Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Tra coloro che potranno esercitare i propri diritti di voto all’assemblea Generali ci sono anche i due principali contendenti: il group ceo, Philippe Donnet, sostenuto dal consiglio, e lo sfidante, candidato ceo della lista di Francesco Gaetano Caltagirone, Luciano Cirinà. Il primo è arrivato a detenere più di un milione di titoli della compagnia (lo 0,06%), il doppio dell’ultima assemblea del 2019. Mentre Cirinà, stando alle ultime comunicazioni, aveva poco più di 100 mila azioni. In ogni caso la caccia al voto, in vista dell’appuntamento del 29 aprile con l’assise degli azionisti chiamata al rinnovo del consiglio di amministrazione della prima assicurazione del paese, è entrata nel vivo.
Inutile girarci intorno. Al di là di come andrà a finire la partita Generali un primo effetto del confronto tra i grandi azionisti del Leone di Trieste è stato quello di dividere i vertici della Fondazione Crt. Per certi versi si tratta di una dialettica costruttiva visto che la situazione è delicata e che in questi casi anche le sfumature fanno la differenza.
Antonia Boccadoro sale alla presidenza di Revo, la spac lanciata da Alberto Minali per innovare nelle assicurazioni. Boccadoro prende il posto di Claudio Costamagna (candidato presidente di Generali per la lista di Francesco Gaetano Caltagirone) e assume anche la presidenza della controllata Elba.
  • Cattolica
Il cda ha cooptato tra i membri Francesco Bardelli in qualità di consigliere non indipendente e non esecutivo.

L’ex amministratore non può essere condannato per frode fiscale se a presentare la dichiarazione è il suo successore. Infatti, il reato si consuma nel momento in cui viene trasmesso il modello delle società di capitali.
Scambio dati per le criptovalute a livello Ocse. Arriva il Crypto-Asset Reporting Framework (Carf), lo schema che permette di implementare lo scambio automatico di informazioni a fini fiscali sui Bitcoin e simili tra le agenzie delle entrate dei diversi paesi. Ieri l’Ocse ha rilasciato un documento in consultazione pubblica per avviare un nuovo quadro di trasparenza fiscale per segnalare e scambiare le informazioni sui beni cripto.
Superbonus anche per gli interventi di demolizione e ricostruzione finalizzati all’efficientamento energetico e sismico dell’edificio che ha già subito precedenti interventi antisismici, purché il detto intervento consenta il conseguimento dei limiti prestazionali imposti dalla norma agevolativa. Si deve trattare, però, di un ulteriore e autonomo intervento rispetto a quello per il quale si è beneficiato di contributi per la ricostruzione.
  • Cattolica assicurazioni
Il cda ha cooptato tra i membri Francesco Bardelli come consigliere non indipendente e non esecutivo. Subentra al dimissionario Luigi Migliavacca, già vicepresidente. Inoltre il consigliere Stefano Gentili è stato nominato vicepresidente.

  • Cattolica, Gentili è vice presidente
Il cda di Cattolica Assicurazioni, riunitosi ieri a Verona sotto la presidenza di Davide Croff, ha cooptato tra i propri membri Francesco Bardelli in qualità di consigliere non indipendente e non esecutivo al posto del dimissionario Luigi Migliavacca, già vice presidente. Il cda ha quindi deliberato di nominare vice presidente il consigliere Stefano Gentili.
  • L’Ania si farà carico delle polizze per i profughi
La fuga dei profughi dall’Ucraina pone anche il problema, non secondario, dell’assenza di copertura assicurativa dei veicoli che si sono messi in marcia in piena emergenza e privi di polizza valida (carta verde o altro) per circolare nell’Ue.
  • Banche, assicurazioni e immobiliare guidano le nuove assunzioni
  • Costi e limitazioni al traffico: veicoli sempre più un lusso
Non è solo una questione di bonus ridotti rispetto a quelli degli scorsi anni: stavolta c’è da pensarci di più, prima di acquistare un’auto con gli incentivi, perché i prezzi di partenza sono più alti e si avvicinano le date in cui anche modelli che oggi sembrano all’avanguardia diventeranno obsoleti o comunque incapperanno in limitazioni o disincentivi alla circolazione nelle grandi città. Dopo anni di sovrapproduzione che ha portato prezzi di listino “calmierati” e sconti robusti, la pandemia ha prima fatto chiudere non poche fabbriche e poi le ha fatte ripartire a ritmo ridotto, per la carenza di materie prime e componenti (soprattutto microchip, di cui le vetture moderne sono zeppe). Effetti ora amplificati dalla guerra scatenata dalla Russia in Ucraina, che ha portato una fiammata di inflazione generalizzata.