di Anna Messia
Il terzo round che Yolo si prepara a lanciare avrà una dimensione di almeno10 milioni di euro. L’intenzione dell’insurtech partecipata tra gli altri da Intesa Sanpaolo (tramite Neva Finventures) è chiudere l’operazione entro la fine dell’anno o al più tardi all’inizio 2022, per investire ancora nella piattaforma tecnologica ma soprattutto per spingere sulla crescita all’estero. «Siamo nati con una vocazione internazionale», dice a MF-Milano Finanza l’amministratore delegato, Gianluca De Cobelli, ricordando che già oggi la società è presente in Spagna, dove lavora con la francese Cnp Assurance e Net Insurance, ma anche nel Regno Unito e in Irlanda, in partnership con Crif, la società di informazioni creditizie, pure lei presente nel capitale dell’insurtech. Yolo, che da una parte offre l’infrastruttura tecnologica ai partner bancari o assicurativi e dall’altra opera come broker, firmando accordi con le compagnie, ha poi messo un piede anche in Giappone. «Abbiamo avviato progetto nei data analytics con la seconda compagnia del Paese, Dai-Ichi Life insurance», continua De Cobelli e «con loro potremmo presto ampliare gli accordi».

Dai-Ichi Life era stato tra i soggetti interessati ad entrare nel capitale di Yolo, poi è stata preferita un’operazione industriale ma ora il capitolo potrebbe riaprirsi con il lancio del terzo round che, da solo, vale quanto raccolto in tre anni dalla società». Serve dare una spinta alla crescita», continua De Cobelli e l’interesse sembra già alto. Se da una parte la pandemia ha costretto tutto il settore, Yolo compresa, a rivedere l’offerta in corsa passando da prodotti per sport e viaggi a polizze per la salute o per il cyber-risk, dall’altra, con la spinta all’uso di Internet e delle nuove tecnologie, ha avuto l’effetto di alzare l’attenzione su tutto il settore dell’insurtech. A novembre Yolo tra l’altro ha chiuso un accordo con Fca per offrire alla casa automobilistica la sua piattaforma assicurativa (con Generali Italia partner); e da mettere a regime c’è anche l’accordo industriale con Intesa Sanpaolo, con l’insurtech che consente alla banca di offrire tramite app polizze istantanee e pay per use. «Nel 2020, Yolo ha gestito l’emissione di circa 350 mila polizze, il 270% rispetto al 2019», dice De Cobelli, aggiungendo che la crescita è stata trainata da micropolizze nei segmenti salute, pet e Gig economy che hanno beneficiato delle tendenze innescate dalla pandemia, come la maggior attenzione alla protezione della salute o il boom delle consegne a domicilio con conseguente domanda di protezione per lavoratori come i rider. «Nei primi tre mesi del 2021 abbiamo già emesso 300 mila polizze, in pratica quanto l’intero 2020», conclude De Cobelli che prevedere di chiudere «il 2021 con almeno 1 milione di polizze». (riproduzione riservata)

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