Generali archivia il 2022 con una raccolta premi lorda pari a € 81.538 milioni (+1,5%), grazie all’andamento positivo del segmento Danni, in particolare nel non auto e un risultato operativo record a € 6,5 miliardi (+11,2%), principalmente guidato dal Vita,
insieme alla crescita del Danni.

L’utile netto è in crescita a € 2.912 milioni (+2,3%) grazie, in particolare, al positivo andamento del risultato operativo, supportato dai segmenti Vita, Danni e Holding e Altre attività. Senza l’impatto degli investimenti russi, precisa il gruppo in una nota, il risultato netto sarebbe stato pari a € 3.066 milioni (+7,7%).

“I risultati di Generali confermano il successo del nostro percorso di trasformazione, che sta proseguendo con la disciplinata ed efficace implementazione della strategia ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’. Grazie a una chiara visione del posizionamento del Gruppo come leader globale nel settore assicurativo e nell’asset management, siamo in linea per realizzare gli obiettivi e le ambizioni del nostro piano strategico, perseguendo una crescita
sostenibile che, anche in un contesto caratterizzato da eccezionali sfide a livello geopolitico ed economico, crei valore per tutti i nostri stakeholder. Questo ci permette di proporre ai nostri azionisti un dividendo in ulteriore crescita, grazie al costante aumento degli utili e alla forte posizione patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Generali inoltre continua a essere leader nella sostenibilità, ora completamente integrata in tutte le nostre attività, in linea con l’impegno ad agire come assicuratore, investitore, datore di lavoro e corporate citizen responsabile.Tutto ciò è stato possibile grazie al costante impegno delle nostre persone e a una rete di agenti senza eguali”, ha commentato il Group CEO di Generali, Philippe Donnet.

Nel dettaglio la raccolta netta Vita si attesta a € 8,7 miliardi (-36,1%). La raccolta netta delle linee unit-linked e puro rischio e malattia si attesta rispettivamente a € 8,9 e € 5,0 miliardi. La linea risparmio registra masse in uscita per € 5,2 miliardi.
Le riserve tecniche Vita sono pari € 414,7 miliardi (-2,3%), riflettendo principalmente la contrazione della componente unit-linked, a seguito della volatilità dei mercati finanziari.
Il risultato operativo è in aumento a € 6,5 miliardi (+11,2%), grazie al positivo sviluppo dei segmenti Vita, Danni e Holding e altre attività. Il risultato operativo del segmento Vita è in forte crescita a € 3.522 milioni (+25,1%).

In crescita anche il risultato operativo del segmento Danni, pari a € 2.696 milioni (+1,7%). Il Combined Ratio si attesta a 93,2% (+2,4 p.p.), per effetto di una maggiore sinistralità, che riflette anche l’impatto dell’iperinflazione in Argentina.

I premi lordi aumentano a € 28.636 milioni (+9,8%), grazie all’andamento di entrambe le linee di business. La linea non auto cresce dell’11,4% nella maggior parte dei mercati in cui il Gruppo opera. La linea auto aumenta del 6,5%, in particolare in Argentina (principalmente a seguito degli adeguamenti inflazionistici), ACEE e Spagna. La raccolta di Europ Assistance è in forte crescita (+73,0%), grazie al contributo delle nuove partnership e alla ripresa del settore viaggi.
L’expense ratio aumenta a 28,7% (+0,4 p.p.), evidenziando una crescita nella componente amministrativa (+0,3 p.p.) che riflette il consolidamento delle acquisizioni sopracitate.

Il risultato operativo del segmento Asset & Wealth Management si attesta a € 972 milioni (-9,6%). Il risultato operativo dell’Asset Management si attesta a € 638 milioni (-5,0%), per effetto della riduzione delle masse in gestione, principalmente dovuta all’andamento dei mercati.

Il risultato non operativo è pari a € -1.710 milioni (€ -1.306 milioni nel 2021) e riflette, in particolare: € -511 milioni di svalutazioni sugli investimenti classificati come disponibili per la vendita, compresi gli investimenti russi; € 71 milioni di profitti netti di realizzo, rispetto ai € 368 milioni relativi a FY2021 quando il Gruppo aveva beneficiato di due transazioni immobiliari4 e altri costi netti non operativi tra cui € -195 milioni di costi di ristrutturazione (€ -387 milioni FY2021, che riflettevano i costi straordinari legati all’integrazione del gruppo Cattolica per € -212 milioni).

Gli Asset Under Management complessivi del Gruppo sono pari a € 618 miliardi (-12,9%).
Il patrimonio netto del Gruppo si attesta a € 16.201 milioni (-44,7%). La variazione è principalmente dovuta alle riserve disponibili per la vendita, in particolare a seguito dell’andamento dei titoli obbligazionari.

Il Gruppo conferma una posizione di capitale solida, con il Solvency Ratio a 221% (227% nel 2021).

Alla prossima Assemblea degli Azionisti sarà proposto un dividendo per azione pari a € 1,16, in aumento dell’8,4% rispetto al dividendo pagato nel 2021. La proposta di dividendo comporta un’erogazione massima complessiva di € 1.790 milioni.