La polizza di Groupama può contare su un’ampia offerta di sottostanti e di opzioni contrattuali

di Fausto Tenini e Alessandro Lazzari * (Assinews)

Groupama Progetto Attivo è un contratto di assicurazione sulla vita con partecipazione agli utili e componente unit linked. Il prodotto prevede diverse opzioni di investimento, la Gestione Libera e la Gestione Delegata. La prima permette di investire i premi netti nella gestione separata ValorePiù e nei fondi interni disponibili, con un’allocazione da definire in base alle proprie esigenze e ai propri obiettivi nel rispetto di soglie minime stabilite per ciascun sottostante. Mentre la Gestione Delegata permette di investire i premi nella stessa gestione separata e in una selezione di fondi esterni, secondo tre linee di investimento. Groupama effettua un’attività di monitoraggio periodica volta a verificare che i fondi esterni rispettino gli obiettivi d’investimento e la politica adottata, e se necessario si procede alla relativa sostituzione. La polizza può essere sottoscritta alternativamente tramite il versamento di un premio unico di minimo 5 mila euro, con un cap a 500 mila euro, oppure attraverso l’attivazione di un piano di premi unici ricorrenti; con periodicità annuale, semestrale, trimestrale o mensile e di importo mensile non inferiore a 100 euro e non superiore a 2500 euro. Attivando la Gestione Libera il contraente stabilisce la ripartizione del premio tra la gestione separata e i fondi interni, con alcuni limiti: ad esempio, minimo il 10% e massimo l’80% nella prima componente, ma per i contraenti di età superiore a 75 anni la percentuale di investimento nella gestione separata può salire fino al 90%. La soluzione presa qui in esame si basa sulla combinazione Progetto Attivo Gestione Libera con equiripartizione del capitale tra gestione separata e fondo interno ValorePiù MultiAsset Esg. La prestazione in caso di decesso prevede il pagamento, a favore dei beneficiari, di un capitale pari alla somma dei seguenti importi. Il maggior valore tra il capitale assicurato rivalutato e la somma dei capitali assicurati iniziali attivi derivanti dai premi versati e investiti nella gestione separata; e il controvalore delle quote acquisite dei fondi, maggiorato del 7% (2% se l’età dell’assicurato al momento del decesso è superiore a 80 anni). In ogni caso, la maggiorazione del controvalore delle quote non potrà superare i 10 mila euro. Sono presenti diverse opzioni contrattuali. Nella Gestione Libera, sono concessi switch tra la gestione separata e i fondi interni, nel rispetto dei limiti di investimento previsti dal contratto. Trascorso un anno dalla data di decorrenza la polizza può essere riscattata in misura totale o parziale. Nel corso dei primi quattro anni, o cinque anni in caso di attivazione del piano di premi unici ricorrenti, l’operazione di riscatto è soggetta a costi. Sono attivabili riscatti parziali programmati nella Gestione Libera, al momento della sottoscrizione o in corso di contratto. L’opzione prevede l’erogazione al contraente di una prestazione trimestrale, di importo lordo scelto dallo stesso al momento dell’attivazione. L’importo annuo richiesto deve essere al massimo pari al 10% del controvalore del contratto e almeno pari a 1800 euro annui. L’opzione di liquidazione programmata può essere disattivata e riattivata in corso di contratto. Apprezzata la possibilità di conversione del valore di riscatto in rendita vitalizia rivalutabile, rendita certo per i primi cinque, dieci o quindici anni, reversibile in misura totale o parziale a favore di un secondo vitaliziando. Il contraente può inoltre modificare la modalità di gestione dell’investimento, da Libera a Delegata e viceversa. In merito al motore finanziario, il Kid evidenzia valori quasi simmetrici, già al netto dei costi dopo 5 anni, per il fondo interno multiasset (target di volatilità media annua attesa dell’8%): -10,32% annuo nel caso peggiore, bilanciato da un +7,79% annuo nello scenario più favorevole (+2,3% annuo in quello intermedio). Per la gestione separata si può invece mettere in conto un -0,62% annuo nello scenario di forte stress dei mercati, +0,27% annuo nel caso più favorevole. (riproduzione riservata)

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