IL SONDAGGIO DI BOFA METTE IN EVIDENZA CHE UN MONEY MANAGER SU DUE TEME DI NON AVERE ABBASTANZA COPERTURE DIFENSIVE
di Elena Dal Maso
Un terzo dei gestori interpellato da Bank of America nel report European Fund Manager Survey, la pubblicazione mensile di BofA Global Research di marzo, mette in evidenza che quasi la metà è preoccupata di non avere sufficienti coperture difensive in questo scenario. E teme un’ulteriore sottoperformance del settore ciclico. Per questa ragione ha tagliato il giudizio sulle banche in maniera netta, dal precedente overweight a underweight, mentre difesa e materie prime vengono promossi per contro a overweight.

Il 44% cita il conflitto in Ucraina come il maggiore rischio per i mercati, seguito da una recessione globale, che il 21% vede come la principale preoccupazione, rispetto all’8% del mese scorso. Il 18% degli intervistati considera l’inflazione il rischio più evidente, con un 44% che ora prevede un aumento del costo della vita in Ue entro un anno, mentre il mese precedente il 38% prevedeva un calo. Le preoccupazioni nei confronti delle banche centrali aggressive sono crollate, con il 9% degli intervistati che lo ha evidenziato come il rischio maggiore per i mercati, in decisa diminuzione rispetto al 41% di febbraio. Gli investitori europei hanno ridotto le prospettive di crescita per l’Europa in risposta al conflitto Russia-Ucraina. Il 69% degli intervistati prevede che l’economia Ue si indebolirà il prossimo anno, è la percentuale più alta dal 2011. Un terzo degli investitori vede margini per un ulteriore calo del mercato (in rialzo dal 18% di febbraio). Il 61% degli intervistati ritiene che i listini abbiano raggiunto il picco di questo ciclo (rispetto al 22%). Il 48% degli investitori considera il non avere sufficienti coperture difensive essendo questo il principale rischio per i portafogli, rispetto al 30% di febbraio. Il livello di liquidità è intanto balzato dal 4,5% del mese scorso al 5,6%, il livello più alto degli ultimi 20 anni.

Il 53% degli investitori vede un ulteriore ribasso per i titoli ciclici europei rispetto ai difensivi (in rialzo dal 18% del mese scorso), dopo la sottoperformance di oltre il 10% da gennaio. La percentuale di chi prevede che i titoli value europei superino i titoli growth è scesa dal 72% di febbraio al 22%. Gli investitori hanno poi capitolato sulle banche europee, con un 2% netto che afferma di essere sottoponderato nel settore, dopo che un 50% record aveva dichiarato di essere sovrappeso a febbraio. Anche il sovrappeso nelle assicurazioni, un altro settore favorito degli investitori a febbraio, è stato quasi neutralizzato, mentre il posizionamento nei servizi di pubblica utilità è passato dal sottopeso al sovrappeso. Le risorse di base, l’energia e l’assistenza sanitaria sono ora le maggiori sovraponderazioni settoriali, mentre automobili, prodotti chimici, viaggi e tempo libero sono le sottoponderazioni più importanti. Grazie ai titoli energetici, il Regno Unito rimane il mercato preferito in Europa, mentre la Svizzera è passata da un ampio sottopeso al sovrappeso. (riproduzione riservata)

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