Il volume d’affari del factoring recupera e supera i valori pre Covid: 17,06 miliardi di euro a gennaio 2022, contro 15,03 miliardi di gennaio 2021 (+13,50%) e 16,084 di gennaio 2020, dato mensile antecedente alla pandemia.

Per il factoring, un business che vale il 14% del Pil, gli ultimi anni hanno evidenziato i caratteri di resilienza e reattività di un mercato che sta supportando la ripresa del paese e hanno anche registrato gli effetti dell’accelerazione digitale, con un crescente ricorso alle soluzioni fintech. Anche per identificare le sorgenti di questa vitalità del comparto “Factoring” Assifact, l’Associazione Italiana per il Factoring che riunisce le società del settore, ha deciso di avviare in collaborazione con KPMG un’indagine tra le imprese italiane sulla domanda di factoring e fintech. Il questionario, predisposto su una apposita piattaforma online, è rivolto alle imprese di ogni dimensione e mira ad acquisire il punto di vista della domanda sul factoring e sulle altre forme di sostegno al capitale circolante, anche nella prospettiva del fintech e dell’innovazione.

Le aree di indagine riguardano in particolare:

  • le performance dei crediti e debiti commerciali e le esigenze connesse al capitale circolante: tempi e ritardi di pagamento dei debiti commerciali e di incasso dei crediti commerciali, opinioni e criticità sul credito commerciale, esigenze connesse al capitale circolante ed eventuale utilizzo di piattaforme tecnologiche;
  • il ricorso al factoring e ad altre forme di supporto al capitale circolante: modalità di ricorso al factoring nei suoi poliedrici servizi in comparazione con altri strumenti a supporto del capitale circolante. Innovazione tecnologica, digitalizzazione e grado di soddisfazione del servizio factoring ottenuto;
  • gli aspetti finanziari del ricorso al factoring: effetti sulla gestione del credito commerciale e sulle performance, impatto del factoring dal punto di vista finanziario, modalità di utilizzo degli anticipi;
  • la pandemia e le criticità attuali e prospettiche: ricorso alle moratorie e ai finanziamenti garantiti dallo Stato, evoluzione durante la pandemia del ricorso a debito a breve e soluzioni finanziarie a supporto del circolante e relative motivazioni, principali fattori di criticità e rischio in prospettiva, rilevanza tema ESG nei rapporti con i finanziatori;
  • il punto di vista dei debitori ceduti, anche nel ruolo di promotori di programmi di “Supply Chain Finance”: opinioni riguardo alla cessione del credito da parte dei fornitori e al rapporto con il factor, opinioni rispetto a soluzioni di Supply Chain Finance e relativi prodotti utilizzati, principali esigenze connesse all’utilizzo di piattaforme di Supply Chain Finance e relativo grado di soddisfazione;
  • i rapporti con la Pubblica Amministrazione: punto di vista dei fornitori della PA: cessione del credito, criticità riscontrate e interventi migliorativi.

La raccolta dei dati resterà aperta per circa due mesi. I risultati dell’indagine saranno presentati in giugno, in occasione dell’Assemblea di Assifact. Le imprese aderenti all’iniziativa riceveranno una copia del rapporto conclusivo di ricerca e saranno invitate alla presentazione dell’indagine.