L’ASSICURAZIONE CHIUDE IL 2021 IN UTILE PER 248,8 MLN (+60%), GRAZIE ANCHE AGLI IMMOBILI
di Anna Messia
Un anno «complesso ma molto positivo». Il direttore generale di Reale Mutua, Luca Filippone sintetizza così l’andamento del gruppo assicurativo di Torino nel 2021 chiuso con premi di 5,2 miliardi, in crescita del 2,3% sul 2020 e un utile di 248,8 milioni, in aumento del 60%. A dare un forte contributo al risultato netto è stata la componente immobiliare del gruppo, che ha generato un utile di 171,5 milioni. «Di questi 89 milioni sono arrivati con l’operazione habitat, con l’apporto di 11 immobili in un fondo immobiliare gestito da InvestiRE sgr del gruppo Banca Finnat e altri 87 milioni da un’operazione straordinaria che ha previsto il riallineamento dei valori fiscali a quelli contabili, sfruttando le norme del decreto Rilancio», spiega a MF-MilanoFinanza, Filippone. ll patrimonio immobiliare del gruppo assicurativo rappresenta 1,5 miliardi, circa il 10% degli asset totali. «Quota che non vogliamo ridurre, specie ora che l’inflazione sta salendo, ma rendere più efficiente, come dimostrano le operazioni chiuse nel 2021», aggiunge, pronti anche a scommettere su nuovi progetti, come «l’innovativa torre Womb, nel quartiere Garibaldi, a Milano o le torri moretti, a Roma, a due passi da Piazza del Popolo». Nel 2021 l’andamento tecnico del gruppo è stato invece meno brillante, nonostante la forte crescita del comparto salute, per Reale Mutua i cui premi sono aumentati del 16%. Il gruppo si è trovato a rimborsare grandi sinistri, come l’incendio della Torre deiMoro, a Milano, e l’incendio nel centro di Torino dei due condomini di Palazzo Lagrange mentre nella Rc Auto, gli incidenti sono tornati a salire dopo la frenata generata dal lockdown. La compagnia è stata tra quelle che hanno deciso di rimborsare parte dei premi agli assicurati. Così il combined ratio operativo del Gruppo ha raggiunto il 100,4% con i sinistri e i costi che hanno quindi superato i premi incassati. Ma la solvibilità del gruppo resta decisamente alta, al 298%, quasi tre volte il minimo richiesto, e Reale è pronta a cogliere al volo occasioni di crescita che si dovessero presentare. A partire dall’estero, con il gruppo già presente in Spagna e in Cile (unica società del gruppo non ancora in utile, con il break even atteso quest’anno). Appena il quadro geopolitico internazionale tornerà a stabilizzarsi la compagnia è pronta a riaprire il dossier di crescita oltre i confini nazionali, ma anche l’Italia potrebbe offrire qualche occasione. In particolare sul fronte bancassicurativo dove, come anticipato da MF-Milano Finanza, sia Cassa Centrale Banca sia Iccrea stanno cercando il partner assicurativo. «Il mondo delle banche di credito cooperativo e quello delle mutue hanno evidentemente delle affinità», dice Filippone che confessa di seguire con attenzione «uno dei due dossier». Per quanto riguarda il 2022 le previsioni sono di un’ulteriore crescita, specie dei rami danni, ma a preoccupare, per tutto il settore assicurativo, è l’Rc Auto. «Con la ripresa della mobilità i sinistri stanno riprendendo a crescere L’inflazione sta facendo aumentare il costo dei sinistri mentre i premi fanno fatica ad aumentare», dice Filippone segnalando il rischio che l’Rc Auto torni in rosso dopo anni di alta redditività. Reale si impegna anche per il bene comune, dopo l’acquisizione della qualifica di società benefit e lavora già alla certificazione B Corp.(riproduzione riservata)
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