In Europa domina l’ottimismo sul fatto di potersi concedere una vancanza nel 2023: 3 su 4 sono fiduciosi e quasi un terzo (30%) è addirittura molto fiducioso, nonostante le incertezze delle prospettive economiche dell’anno in corso.

Questi sono i risultati della terza edizione dell’International Vacation Confidence Index di Allianz Partners, condotto da OpinionWay per conto di Allianz Partners all’inizio di gennaio 2023, che ha coinvolto 9.337 persone in Austria, Francia, Germania, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Svizzera, Regno Unito e Polonia, analizzando i livelli di fiducia dei consumatori nella pianificazione dei viaggi per l’anno 2023.

I più fiduciosi rispetto alle proprie prospettive di viaggio (80%) sono stati gli svizzeri, ma anche gli italiani, insieme ad austriaci e inglesi, si sono mostrati particolarmente fiduciosi, con il 79% degli intervistati che si sente sicuro di poter viaggiare nel 2023. Leggermente più pessimisti gli olandesi, con il 68% degli intervistati che immagina di concedersi una vacanza.

La fiducia è elevata in tutte le fasce d’età, e in particolare in quella tra i 25 e i 34 anni, che con il 78% risulta la fascia che ha espresso le maggiori aspettative, in Italia così come in Europa. In ogni caso, anche tra gli over 50, la fascia meno “ottimista”, il 73% degli europei prevede di viaggiare.

La ricerca ha messo inoltre in luce i diversi effetti che le preoccupazioni per il cambiamento climatico hanno sui viaggiatori delle diverse fasce d’età. Complessivamente, il 28% degli europei (il 27% degli italiani) ha affermato che probabilmente modificherebbe i propri piani di vacanza invernale a causa della crisi climatica in corso. Tuttavia, ci sono differenze significative di opinione tra i viaggiatori più giovani e quelli più anziani.

Infatti, il 40% dei viaggiatori in Europa (il 33% in Italia) di età inferiore ai 35 anni ha dichiarato che probabilmente modificherà i propri piani di viaggio a causa delle preoccupazioni per il cambiamento climatico, ad esempio scegliendo un’altra destinazione, riducendo il budget o la durata del viaggio. Degli intervistati tra i 35 e i 49 anni invece, solo il 31% degli europei e degli italiani ha espresso propensioni simili. Se si considera poi la fascia degli over 50, questa percentuale scende al 21% in Italia e ad appena il 16% in Europa.

I risultati dell’International Vacation Confidence Index sono disponibili al seguente link.