Le aziende del settore Hospitality & Leisure non si sono riprese del tutto dalla crisi causata dalla pandemia e nuovi rischi e nuove sfide legate all’evoluzione delle tecnologie e al cambiamento delle abitudini dei consumatori rallentano il ritorno alla normalità.

Secondo la nuova ricerca di WTW Global Leisure and Hospitality Risk Outlook 2023 (condotta durante gli ultimi mesi del 2022 tra più di 600 Amministratori Delegati e Risk, Operations o Compliance Manager presso aziende globali del settore con un fatturato superiore a 300 milioni di dollari), le aziende sono molto attente ai rischi, ma non sono soddisfatte della copertura assicurativa disponibile.

Lo studio di WTW rivela che il settore è ben lungi dall’essersi ripreso dopo il Covid: circa la metà delle aziende intervistate (con un fatturato di oltre 300 milioni di dollari) hanno dichiarato che gli affari non sono ancora tornati alla normalità:

·  Il 47% riscontra una carenza di competenze a seguito del fenomeno delle “grandi dimissioni”;

·  Il 46% sente il peso del passaggio alle attività ricreative da casa;

·  Il 46% è ora più concentrato sul miglioramento dei margini di profitto nei prossimi due anni che sulla crescita delle vendite, priorità solo per un terzo delle aziende intervistate;

·  Il 52% afferma che l’aumento della concorrenza è uno dei maggiori ostacoli al raggiungimento degli obiettivi strategici;

· Il 70% afferma che il passaggio accelerato al digitale è il più grande lascito a lungo termine del Covid-19.

Emerge inoltre che molti hotel, strutture sanitarie, locali e attrazioni turistiche, bar e discoteche, ristoranti e altre aziende del settore Hospitality & Leisure intervistate stanno gestendo i rischi e il trasferimento dei rischi con difficoltà:

·  Il 44% afferma che negli ultimi due anni le perdite legate ai rischi sono state più alte o molto più alte del previsto;

·  Solo il 28% afferma che i rischi che si trovano ad affrontare sono sotto il proprio controllo;

· Quasi tre quarti affermano di non avere i dati o le conoscenze necessarie per affrontare i rischi;

· Il 59% monitora la propria brand reputation e il 46% ritiene che sia necessario sottoscrivere una polizza contro il rischio reputazionale (il 22% afferma che è fondamentale);

· Il 52% afferma che la propria assicurazione copre solo i danni alle proprietà, ma non il costo dell’interruzione dell’attività.

“Le aziende del settore Hospitality & Leisure risentono ancora degli effetti delle trasformazioni a livello globale che si sono susseguite in questi anni post-pandemia, oltre che del cambiamento del comportamento dei consumatori”, osserva Paolo Molteni, Growth Director, Corporate, Risk & Broking di WTW. “Il 69% degli intervistati ritiene di non avere accesso alle giuste soluzioni assicurative e di trasferimento del rischio e il 56% non dispone degli strumenti e delle conoscenze giuste per la gestione dei rischi”.

Tra i rischi maggiori, quelli legati alla reputazione sono all’ordine del giorno per un settore che fa molto affidamento sul passaparola. Le maggiori opportunità per il settore sono da ricercarsi nella trasformazione digitale in atto: la chiave è imparare a sfruttarla a proprio vantaggio, creando una migliore customer experience e trovando il giusto equilibrio tra le esperienze dal vivo e online.

È possibile scaricare lo studio completo a questo link.