leo nel corso del suo video intervento agli «Stati generali della Previdenza», organizzato dall’Adepp, l’associazione che rappresenta le Casse di previdenza dei professionisti, che si è svolto ieri a Roma. Il Governo ha approvato il disegno di legge delega della riforma del sistema tributario attualmente all’esame della Commissione Finanze alla Camera. All’interno di questo provvedimento, racconta Leo «si è pensato di allineare il trattamento tributario dei fondi pensione con quello applicato alle Casse di previdenza tra cui ora c’è un disallineamento e quindi, anche per le Casse, di arrivare ad un’aliquota impositiva del 20% su rendimento degli investimenti» dichiara Leo. Un obiettivo che il viceministro e il Governo intendono perseguire con questa riforma e, conclude Leo «auspichiamo che parte delle risorse che si otterranno da questo risparmio possano essere indirizzate in investimenti in titoli del debito pubblico». A quanto ammonta questo risparmio lo ha spiegato il presidente dell’Adepp Alberto Oliveti. «Le Casse di previdenza hanno versato all’erario 765 milioni, l’abbassamento dal 26 al 20% vale tra i 10 e i 12 milioni a punto». Un risparmio quindi tra i 60 e i 72 milioni di euro.
Casse di previdenza e mattone. Un rapporto che negli anni ha vissuto periodi di passione alternati a turbolenze. E che negli ultimi tempi si è raffreddato a tal punto da spingere alcuni istituti alla vendita di interi pacchetti immobiliari. Il caso più eclatante quello di Enpam, l’ente nazionale di previdenza dei medici e degli odontoiatri, che ha ceduto nel 2022, dopo una lunga e combattuta gara, un pacchetto di asset di varia tipologia del valore di 842 milioni di euro agli americani di Apollo. Non solo. Nella speranza di diversificare e inseguire migliori rendimenti alcune Casse hanno iniziato a guardare oltreconfine, puntando ad acquisire immobili in alcune capitali estere.