Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Sul caos dei vaccini AstraZeneca l’Italia rischia di pagare doppio e di doversi accollare anche l’eventuale responsabilità degli effetti collaterali. La decisione dell’Ema sul livello di qualità e sicurezza del siero dell’azienda anglo-svedese, prevista per domani, potrebbe quindi rivelarsi una bomba per gli Stati membri, che nel peggiore degli scenari potrebbero uscire dalla vicenda non solo senza vaccini, ma anche con i costi degli eventuali risarcimenti da pagare. Come è possibile? Le aziende farmaceutiche che hanno sviluppato l’antidoto, come è noto, hanno messo a punto la cura a tempo di record, e anche l’autorizzazione ha vissuto un iter rapidissimo. In cambio le big pharma hanno però chiesto un compromesso, che è stato trovato in una serie di esoneri di responsabilità previsti dai contratti.
Ora i gestori temono l’inflazione più del virus. Stando al sondaggio mensile condotto da Bank of America fra 220 asset manager, l’aumento dei prezzi è percepito oggi come un rischio per i mercati maggiore della pandemia. Per la prima volta da febbraio 2020 l’emergenza sanitaria non è in cima alla lista delle preoccupazioni dei gestori, che anzi si stanno riposizionando velocemente in vista di un vigoroso rilancio economico. In un mese perciò la loro esposizione alle società tecnologiche è stata ridotta del 25%, il taglio più deciso da 15 anni. Parallelamente i portafogli hanno fatto il pieno di titoli assicurativi, bancari ed energetici, ossia di settori ciclici in grado di cogliere una ripresa a «V» e quindi di apprezzarsi ancora in borsa. Benché solo il 15% ritenga Wall Street in «bolla», comunque, ben il 55% dei gestori sondati considera la fase rialzista agli sgoccioli e prevede a breve una correzione più o meno profonda.

C’è un mondo di potenzialità che deriva dall’uso dell’intelligenza artificiale nel business aziendale. Si va dal miglioramento dell’esperienza dei clienti alla possibilità di prevedere le necessità di questi ultimi ancor prima che si manifestino e quindi sviluppare innovazioni battendo il mercato. L’errore però è dietro l’angolo: quello di pensare per compartimenti stagni, di non capire che l’intelligenza artificiale si crea con un ecosistema ma anche con un’unione di menti che non sono soltanto data scientist.
Di questo si è parlato ieri al Milano Marketing Festival 2021 durante l’incontro IA, Machine learning e rivoluzione digitale. Luca Altieri, chief marketing officer di Ibm Italia, ha raccontato alcune applicazioni in cui l’Ia nelle soluzioni de gruppo è stata adottata per migliorare la customer experience. Per esempio dalla catena di duty free di EgyptAir, in cui l’assistente virtuale diventa un personal shopper digitale in grado di interloquire con linguaggio naturale con il cliente proponendo uno shopping personalizzato, grazie all’analisi dello storico degli acquisti così come dei suoi profili social.
  • UnipolSai
L’Osservatorio finanziario ha premiato l’app della compagnia, ponendola al primo posto per il secondo anno consecutivo come migliore App assicurazioni completa

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  • Caos da movida, ai residenti 500 euro al mese di danni
Le notti insonni per colpa degli schiamazzi del popolo della movida valgono 500 euro al mese di risarcimento. E a pagare sarà il Comune di Torino. A stabilirlo è stato il giudice civile Rosanna Musa, che ha condannato Palazzo Civico a risarcire 29 cittadini che abitano nel quartiere San Salvario. La giunta, sia quella targata Appendino sia la precedente di Fassino, è colpevole di non aver adottato «le misure necessarie a contenere entro i limiti di legge i rumori notturni provocati dalla movida» e di non aver arginato «il disagio causato dal flusso massiccio e costante di persone che stazionano e intralciano la libera circolazione». In sostanza, è stato «violato il diritto alla tranquillità dei cittadini». Ora dal fondo cassa del bilancio locale dovrà uscire poco meno di un milione e duecentomila euro, pari a 42 mila euro a residente. Seimila per ciascun anno di turbamento subito, 500 euro al mese: a partire dal 2013 e fino al marzo del 2020, mese in cui è entrato in vigore il lockdown a causa della pandemia da Covid. A intentare causa sono stati 29 residenti stanchi di subire la movida fracassona e che nel 2018 si sono rivolti agli avvocati Silvia Bortolotti, Marco Buffa e Alessandro Sodde.

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  • Le donne rompono il tetto di cristallo nel cda Fineco
La prima fintech tricolore, la prima a diventare una public company, pur essendo nata per successive acquisizioni da una costola di Unicredit, e la prima ad avere un cda in maggioranza femminile. FinecoBank è da sempre pioniera in Piazza affari e ha appena conquistato anche il primato della diversità di genere, dato che le quote rosa rappresentano ben sei consiglieri su undici. Il cda eletto lo scorso anno in realtà vedeva uno schieramento a maggioranza maschile, ma con l’occasione di sostituire l’ex ad di Sky Italia Andrea Zappia, dimissionario, la scelta è ricaduta su Alessandra Pasini, direttore finanziario e degli investimenti internazionali di Snam, mandando così in minoranza i consiglieri in cravatta. Alessandro Foti, che da oltre un ventennio è a capo della banca che ha importato il trading online a Piazza Affari, sperimenta e introduce una novità che presto si farà largo in altre aziende quotate perché le diversità, anche di genere, arricchiscono il confronto in consiglio. Peccato che in Fineco, come in tante altre aziende di matrice bancaria, i manager siano sempre uomini: sette su otto, con l’eccezione del direttore finanziario Lorena Pelliciari.

  • Generali alla campagna di Russia Sul tavolo dossier da 2 miliardi

Handelsblatt

 

  • Queste le conseguenze della fine di Allianz Deutschland
Un giorno dopo la fine annunciata di Allianz Deutschland, stanno emergendo i primi cambiamenti concreti  presso l’assicuratore. Secondo le informazioni dell’Handelsblatt, ci sarà probabilmente un impatto particolare sui processi e sulle strutture. Entro la fine dell’anno, devono essere adattati in modo tale che ci saranno solo i tre settori chiave dell’assicurazione immobiliare, vita e malattia privata per l’attività operativa. Tutte le funzioni centrali che prima si trovavano presso Allianz Deutschland saranno trasferite alla rispettiva divisione assicurativa. Gli sviluppatori di prodotti, la cui importanza sta aumentando significativamente e che in futuro dovranno creare le migliori offerte nella competizione internazionale, saranno anche assegnati di conseguenza. Le prime conseguenze si sentiranno nel segmento delle assicurazioni vita. A seguito della cessazione della gestione centrale, in futuro l’attività di assicurazione vita sarà gestita in tutto il mondo dalla sede di Stoccarda. Finora, molte funzioni centrali erano situate presso Allianz Deutschland nel sobborgo di Monaco di Baviera di Unterföhring.