Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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UnipolSai sta registrando un fisiologico aumento dei riscatti sulle polizze vita tradizionali a causa del contesto dei tassi d’interesse crescente. Ma i numeri sono in linea con le previsioni della compagnia e non c’è motivo di preoccupazione, come non ci sono rischi di contagio dal caso Eurovita, l’assicurazione finita in amministrazione temporanea con i riscatti delle coperture nel Vita che sono stati congelati dall’autorità di vigilanza fino a fine marzo. Le rassicurazioni sono arrivate in un recente roadshow con il management del gruppo assicurativo di Bologna che ha dato segnali positivi anche sul ramo Danni, alle prese con l’aumento dei prezzi causato dall’inflazione. Nella prima parte del 2023 la compagnia felsinea non sta osservando alcun rallentamento sulla raccolta dei premi Danni, né sul canale agenziale né su quello bancassicurativo, hanno fatto sapere ancora i manager di Bologna. Mentre per quanto riguarda l’aumento delle tariffe, al fine di contrastare l’impatto dell’inflazione sul costo dei sinistri, la compagnia guidata da Matteo Laterza sta adeguando i prezzi, ma in maniera graduale e senza scossoni che potrebbero causare abbandoni da parte dei clienti, che appaiono a oggi contenuti.
La salute rappresenta la priorità assoluta per l’82% degli italiani e Generali Italia ha deciso di riorganizzare la sua struttura per rispondere al meglio a questa chiara richiesta. La compagnia guidata da Giancarlo Fancel ha creato una nuova unità, denominata Health & Welfare, per racchiudere in un unico polo i segmenti del business malattia e infortuni dedicati ai clienti retail ma anche alle imprese e gli emplyee benefit (le polizze collettive). La divisione fa capo a Francesco Bardelli, chief health & welfare and connected business development officer di Generali Italia, oltre che ceo di Generali Welion, ovvero la società del gruppo dedicata al welfare integrato. Nel nuovo assetto l’unità, che è operativa da ieri, sarà a riporto diretto del general manager di Generali Italia Massimo Monacelli con l’obiettivo di creare un’offerta integrata per la prevenzione e la salute di famiglie, lavoratori e imprese puntando ad accrescere ulteriormente il giro d’affari del gruppo assicurativo di Trieste.
L’intelligenza artificiale è già realtà nel settore finanziario, a cominciare da quello assicurativo. Aprendo i lavori della rassegna di Class Editori Alessandra Chiuderi, group head of data, analytics & Ai strategy and governance di Generali, ha stimato l’impatto dell’Ai in «110 milioni di valore annuo». Il dna delle assicurazioni, ha aggiunto, «è quello di analizzare moli di dati per predire il rischio, e in questo l’intelligenza artificiale è una risorsa preziosa». Quando si ha a che fare col denaro dei risparmiatori è importante stabilire delle regole. Lucia Russo, economist, artificial intelligence unit of the Oecd division for digital economy policy, ha esposto la strategia dell’Ocse: «Abbiamo creato un osservatorio per raccogliere dati in tempo reale circa la diffusione dell’Ai, a cominciare dagli investimenti di capitale di rischio». Ora la sfida, ha aggiunto, «è definire standard comuni di trasparenza». C’è un nodo regolamentare da sciogliere anche per il fintech. Così Camilla Cionini Visani, direttrice generale Italia Fintech: «Il punto principale è la regolamentazione, che all’interno del settore finanziario è la cornice in cui si muovono tutti gli operatori, fintech e non».
Febbraio conferma la mini-ripresa del mercato italiano dell’auto. Il mese scorso sono state immatricolate 130.365 autovetture rispetto alle 110.915 iscrizioni registrate nello stesso mese del 2022, pari a un aumento del 17,54%. A comunicarlo è il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, aggiungendo che i trasferimenti di proprietà sono stati 413.223 a fronte di 406.956 passaggi registrati a febbraio 2022, con un aumento del 1,54%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 543.588, ha interessato per il 23,98% vetture nuove e per il 76,02% vetture usate.
Cresce in Europa l’opposizione al bando Ue per i veicoli a benzina e diesel al 2035. Lo dimostra quello che è successo ieri prima della riunione degli ambasciatori dei Paesi Ue (il Coreper) che avrebbe dovuto pronunciarsi sul regolamento. Il voto è slittato a domani, venerdì 3, come ha comunicato la presidenza di turno svedese del Consiglio Ue.  questo punto il risultato è che il regolamento rischiava (e rischia) di incontrare una minoranza di blocco. In questa materia si decide a maggioranza qualificata e bastano 15 Paesi su 27 a favore, che però rappresentino almeno il 65% della popolazione dell’Ue. Ma una minoranza di blocco può fermare il testo: sono sufficienti quattro Paesi che rappresentino almeno il 35% della popolazione Ue. Se anche solo Germania, Bulgaria e Polonia si pronunciassero contro, il testo non passerebbe.
Il produttore di veicoli elettrici Rivian Automotive ha emesso un nuovo richiamo: questa volta interesserà 12.716 veicoli per riparare un sensore difettoso nel sedile del passeggero anteriore. Il richiamo copre quasi l’89% dei veicoli prodotti fino a settembre, ha precisato la società, che a ottobre aveva già richiamato quasi tutti i veicoli che aveva prodotto fino a quel momento per risolvere un difetto di sicurezza che poteva, in rari casi, anche causare una perdita di controllo dello sterzo. La casa automobilistica ha dichiarato di non essere a conoscenza di incidenti o infortuni correlati al problema e stima che siano meno di 100 i veicoli interessati dal guasto.
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Lanciata in Italia la webserie «Inizia a pensarci», declinazione della campagna globale con protagonista l’attore Christoph Waltz.

Il ministero delle imprese e del made in Italy (Mimit) apre una nuova finestra per la presentazione delle richieste di rimborso delle cosiddette polizze dormienti prescritte. Grazie ad un ulteriore stanziamento di risorse a valere sul Fondo «iniziative a vantaggio dei consumatori», la scadenza per richiedere l’indennizzo parziale (del 50%) delle polizze prescritte è stata prorogata dal 28 febbraio 2023 al prossimo 20 marzo, come previsto dall’avviso Mimit del 1° marzo 2023. Tale ultima chance era stata disposta dall’avviso di rimborsabilità dello scorso 21 novembre 2022 (l’ottavo in ordine temporale) facendo seguito ai precedenti sette avvisi pubblici attraverso cui sono state prese in considerazione dallo stesso Mimit le istanze di rimborso di polizze per le quali l’evento che ha determinato il diritto alla riscossione del capitale assicurato fosse successivo alla data del 1° gennaio 2006 e la conseguente prescrizione fosse intervenuta prima del 1° gennaio 2012.
L’intelligenza artificiale nella sanità sarà indispensabile per colmare la carenza di medici e infermieri, ma anche di risorse, e calibrare al meglio le cure. Tuttavia serve unitarietà nei linguaggi sui dati ed è necessario affrontare gli ostacoli creati dalle normative sulla privacy italiane ed europee. È il bilancio, in sintesi, di quanto dichiarato dei massimi esperti Italiani di sanità e intelligenza artificiale che si sono riuniti all’interno del panel «L’Intelligenza Artificiale al servizio dell’essere umano: la difesa della salute tra diagnostica, screening, nuovi modelli predittivi e tecnologie di pronto intervento» che si è tenuto ieri durante gli Stati Generali 2023 dell’Intelligenza Artificiale di Class Editori.
Il settore finanziario è il «sesto a livello globale per investimenti in startup innovative (con 15,5 miliardi solo nel 2022)», ha detto Lucia Russo, economista e analista di politiche pubbliche presso l’unità IA della divisione Digital Economy Policy dell’Ocse, in occasione degli Stati Generali dell’Intelligenza Artificiale, aggiungendo che «attualmente contiamo quasi 900 iniziative di politiche AI in circa 65 paesi del mondo». Per quanto riguarda il settore assicurativo, Generali ha «iniziato nel 2016 a sviluppare app di IA», ha spiegato Alessandra Chiuderi, group head of data e analytics & AI strategy and governance. «L’impatto dell’IA è stimato in 110 milioni di valore annuo. Il dna delle assicurazioni è quello di analizzare una grande mole di dati per predire il rischio, e in questo l’IA è una risorsa preziosa».
Allianz lancia in Italia sulle sue piattaforme social e digital la webserie «Inizia a pensarci», declinazione locale della campagna globale ideata dal gruppo assicurativo-finanziario e con protagonista l’attore Christoph Waltz (già due volte premio Oscar). Allianz si presenta così non solo come assicuratore ma anche come partner per gestire investimenti e patrimoni privati. La webserie non parla di specifici prodotti del gruppo ma si concentra sui benefici dell’educazione finanziaria.

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La notte tra l’1 e il 2 giugno 2010 alla guida della sua moto travolse e uccise un liceale 17enne, Lorenzo Guarnieri. Ieri la Corte d’appello di Firenze, ribaltando il primo grado, l’ha condannato a dover risarcire circa 700 mila euro all’assicurazione di cui era cliente in quanto è stato accertato che si trovava alla guida avendo superato i limiti di assunzione di alcol, psicofarmaci e stupefacenti. Dopo l’incidente i genitori crearono l’associazione «Lorenzo Guarnieri» e lanciarono una campagna di sensibilizzazione sugli incidenti che, nel 2016, portò alla modifica del codice penale con l’introduzione del reato di omicidio stradale.
Generali Italia tiene a battesimo la nuova divisione Health&Welfare per affrontare la sfida su un mercato che in Italia vale circa 7 miliardi di raccolta. L’unità organizzativa parte già forte di una quota pari a circa il 22% perché in pratica Generali Italia, sotto la guida del country manager e ceo Giancarlo Fancel, con questa operazione ha unito in un unico polo i segmenti malattia e infortuni per clienti, imprese e Employee Benefits, generalmente in Italia frammentate tra settore vita e danni. Conta infatti già su una raccolta di 1,6 miliardi in questi settori. La divisione Health&Welfare, a diretto riporto del general manager di Generali Italia, Massimo Monacelli, è operativa da inizio marzo ed è affidata a Francesco Bardelli. Il punto di partenza della compagnia è che la salute è tra gli obiettivi del Pnrr che prevede investimenti per 20 miliardi sul Sistema sanitario. E la collaborazione tra pubblico e privato, e la svolta digitale ne sono i pilastri in un Paese che conta più di 4 milioni di non autosufficienti e 14 milioni di over 65.

L’Agenzia delle entrate e i verificatori che commettono errori nella contestazione da cui scaturisce un processo penale conclusosi con assoluzione, sono tenuti a risarcire il danno che ha subito il contribuente. Ad affermare questo interessante principio è la Cassazione, con l’ordinanza n. 5984/2023. I funzionari dell’Agenzia delle entrate comunicavano una notizia di reato alla competente Procura per alcune violazioni tributarie commesse dal legale rappresentante di una società. Ne conseguivano due procedimenti penali che venivano definiti uno con archiviazione e l’altro con sentenza di non doversi procedere perché il fatto non sussiste. Il contribuente a causa di tali processi subiva devastanti ripercussioni sulla salute e sulla vita lavorativa e sociale, tanto da promuovere un’azione risarcitoria nei confronti dell’Agenzia e dei due verificatori.