NONOSTANTE GUERRA E STAGFLAZIONE CONFERMATO RADDOPPIO CEDOLE IN QUATTRO ANNI
di Anna Messia
Nessun arretramento. In piano industriale di Banca Generali, che prevede di raddoppiare i dividendi del precedente piano nell’arco dei prossimi 4 anni, è confermato. Dopo anni di crescita record, proseguita nonostante la pandemia, il settore della consulenza finanziaria si trova a dover fare i conti con lo spettro della stagflazione, in cui al rallentamento economico si aggiunge l’aumento dei prezzi per carenza di materie prime e politiche monetarie espansive. L’industria della consulenza finanziaria «nei momenti difficili, ha dimostrato di saper reggere meglio dei canali bancari tradizionali e continuerà a fare bene», spiega Gian Maria Mossa, amministratore delegato di Banca Generali che per rispondere alle preoccupazioni dei clienti ha risistemato l’offerta di polizze con protezione del capitale e di piani di accumulo. Riguardo allo scontro che si è aperto tra gli azionisti per la governance della controllante Generali, Mossa sottolinea le sinergie della banca con il piano presentato a dicembre dall’amministratore delegato Philippe Donnet.

Domanda. Lei è seduto su quasi 86 miliardi di risparmi. Come rassicurare gli italiani colpiti dalle forti oscillazioni dei mercati?

Risposta. Sono giornate complesse dove i mercati stanno risentendo dei fatti di cronaca. Noi tutti abbiamo come primo pensiero la preoccupazione per il popolo ucraino. Ci siamo subito allineati al nostro gruppo con una raccolta fondi di solidarietà insieme alla nostra Fondazione The Human Safety Net e all’Unicef che ha superato il milione di euro solo per l’impegno tra i dipendenti. Sul fronte operativo, la nostra squadra di banker sta facendo sentire la propria presenza ai clienti per spiegare la situazione dei mercati e affrontare tutte le legittime paure delle famiglie.

D. Cosa vi chiedono i clienti?

R. Ci chiedono un check-up completo dei rischi e valutazioni sulle mosse da fare. I risparmiatori sono cresciuti in questi anni dopo le numerosi crisi attraversate. Hanno imparato che dopo la volatilità segue un recupero significativo nei successivi 24 mesi. Un ruolo fondamentale lo avranno i governi che dovranno limitare l’impatto negativo sui consumi privati mentre le banche centrali dovranno arginare le dinamiche inflattive affinché non diventino strutturali. Il risparmio gestito, che aveva tenuto fino a febbraio, mostra segnali di stanca a inizio marzo, ma il fenomeno è per lo più riconducibile agli investitori istituzionali mentre le reti stanno tenendo relativamente meglio. Noi continuiamo a vedere flussi netti complessivamente positivi con una pausa per la componente gestita.

D. Avete appena annunciato un piano ambizioso. Dovrete rivedere gli obiettivi visto il contesto?

R. Il nostro piano, come quello della capogruppo, punta a una crescita sostenibile nel lungo termine creando valore per gli stakeholder. Abbiamo fissato 18-22 miliardi di nuova raccolta nel triennio e ricchi dividendi per gli azionisti. Veniamo da oltre 7 miliardi di flussi nel 2021 e un miliardo in due mesi nel 2022. Stiamo lavorando a novità di prodotto e servizi per fronteggiare eventuali incognite. Grazie alle sinergie con Generali abbiamo riaperto le polizze ramo primo per la protezione dei risparmi e offriamo piani di accumulo che nel lungo termine si confermano molto efficaci. Quindi i target 2024 sono confermati.

D. Generali è il vostro azionista di riferimento con poco più del 50%. Banca Generali è un asset fondamentale per il gruppo, tirato spesso in ballo nella contesa tra azionisti. Cosa ne pensa?

R. Lavoriamo per creare valore per tutti gli stakeholder di Banca Generali. Siamo tra le storie di maggior successo tra gli asset gatherer europei. Guardiamo al lungo periodo e siamo molto felici delle sinergie e dell’impegno comune nei prodotti assicurativi e nell’asset management con Generali, ma anche per tutto quello che questo marchio rappresenta per il paese. Abbiamo presentato un piano triennale incentrato sulla crescita, nel solco di pilastri -innovazione, valore del servizio, e sostenibilità – in cui i punti di sinergia e creazione di valore con il piano presentato dal group ceo sono molteplici. Donnet ha sempre dimostrato grande fiducia nella banca e c’è stato vicino nei momenti più bui e difficili, come quando alla prematura scomparsa di Piermario (Motta, precedente a.d., ndr) ha creduto in me e nelle nostre persone. Quindi mi sembra chiaro che ci concentriamo sul lavoro e lasciamo il gossip fuori dalla porta. (riproduzione riservata)
Fonte: logo_mf