Le misure del decreto 13/2022 confluiscono nel dl sostegni ter, convertito ieri in legge
Dalle cessioni dei crediti alle sanzioni per gli asseveratori
di Giuliano Mandolesi e Gianluca Stancati

Il decreto sostegni ter cannibalizza l’ultimo decreto frodi.

Le nuove disposizioni antifrode contenute originariamente nel dl 13/2022 confluiscono nel decreto sostegni ter (il dl 4/2022) convertito ieri in legge dalla Camera.
Dalla possibilità di effettuare tre scambi del credito, alle novità in materia di sanzioni penali per gli asseveratori compreso il nuovo obbligo di verifica dell’indicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro su fatture e atti di affidamento, l’intero pacchetto di norme previste dal dl frodi (il dl 13/2022) viene abrogato e trasfuso nel decreto sostegni ter convertito ieri in legge dalla Camera.

DI fatto quindi prendono vita i neo commi 1-bis, 3-bis e 3-ter dell’articolo 28 dl 4/2022, che disciplinano i vincoli sulla trasferibilità dei crediti (3 passaggi totali, uno libero e due vincolati a banche ed intermediari) oltre ai nuovi articoli dal 28-bis al 28-quater che accolgono le altre disposizioni antifrode riservate ad asseveratori ed intermediari che appongono il visto.
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