I danni causati ogni anno dalle inondazioni nel Regno Unito potrebbero aumentare di oltre un quinto nel prossimo secolo a causa del cambiamento climatico, nel caso in cui non venissero rispettati gli impegni internazionali per la riduzione delle emissioni di carbonio. È quanto sostiene una ricerca condotta dall’Università di Bristol e da Fathom, leader globale della modellazione del rischio idrico.

Se gli obiettivi sul clima di COP26 e Net Zero non venissero raggiunti, il costo annuale delle inondazioni nel Regno Unito potrebbe crescere tra il 13% e il 23% nel prossimo secolo, a seconda delle diverse proiezioni sulle conseguenze di condizioni climatiche estreme.

Lo studio ha inoltre individuato le aree del Regno Unito maggiormente a rischio, anche nello scenario migliore in cui il riscaldamento globale venisse limitato a 1,8°C: il sud-est dell’Inghilterra, il Galles meridionale, il nord-ovest dell’Inghilterra e la Scozia centrale, nonché città densamente popolate come Londra, Cardiff, Manchester, Glasgow ed Edimburgo, dove viene ritenuto possibile un aumento dei danni superiore al 25%.

Il responsabile dello studio Paul Bates, professore di idrologia all’Università di Bristol e presidente di Fathom, ha dichiarato in una nota: “Per la prima volta il modello sul rischio inondazione ci fornisce un quadro dettagliato del futuro impatto del cambiamento climatico sulle inondazioni in tutto il Regno Unito. Lo scenario prospettato è molto utile a far capire leader politici e imprenditori che gli impegni per ridurre significativamente le emissioni di carbonio devono essere presi molto sul serio da tutti, se si vogliono contenere le crescenti perdite causate dalle inondazioni”.