BAROMETRO CRIF: OLTRE LA METÀ DELLE RICHIESTE SI INDIRIZZA VERSO IMPORTI INFERIORI AI 5 MILA EURO
di Irene Greguoli Venini
Sono in crescita le richieste di prestiti da parte delle famiglie nei primi mesi del 2022: gli importi maggiori riguardano il consolidamento dei debiti, l’auto nuova o usata e la ristrutturazione della casa, con un aumento nell’ambito delle fasce giovani. Con internet la scelta si amplia grazie ai comparatori e alle offerte online delle banche e finanziarie, senza dimenticare le piattaforme digitali di prestiti tra privati.

L’andamento del mercato. Per quanto riguarda i prestiti, il Barometro di Crif sull’andamento delle richieste di credito da parte delle famiglie mostra una sostanziale continuità del mese di febbraio rispetto ai mesi precedenti, con un aumento del 22,2% delle richieste di prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi e un +20,4% di quelle di prestiti personali. Cala, invece, il numero di richieste dei mutui immobiliari, che fanno segnare un -22,5% rispetto al corrispondente mese del 2021 malgrado un piccolo recupero su gennaio (+5,7%).

Secondo l’analisi dell’azienda specializzata in sistemi di informazioni creditizie, la frenata delle surroghe continua a deprimere la domanda dei mutui, mentre la richiesta di prestiti rimane sostenuta, specie relativamente ai finanziamenti di importo contenuto, per i quali resta ancora conveniente la rateizzazione dell’acquisto. In ogni caso c’è da tenere presente che le dinamiche generali dei mercati, condizionate dal conflitto in Ucraina e da fattori quali il rialzo dei costi dell’energia e delle materie prime, pongono di fronte al pericolo di inflazione che potrebbe incidere negativamente sugli impegni a lungo termine delle famiglie. A questo riguardo l’Osservatorio Hybrid Lifestyle, realizzato da Nomisma in collaborazione con Crif, ha valutato l’evoluzione della spesa delle famiglie alla luce della spinta inflazionista: nello specifico, nel 2022 solo il 9% degli italiani pensa di acquistare una nuova abitazione concentrando il bilancio familiare su altre voci di spesa, quali la salute e l’educazione dei figli.

Considerando l’ammontare dei prestiti, nel mese di febbraio si è ridotta la frenata dell’importo medio, che nell’aggregato di personali e finalizzati si è attestato a 9.114 euro (-9,1% rispetto a febbraio 2021). Entrando nel dettaglio, per quanto riguarda i prestiti finalizzati il valore medio si è attestato a 6.361 euro contro i 13.470 euro dei prestiti personali. Le evidenze del Barometro Crif confermano che, complessivamente, oltre la metà delle richieste di prestiti si indirizza verso importi inferiori ai 5mila euro.

Se si esaminano i mutui, emerge che continua la crescita dell’importo medio richiesto, che nell’ultimo mese di rilevazione si è attestato a 145.414 euro (+6,3% rispetto a febbraio 2021), anche in virtù della costante contrazione delle surroghe, che per natura presentano un valore più contenuto. A questa si accompagna un costante allungamento dei piani di rimborso, con una preferenza per le durate superiori ai 20 anni, che arrivano a spiegare il 61,8% del totale.

I trend del settore. Alcuni dati sui trend nel mondo dei prestiti personali in questi primi mesi del 2022 provengono anche dell’Osservatorio del comparatore digitale PrestitiOnline.it, da cui risulta che il richiedente di un prestito personale ha in media 41 anni e 6 mesi, vuole mediamente finanziamenti che durano 5 anni, con importi medi di 12.100 euro. Si discostano significativamente i dati per il richiedente della cessione del quinto, che ha un’età media di 53 anni e 9 mesi, con una durata del prestito di 10 anni e 21.518 euro come importo medio desiderato. Sono praticamente uguali i redditi dei richiedenti per le due tipologie di finanziamento.

Le finalità per cui si richiedono importi maggiori nel trimestre in corso sono il consolidamento dei debiti (19.300 euro), l’auto nuova (15.900 euro) e la ristrutturazione (15.800 euro), con somme tutte abbondantemente al di sopra della media (12.100 euro) e in crescita rispetto all’ultimo trimestre 2021, quando l’importo era di 11.400 euro. In generale diminuiscono le richieste di piccoli importi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso da 10,2% a 7,9% del totale (-22,5%), mentre sono in incremento quelle sopra i 10mila euro, che passano dal 37% al 42% del totale (+13,5%).

Risulta, inoltre, che calano i prestiti liquidità a vantaggio di altre finalità, tra cui quella che sta crescendo più è per un’auto usata (con un +14% sul totale del mix rispetto all’ultimo trimestre 2021, dal 18,8% al 21,4% del totale), il che è un riflesso del crollo delle immatricolazioni di auto nuove (-20% di gennaio 2022 rispetto allo stesso mese del 2021) e dell’andamento positivo del mercato delle auto di seconda mano (+34% a gennaio 2022). Rispetto al passato si desiderano auto usate sempre più costose: secondo i dati dell’Osservatorio di PrestitiOnline.it, infatti, l’importo medio richiesto per un prestito per un’auto usata ha toccato, nell’ultima rilevazione di gennaio 2022, il massimo (10.700 euro) dal 2018.

L’Osservatorio mette in evidenza anche che aumentano i prestiti personali richiesti dai giovani rispetto al periodo precedente la pandemia da Covid-19. Facendo un paragone tra il primo trimestre 2020 e il trimestre appena iniziato, si nota un +25,6% delle richieste di persone con meno di 35 anni, cioè dal 27% al 33,9% del mix, dato confermato dalle erogazioni (+29,2%) che passano dal 15% al 19,9% del mix. Non per nulla sono diverse le finanziarie che stanno mettendo a punto proposte sempre più in linea con le esigenze delle fasce d’età più giovani.

Inoltre si registra un interesse crescente per la cessione del quinto grazie a tassi particolarmente convenienti: i dipendenti delle aziende nel settore privato rappresentano nell’ultimo trimestre del 2021 il 57,2% dei richiedenti, dato sostanzialmente stabile rispetto al terzo trimestre, mentre crescono in termini di quota sulle erogazioni, toccando il 27,5%. Le lunghe durate sono le più gettonate e crescono gli importi sopra i 20mila euro (con un +14,5%) rispetto al periodo precedente. Inoltre, confrontando i dati del terzo trimestre con quelli del quarto trimestre 2021, gli importi medi segnano una crescita: quelli dei privati passano da 16.608 euro a 18.734 euro, dei dipendenti pubblici da 22.745 euro a 23.404 euro e dei pensionati da 18.190 euro a 20.148 euro.

Analizzando poi i finanziamenti green, ovvero quelli per agevolare gli acquisti o la realizzazione di lavori in ottica sostenibile, il 58,5% delle richieste ha una durata inferiore ai 5 anni, il 42,9% degli interessati desiderano importi superiori a 15mila euro e un richiedente su due ha più di 46 anni.

Le aree geografiche più attente alle finalità ecosostenibili sono il sud Italia e le Isole, che rappresentano il 40%; è in calo invece il nord Italia (dal 45,8% nell’ultimo trimestre 2021 al 31,4% del trimestre corrente).

Stando invece all’analisi di realizzata da Facile.it e Prestiti.it su un campione di oltre 140mila richieste, nel 2021 gli italiani sono tornati a chiedere finanziamenti per i viaggi (+40% su base annua), per i matrimoni (+20%) e per la formazione (+6%), attività che avevano pesantemente risentito dell’arrivo della pandemia.

Guardando al profilo del richiedente emerge che l’età media è pari a 42 anni anche se, in più di un caso su tre (35%), la richiesta è arrivata da una persona con meno di 36 anni; nel 74% dei casi a presentare domanda di finanziamento è stato un uomo.

Online si amplia la scelta. Consultare il web può essere utile per farsi un’idea delle diverse soluzioni disponibili. Ci sono infatti diversi comparatori, come Facile.it e PrestitiOnline.it, che consentono di confrontare le offerte di banche e finanziarie con l’indicazione delle caratteristiche del finanziamento, delle condizioni e dei costi associati alle varie proposte, con la possibilità di inoltrare una richiesta di fattibilità all’istituto prescelto direttamente online; in genere i comparatori propongono anche un simulatore di prestiti, che permette di ottenere un preventivo dettagliato dell’importo delle rate mensili e l’ammontare delle spese di istruttoria, che compongono l’importo totale da pagare all’ente erogatore del credito.

In generale ci sono vari istituti di credito, che propongono prestiti che possono essere richiesti direttamente via web senza recarsi fisicamente in filiale. C’è anche da tenere presente che oltre alle finanziarie e alle banche tradizionali, ci sono piattaforme digitali dedicate al prestito tra privati che, senza l’intermediazione di banche o altri istituti di credito, mettono in relazione le persone interessate a prestare denaro con altre che presentano progetti da finanziare: ne è un esempio Smartika, un marketplace in grado di selezionare le persone meritevoli di credito e di metterle in contatto con prestatori interessati a opportunità alternative di impiego delle proprie risorse finanziarie.
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