TEMPI

Autore: Anna Fasoli
ASSINEWS 329 – aprile 2021 
    

Mutui che non vengono più nemmeno richiesti e garanzie assicu- rative correlate che si rendono inevitabilmente assenti. Risparmi che non conoscono investimenti. È la paralisi della paura. Ma a queste chiusure si oppongono nuove strade, incentivi, bonus. Funzioneranno davvero? Quali nuovi spazi di manovra avrà il ramo assicurativo nella nuova economia ai tempi della convivenza con la pandemia?

Ci stiamo abituando al limite come misura del futuro e dei progetti. Dopo aver cercato la flessibilità, corteggiato l’accento ignoto, concepito il rischio come costante eventuale del nostro complesso quotidiano, abbiamo ora deposto le armi di quella conquista che stava a un passo davanti, di quell’azzardo, anche se calibrato, che intrecciava stupore a previsione. Invece adesso non si rogita quasi più, non si comprano auto, si cerca di tenere il denaro al sicuro, perché si attendono tempi peggiori. «La fine della crisi si allontana – almeno nelle previsioni degli addetti ai lavori»,1 scrive il Sole24ore senza mezzi termini, «e l’immobiliare fa la conta dei danni». Soprattutto, prosegue l’articolo, «pesano le incertezze su ciò che accadrà quando ver- ranno meno le misure emergenziali varate dal Governo (blocco dei licenziamenti, stop agli sfratti, moratorie dei mutui». La casa, da sempre bene rifugio degli italiani, la casa come misura del radicarsi e fare progetti. Ma perché succeda, si deve “vedere” davanti, non brancolare in una sorta di nebbia che si lascia alle spalle lo shock dell’inizio e pure non offre una prospettiva nemmeno abbozzata. Così si va a tentoni, e si cercano limiti.

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