Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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La guerra e l’inflazione hanno portato inevitabilmente incertezza sul sistema economico. Ma nonostante questo in Iccrea sono pronti a presentare il piano industriale che guarda al prossimo triennio. L’appuntamento è per il 28 aprile, con il consiglio del gruppo bancario che raccoglie 123 bcc chiamato ad approvarlo. «Pur con le incertezze dovute agli effetti provocati dalla guerra», dice a MF-Milano Finanza il direttore generale della banca, Mauro Pastore, «le previsioni del pil restano positive e noi siamo pronti a definire un piano ambizioso, proseguendo sulla strada iniziata tre anni fa».
Un furto da 625 milioni di dollari, uno dei più grossi nella storia delle criptovalute. Ne è stato vittima il videogioco online Axie Infinity, prodotto da Sky Mavis, una società con sede in Vietnam: gli hacker hanno violato una parte del network Ronin, la blockchain indipendente su Ethereum su cui gira il gioco, sviluppata autonomamente da Sky Mavis. Gli hacker sono così riusciti ad accedere a conti in possesso di criptovalute, rubando 173.600 ether e 25,5 milioni della stablecoin Usdc.
I voti dei grandi investitori Usa, da Blackrock a Vanguard, possono fare la differenze nella competizione che si è aperta per la governance di Generali che sarà decisa con la prossima assemblea del 29 aprile. Non è un caso se martedì scorso il group ceo, Philippe Donnet, candidato della lista del consiglio per un terzo mandato, si è recato di persona a New York dopo due anni di assenza per la pandemia,e nei giorni precedenti aveva fatto tappa pure a Boston.
Nuove attività e un nuovo piano industriale. Revo, la spac lanciata da Alberto Minali, ha comunicato ieri che Ivass, l’autorità di controllo del settore, ha rilasciato ad Elba Assicurazioni, la compagnia assicurativa rilevata alla fine dello scorso anno per 163,3 milioni di euro, l’autorizzazione all’estensione dell’attività a nuovi rami.
La Capitale e la città metropolitana potranno poi sottoscrivere convenzioni con Anas, in qualità di centrale di committenza, per interventi urgenti di messa in sicurezza e manutenzione delle strade capitoline e delle grandi arterie di collegamento. Agli investimenti ferroviari per l’ammodernamento delle ferrovie regionali sono invece destinati complessivamente 150 milioni di euro: 30 milioni l’anno dal 2022 al 2024 e 60 milioni per il 2025. Nella bozza di decreto trova inoltre spazio lo stop agli sconti alla Rc auto per chi installa la scatola nera. Una norma introdotta nel decreto Concorrenza ma mai realmente partita e che ora il ministero si appresta a cancellare dal Codice delle assicurazioni.
Se la guerra in Ucraina ha posto un’ipoteca pesante sulla ripresa economica italiana, già prima dell’invasione i rincari delle materie prime avevano iniziato a mettere sotto pressione i bilanci delle aziende. Un problema che evidentemente, nell’ultimo mese, ha potuto soltanto aggravarsi. A offrire un quadro della situazione è l’Osservatorio pagamenti di Cerved che, attraverso il database PayLine, mappa oltre tre milioni di imprese e offre un termometro per monitorare le condizioni di liquidità del tessuto produttivo.

Iscrizione bis al registro delle opposizioni (RPO) per chi vuole la tabula rasa dei consensi al telemarketing. Entro il 31 luglio 2022 parte il nuovo RPO (sostituisce quello risalente al 2010) e chi si iscriverà cancellerà con la sola iscrizione tutti i consensi rilasciati a singoli operatori
  • Raccolta sale a 140 mld, + 3,8% sul ‘20
La raccolta complessiva dei premi delle imprese di assicurazione nazionali e delle rappresentanze per l’Italia di imprese extra-europee ha superato i 140 miliardi di euro nel 2021, con un incremento, in termini omogenei, del 3,8% rispetto al 2020, secondo i dati forniti dall’Ania sulla base delle informazioni fornite anticipatamente, e quindi ancora provvisorie, dalle imprese di assicurazione. Il 2021 è stato per il settore assicurativo un anno di crescita in termini di volume premi raccolti totali (+3,8%), dopo il calo del 3,9% registrato nel 2020 a causa della pandemia. In crescita sia i premi dei rami vita (+4,5%) che quelli del rami danni diversi dalla Rc auto (+5,6%). Di fatto il settore assicurativo è riuscito a compensare quanto era stato perso in termini di raccolta nel corso del 2020. Il ramo Rc auto, invece, che ha un peso ancora rilevante nel comparto danni, ha registrato anche nel 2021 un ulteriore significativo calo (-4,5%).

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  • Generali, Del Vecchio punta a quota 10%
Leonardo Del Vecchio esce allo scoperto nella corsa per il board di Generali: il patron di EssilorLuxottica svela in un’intervista a Bloomberg di essere arrivato all’8% della compagnia e di voler comprare ancora, sembra fino al 9,99%. Solo due giorni fa aveva sciolto il patto tra la sua Delfin e Crt, cui aveva conferito il suo 6,7%. Del Vecchio si affiancherà a Francesco Gaetano Caltagirone, oggi al 9,51% e promotore di una lista per il board con Claudio Costamagna presidente e il top manager Generali (licenziato) Luciano Cirinà ceo, contro la «lista del cda» che ricandida il ceo Philippe Donnet (che ieri dal roadshow in Usa ha detto di aver incontrato investitori «soddisfatti» del piano e della lista). Ieri Assogestioni ha a sua volta presentato la lista dei fondi ricandidando Roberto Perotti. Per Del Vecchio, Caltagirone «offre una visione imprenditoriale a lungo termine che non guarda solo ai dividendi ma anche alla necessità di far crescere la società». Elogi anche per Cirinà e Costamagna che possono lavorare a una operazione che «trasformi» Generali.
  • Ania, i premi salgono del 3,8%
Il 2021 è stato per il settore assicurativo un anno di crescita in termini di volume dei premi raccolti totali (+3,8%), dopo il calo del 3,9% registrato nel 2020 a causa della pandemia. I dati Ania resi noti ieri mostrano una crescita dei premi dei rami Vita (+4,5%) e dei rami Danni diversi dalla Rc auto (+5,6%).

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  • Cda di Generali: Del Vecchio e Crt si schierano con Caltagirone
I tre grandi soci critici di Generali marciano divisi verso l’assemblea del 29 aprile, ma per colpire uniti. E la loro forza d’urto, unendo i voti di Caltagirone, Delfin e Fondazione Crt, si avvicinerà al 22% del capitale, in campo per detronizzare l’ad Philippe Donnet. Ieri ha preso posizione Leonardo Del Vecchio, dominus di Delfin che è già oltre l’8,2% in Generali, ma potrebbe salire fino al 9,9% entro il 12 aprile, ultimo giorno utile per portare i titoli in assemblea. Per il fondatore di Luxottica, sentito da Bloomberg , la strategia di Caltagirone «offre una visione imprenditoriale di lungo termine, che non cerca solo dividendi ma guarda anche ai bisogni di crescita della compagnia», e la lista presentata da Caltagirone «è altamente competente e ben bilanciata ». Ancor più lusinghiero il giudizio del terzo socio di Generali (e primo in Mediobanca, col 19%) su Luciano Cirinà, candidato ad degli sfidanti, ma licenziato lunedì da Generali, che ha letto nella sua presentazione del piano alternativo «violazioni degli obblighi di lealtà e di altri obblighi previsti dal contratto di lavoro». «Ciò che apprezzo più di tutto è vedere un manager interno al gruppo, con una lunga carriera di successo alle Generali, proposto come ad», ha detto Del Vecchio.

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