UNA CIRCOLARE DELL’INPS ILLUSTRA LE NOVITÀ. NELLA PROSSIMA RATA COMPRESI I CONGUAGLI
di Daniele Cirioli e Leonardo Comegna
Il cedolino pensione cambia pelle. Con la rata di marzo, infatti, l’Inps recepisce le novità fiscali con effetto retroattivo da gennaio (compreso il conguaglio dei primi due mesi), nonché quelle relative all’assegno unico e alla perequazione per l’anno 2022. L’aggiornamento è automatico, salvo che per le detrazioni fiscali: per avere quelle per figli a carico che compiranno 21 anni da aprile in po va fatta una nuova domanda all’Inps. Lo spiega l’ente di previdenza nella circolare n. 32/2022 di ieri.

Il nuovo calcolo fiscale. Con la rata di marzo, innanzitutto, l’Inps aggiorna il prelievo fiscale sulle pensioni, con effetto retroattivo al 1° gennaio per tenere conto della riforma della legge n. 234/2021 (legge bilancio 2022). Pertanto, sul cedolino relativo a marzo i pensionati riceveranno in pagamento:

– l’adeguamento del calcolo mensile alla nuova tassazione, sia rispetto alle aliquote/scaglioni che alle detrazioni per reddito;

– il conguaglio dell’Irpef netta mensile, già trattenuta nei primi due mesi dell’anno.

Nuovi aiuti alle famiglie. Dal 1° marzo, inoltre, diventa operativo il nuovo «assegno unico e universale» (AUU). Misura che sostituisce alcune prestazioni, fra cui l’assegno al nucleo familiare (ANF) e gli assegni familiari (AF) in caso di presenza di figli d’età inferiore ai 21 anni e senza limiti d’età per i figli disabili. Pertanto, dal 1° marzo non sono più riconosciute le prestazioni di ANF e AF ai nuclei familiari con figli e orfanili; mentre, continuano a essere riconosciute ai nuclei composti: dal coniuge (eccetto coniuge effettivamente separato); dai fratelli; dalle sorelle; dai nipoti, d’età inferiore a 18 anni compiuti ovvero senza limiti di età, qualora si trovino, a causa d’infermità o difetto fisico o mentale nell’assoluta permanente impossibilità di dedicarsi a proficuo lavoro, se siano orfani di entrambi i genitori e non abbiamo diritto alla pensione ai superstiti.

Le detrazioni fiscali. La disciplina dell’AUU (dlgs n. 230/2021) ha modificato anche il regime delle detrazioni fiscali per carichi di famiglia, abrogando quelle per figli a carico d’età inferiore ai 21 anni. Pertanto, spiega l’Inps, con la mensilità di marzo vengono revocate su tutte le pensioni le detrazioni per figli a carico d’età inferiore a 21 anni per i residenti in Italia e all’estero, come anche le relative maggiorazioni previgenti (esempio: per figli minori di tre anni; per figli disabili; per famiglie con più di tre figli) e l’ulteriore detrazione per le famiglie numerose. Per ottenere le detrazioni fiscali per i figli a carico che compiranno 21 anni dal mese di aprile, aggiunge l’Inps, si dovrà presentare una nuova domanda. L’Inps, invece, continuerà a riconoscere le detrazioni per i figli d’età pari o superiore a 21 anni o per i figli disabili d’età pari o superiore a 21 anni (senza la previgente maggiorazione che è stata soppressa).

Perequazione. Infine, sempre con la rata di marzo l’Inps ha provveduto a corrispondere gli arretrati derivanti dall’applicazione dell’indice di perequazione pari all’1,7% (con le rate di gennaio e di febbraio, invece, era stato applicato l’indice provvisorio dell’1,6%).
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