DUE PICCOLE BIOTECH LA PORTANO IN TRIBUNALE SUL VACCINO ANTI-COVID. IL RISCHIO È DI DOVER RICONOSCERE ROYALTIES MILIARDARIE
di Andrea Boeris
Moderna rischia di dover pagare royalties, anche miliardarie, a due piccole aziende biotech americane, Arbutus Biopharma e Roivant’s Genevant Sciences. Il suo vaccino anti-Covid utilizza una tecnologia innovativa, l’ormai famoso Rna messaggero, che per funzionare ha però bisogno di un’altra tecnologia altrettanto all’avanguardia: per far sì che entri in sicurezza nelle cellule umane e le istruisca a combattere il virus, è necessario che l’mRna sia avvolto da microscopici frammenti di grasso noti come lipidi. Il problema per Moderna è che i brevetti sull’utilizzo di questi lipidi apparterrebbero ad Arbutus Biopharma e Roivant’s Genevant Sciences. Almeno così sostengono le due società che hanno intentato una causa contro Moderna presso il tribunale distrettuale del Delaware. Nella loro causa, le società chiedono un risarcimento per la violazione di sei brevetti, sostenendo che Moderna abbia violato il copyright per produrre e vendere il suo vaccino anti-Covid.

Secondo un’inchiesta portata avanti da Forbes tempo fa, il padre di questa tecnologia legata all’utilizzo dei lipidi sarebbe il poco conosciuto biochimico canadese Ian MacLachlan, che da direttore scientifico della Tekmira Pharmaceuticals (poi diventata Arbutus Biopharma), guidò il team che riuscì a sviluppare questa tecnologia cruciale. Oggi, però, Moderna non sembra voler riconoscere il lavoro pionieristico di MacLachlan, mentre Arbutus non guadagna nulla dalla tecnologia di cui è stata pioniera. Nonostante le smentite delle società, i documenti scientifici e normativi depositati presso la Fda sembrano dimostrare che tanto il vaccino Moderna quanto quello di Pfizer e Biontech utilizzano un sistema per veicolare l’mRna sorprendentemente simile a quello creato da MacLachlan e dal suo team: un componente a quattro lipidi che incapsula il mRna. Senza questo «ascensore», quindi, i vaccini anti-Covid di Moderna e Pfizer non funzionerebbero. Ma al momento le aziende regine del vaccino non pagano un centesimo di royalties.

Moderna e Pfizer, insieme, hanno venduto vaccini per oltre 50 miliardi di dollari nel 2021 e altri produttori, come la biotech americana Gritstone Oncology, hanno recentemente utilizzato in licenza la tecnologia dei lipidi pagando una percentuale compresa tra 5% e 15% delle vendite. Ciò significa che una royalty simile sui vaccini anti-Covid di Moderna o di Pfizer potrebbe fruttare fino a 7,5 miliardi di dollari solo per quanto riguarda le vendite dello scorso anno. (riproduzione riservata)
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