TEMPI DIMEZZATI PER LO SVILUPPO AEROPORTUALE. ANAS IN CAMPO PER LE STRADE DI ROMA
di Andrea Pira
Tempi dimezzati per l’autorizzazione delle opere previste nei piani di sviluppo aeroportuale. Il governo conta in questo modo di accelerare lo sviluppo del sistema nazionale dei trasporti, aumentando l’accesso ferroviario agli scali e potenziando la rilevanza strategica degli aeroporti intercontinentali della penisola. Una misura di semplificazione, prevista dal nuovo decreto Trasporti allo studio del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili. Da settimane si parla di un nuovo provvedimento sblocca opere. Il dl sul tavolo dei tecnici del dicastero di Via Nomentana non è però ancora quel decreto Pnrr atteso in Consiglio dei ministri, nel quale dovrebbero confluire anche norme per la transizione ecologica, per la Pa e in materia fiscale. Stando alle bozze, ci saranno tempi ridotti anche per la verifica di interesse archeologico legata alle opere per il Giubileo 2025 a Roma.

La Capitale e la città metropolitana potranno poi sottoscrivere convenzioni con Anas, in qualità di centrale di committenza, per interventi urgenti di messa in sicurezza e manutenzione delle strade capitoline e delle grandi arterie di collegamento. Agli investimenti ferroviari per l’ammodernamento delle ferrovie regionali sono invece destinati complessivamente 150 milioni di euro: 30 milioni l’anno dal 2022 al 2024 e 60 milioni per il 2025. Nella bozza di decreto trova inoltre spazio lo stop agli sconti alla Rc auto per chi installa la scatola nera. Una norma introdotta nel decreto Concorrenza ma mai realmente partita e che ora il ministero si appresta a cancellare dal Codice delle assicurazioni.

Su versante dei trasporti ieri è arrivato anche il via libera della Conferenza unificata all’assegnazione di 4,8 miliardi di euro per il trasporto rapido di massa, destinati alle città di Genova, Milano, Roma, Napoli e Torino. Di questi 1,7 miliardi andranno a Roma anche per il completamento della metro C. Al capoluogo lombardo saranno destinati 732 milioni, quello campano potrà contare su 796 milioni, Torino su 1 miliardo e Genova su 418 milioni. «Nell’ultimo anno abbiamo destinato complessivamente 8,7 miliardi al trasposto rapido di massa, 5,9 miliardi alla manutenzione e allo sviluppo delle reti stradali, 2,7 maliardi al rinnovo degli autobus in senso ecologico», ha sottolineato Giovannini che oggi, dopo il Cdm, farà il punto sull’avanzamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Allo stato attuale il Pnrr procede secondo i tempi previsti, ha intanto sottolineato la Corte dei conti nella prima relazione di controllo sull’attuazione del piano italiano. La magistratura contabile lancia però l’allarme sulla «limitata disponibilità di strutture tecniche a sostegno delle capacità progettuali delle amministrazioni territoriali». Carenza tanto più importante nell’anno in cui dalla fase di regolamentazione si passa alla presentazione dei progetti e alla attuazione degli investimenti.

L’altro nodo è politico. Per la corte sono ancora preliminari i passi compiuti nell’avvio delle riforme: dalla delega fiscale, il cui arrivo in aula slitta a dopo Pasqua, fino al quadro di revisione della spesa pubblica e al recupero di margini di risparmio utili a un rientro dai livelli di spesa legati alla fase emergenziale. (riproduzione riservata)
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