Una crescita economica più lenta e minori aumenti dei tassi property/casualty porteranno probabilmente a una minore crescita organica dei ricavi per i broker assicurativi durante il 2023, mentre l’alto costo del denaro frenerà di molto le acquisizioni, secondo un report pubblicato la scorsa settimana da Moody’s Investors Service. Il rapporto prevede il rallentamento del Pil dal 2,7% nel 2022 al 2% nel 2023 e al 2,4% nel 2024, sia tra le economie più ricche sia tra i Paesi in via di sviluppo, con gli Stati Uniti che più che rallentare si fermeranno. “Prevediamo che la maggior parte dei broker riporterà mediamente una buona crescita organica a una cifra nel 2023, con alcuni operatori specialty e wholesale che registreranno un’accelerazione più accentuata”, afferma il rapporto. “La crescita organica media dei ricavi delle società di brokeraggio quotate in borsa è stata del 10,7% nel secondo trimestre del 2021, e si è fermata al 7,2% nel quarto trimestre del 2022”.

Nel frattempo, di fronte alla situazione di tassi di interesse più elevati e difficili condizioni economiche, “i broker assicurativi reagiscono con una maggiore selettività nelle loro acquisizioni”, continua il rapporto che si conclude osservando che il “settore rimane frammentato. Ciò significa che la fase di consolidamento continuerà e i multipli degli utili pagati per le società rimarranno elevati”.

L’agenzia di rating ha modificato l’outlook per il settore del brokeraggio assicurativo da positivo a stabile.